Cdm 20231115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il pianeta, dopo la congiunzione con il Sole, ritorna nel cielo della sera.  Qualche opportunità di riuscire ad individuarlo nella luce del crepuscolo si può verificare alla fine del mese, quando tramonta poco più di un’ora dopo il Sole.

Venere: si può ammirare nel cielo mattutino, sull’orizzonte a Sud-Est, sorge infatti poco meno di 4 ore prima del Sole. Venere inizia il mese nella costellazione del Leone; dal giorno 3 lo vedremo nella Vergine, che attraversa per un ampio tratto fino ad avvicinarsi alla stella Spica negli ultimi giorni di novembre.

Marte: il pianeta rosso è inosservabile per tutto il mese in quanto raggiunge la congiunzione con il Sole il 18 novembre. Dovremo attendere il prossimo mese per provare ad individuarlo nel cielo del mattino, all’alba. Marte completa il suo passaggio nella costellazione della Bilancia ed entra nello Scorpione il 25 novembre.

Giove: il pianeta gigante diventa il protagonista incontrastato delle notti di questo autunno. Nei primi giorni del mese Giove si trova alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 595.750.000 km. , e il 3 novembre si verifica l’opposizione al Sole. Potremo quindi osservarlo alla sua massima luminosità (magnitudine -2,9), e per l’intera notte: a Sud-Est nel corso della sera, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte, a Sud-Ovest prima dell’alba. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Saturno: il pianeta è osservabile agevolmente nel corso della prima parte della notte. Lo vediamo culminare a Sud nelle prime ore della sera, per poi seguirlo via via più basso sull’orizzonte occidentale dove lo vedremo tramontare con orari che si anticipano sempre più nel corso del mese. Nella seconda metà di novembre tramonterà prima di mezzanotte. Saturno inverte la marcia, tornando diretto il 4 novembre, rimanendo all’interno della costellazione dell’Acquario.

Urano: il pianeta si trova in opposizione al Sole il giorno 13 novembre. Urano è quindi visibile per l’intera notte. La distanza minima dalla Terra sarà di circa 2 miliardi e 787 milioni di km. . Le condizioni di osservabilità sono del tutto analoghe a quelle di Giove, salvo che per la grande differenza di luminosità. Urano rimane infatti vicino al limite della capacità di percezione dell’occhio umano: si consiglia quindi di individuarlo con l’ausilio di un telescopio o di un buon binocolo. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta si trova in una posizione quasi intermedia tra Giove e Saturno. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dei Pesci. Possiamo quindi osservarlo nel corso della prima parte della notte. Lo si può individuare al culmine in direzione Sud nelle prime ore di oscurità; intorno alla mezzanotte si trova già basso sull’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Per individuare Nettuno è comunque necessario l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo.

Plutone: si trova ancora nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno. Data la bassa luminosità è indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone rimane brevemente sulla volta celeste e tramonta nel corso delle prime ore della sera.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Venere: 9 novembre , la falce di Luna crescente e Venere si incontrano al mattino presto nella costellazione della Vergine. Nella tarda mattinata si verifica un’occultazione in orario diurno: Venere rimarrà nascosto dietro la Luna per poco più di un’ora. 

Luna - Saturno : la sera del 20 novembre possiamo osservare la Luna al Primo Quarto in congiunzione con Saturno nella costellazione dell'Acquario. 

Luna - Giove : la sera del 25 novembre possiamo osservare Giove vicino alla Luna. I due astri si trovano nella costellazione dell'Ariete.

Luna - Pleiadi: il 26 novembre la Luna Piena si trova nella costellazione del Toro, vicino alle Pleaidi. 

 

COSTELLAZIONI 

Allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno . Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete. Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

dal sito ufficiale UAI

Cdm 20231015 2200 OrizzonteZ
 
PIANETI
Mercurio: a inizio ottobre sorge circa un’ora prima del Sole e si trova al mattino presto sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba, prima del sorgere del Sole. Con il passare dei giorno il pianeta di avvicina al Sole, con cui si trova il congiunzione il 20 ottobre. Mercurio diventa pertanto inosservabile.
 
Venere: si trova nel cielo orientale del mattino e l’intervallo a disposizione per osservarlo prima del sorgere del Sole cresce sempre più. Alle fine del mese Venere sorge quasi 4 ore prima del Sole: per la precisione, il giorno più favorevole è il 30 ottobre, quando l’intervallo di tempo tra il sorgere dei due astri è di 3 ore e 57 minuti. Nel corso del mese Venere attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.
  
Marte: il pianeta è praticamente inosservabile, infatti è così basso sull’orizzonte occidentale e così vicino al Sole, che è praticamente impossibile riuscire a distinguerlo nella luce del crepuscolo serale. Marte termina il suo percorso nella costellazione della Vergine e dal giorno 24 si trova nella Bilancia.
  
Giove: si avvicina all'opposizione al Sole, sta per raggiungere il periodo di migliore visibilità per l’anno in corso e ormai lo possiamo seguire in cielo per quasi tutto la notte.  Lo possiamo quindi osservare inizialmente ad Est e poi al culmine a Sud e infine si abbassa ad occidente mentre Venere appare sulla parte opposta della volta celeste. Giove si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.
  
Saturno: Il pianeta culmina a Sud nelle prime ore della sera e nel corso delle ore centrali della notte lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest fino al suo tramonto. L’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è quindi inferiore rispetto a quello di Giove. Saturno si sposta con moto retrogrado, rimanendo sempre all’interno della costellazione dell’Acquario.
  
Urano: anche in questo mese le condizioni di osservabilità di Urano sono molto simili a quelle di Giove, tranne naturalmente eccetto che per l’estrema differenza di luminosità che richiede l’uso di un buon binocolo o un piccolo telescopio per riuscire ad individuarlo agevolmente. Si può cercare il pianeta sull’orizzonte ad Est nel corso della tarda serata.  Il pianeta continua a spostarsi molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.
 
Nettuno:  rimane ancora osservabile per gran parte della notte, dopo il tramonto del Sole lo si può individuare in direzione Sud-Est. Successivamente, nel corso della prima parte della notte, il pianeta culmina alla massima altezza a Sud. Data la sua bassa luminosità, per riuscire ad osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, molto vicino al limite con l’Acquario, dove si sposta con moto retrogrado.
 
Plutone: l’intervallo di osservabilità di Plutone è limitato alla prima parte della notte: possiamo osservarlo a Sud-Ovest, dove nel corso del mese lo vedremo anticipare sempre più l’orario del suo tramonto. Data la sua luminosità molto bassa, è sempre necessario l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino alla fine del 2023.
  
 
CONGIUNZIONI
 
Luna - Giove : la sera del 1° ottobre possiamo osservare la Luna e il pianeta Giove in congiunzione nella costellazione dell’Ariete. 
 
Luna - Giove - Pleiadi : la sera del 2 ottobre possiamo osservare la Luna, al limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro, tra il pianeta Giove e l’ammasso stellare delle Pleiadi (M 45). 
 
Luna - Saturno  : la sera del 24 ottobre la Luna e Saturno si incontrano nella costellazione dell’Acquario. 
 
Luna - Giove - Pleiadi : il 29 ottobre si ripete una configurazione simile a quella del giorno 2, con Giove, la Luna e le Pleiadi in successione tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro. 
 
Luna - Pleiadi : la sera successiva, 30 ottobre, la Luna si trova nella costellazione del Toro e la possiamo osservare vicino alle Pleiadi.
 
 
COSTELLAZIONI
 
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, una costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
 
dal sito ufficiale UAI

Cdm 20230915 2200 OrizzonteZ

 

PIANETI

Mercurio:  favorevole l'osservazione mattutina del pianeta, tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 22 settembre ad una distanza angolare di 17° 52’ dal Sole. Al mattino del 23 Mercurio sorge un’ora e 32 minuti prima del Sole: sarà l’intervallo di tempo più lungo per provare ad individuarlo sull’orizzonte orientale.

Venere:  è chiaramente visibile al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Il pianeta più luminoso appare sull’orizzonte ad Est dove possiamo osservarlo nella costellazione del Cancro per buona parte del mese. Dal giorno 25 passa nel Leone.

Marte: il pianeta rosso si trova ancora nei cieli serali poco dopo il tramonto del Sole, ma è così basso sull’orizzonte occidentale da risultare di fatto inosservabile, sovrastato dalla luce del crepuscolo. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione della Vergine.

Giove: è l'oggetto più luminoso della volta celeste. Il pianeta gigante anticipa sempre più il proprio sorgere e potremo vederlo apparire ad Est già nelle prime ore della notte. Il 4 settembre inverte il proprio moto, che diventa retrogrado, rimanendo sempre all’interno della costellazione dell’Ariete.

Saturno:  rimane visibile per quasi tutta la notte. Possiamo osservarlo a Sud-Est nella prima parte della notte per poi vederlo avviarsi al culmine a Sud in tarda serata. Saturno continua a spostarsi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Acquario.

Urano: le condizioni di osservabilità di Urano sono simili a quelle di Giove, eccetto che per la luminosità estremamente inferiore che richiede preferibilmente l’uso di un buon binocolo o un piccolo telescopio per poterlo osservare agevolmente. Si può individuare il pianeta sull’orizzonte ad Est nel corso della tarda serata. Con il passare dei giorni Urano anticipa sempre più l’orario in cui sorge, rendendo possibile osservarlo per gran parte della notte. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 19 settembre. Nettuno è pertanto osservabile per l’intera durata della notte e raggiunge la massima luminosità per l’anno in corso; tuttavia rimane al di sotto della soglia di visibilità ad occhio nudo e l’uso del telescopio rimane necessario per riuscire ad osservarlo. Lo si può trovare ad Est dopo il tramonto del Sole e al culmine a Sud nelle ore centrali della notte. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, vicino al limite con l’Acquario.

Plutone: Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Nelle ore centrali della notte è possibile individuarlo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Plutone ha una luminosità molto bassa ed è sempre indispensabile l’uso del telescopio per poterlo individuare. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino alla fine del 2023.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove - Pleiadi : nella notte tra il 4 e il 5 settembre la Luna, che si avvicina alla fase di Ultimo Quarto, sorge vicina a Giove, nella costellazione dell’Ariete e si sposta in direzione delle Pleiadi, nel Toro. 

Luna - Venere : prima dell’alba dell’11 settembre, la falce di Luna calante appare sull’orizzonte orientale seguita dal pianeta Venere. Entrambi gli astri si trovano nella costellazione del Cancro. 

Luna - Saturno : la sera del 26 settembre la Luna, a 3 giorni dalla fase di Luna Piena, incontra il pianeta Saturno nella costellazione dell’Acquario. 

 

COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte delle costellazioni estive, con gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale,  ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo. La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti. Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.

 

dal sito ufficiale UAI

Cdm 20230815 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: è osservabile nel cielo serale, appena dopo il tramonto del Sole. Tuttavia si trova così basso sull’orizzonte occidentale, poco al di sotto di Marte, immerso nella luce del crepuscolo, che sarà particolarmente difficile da individuare. All’inizio del mese Mercurio tramonta circa un’ora dopo il Sole. Raggiunge la massima elongazione serale il 10 agosto con una distanza angolare dal Sole di 27° 24’. A fine agosto, nell’imminenza della congiunzione con il Sole, sarà di fatto inosservabile.

Venere: diventa inosservabile poichè raggiunge la congiunzione con il Sole il 13 agosto.  Dopo aver lasciato la costellazione del Leone, negli ultimi giorni di agosto la potremo rivedere nella costellazione del Cancro, al mattino presto, bassa sull’orizzonte ad Est, poco prima del sorgere del Sole.

Marte: il pianeta rosso è di poco più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma non sarà semplice individuarlo a causa del cielo ancora chiaro per la luce del crepuscolo serale. Marte inizia il mese nella costellazione del Leone; il 17 agosto raggiunge il limite con la Vergine.

Giove:  verso la fine del mese potremo finalmente individuarlo sull’orizzonte orientale al suo sorgere prima della mezzanotte. Nel mese di agosto Giove si sposta lentamente nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno in corso.

Saturno:  è il primo a raggiungere l’opposizione al Sole, il 27 agosto. L’opposizione ci consente di osservarlo per l’intera notte, inizialmente a Sud-Est, in seguito verso Sud nelle ore centrali della notte, infine a Sud-Ovest prima del sorgere del Sole. Il pianeta si troverà anche alla minima distanza dalla Terra - poco più di 1 miliardo e 310 milioni di km.: di conseguenza lo potremo osservare alla massima luminosità e con le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione telescopica, consentendo di apprezzare al meglio gli spettacolari anelli. Saturno continua a spostarsi lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione dell’Acquario.

Urano: le condizioni di osservabilità  sono simili a quelle di Giove. E’ quindi possibile osservarlo per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 29 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile utilizzare un telescopio.

Nettuno: il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci. Lo vedremo quindi sorgere più tardi rispetto a Saturno, ma ben prima di Giove. Lo possiamo quindi cercare a Sud-Est nelle prime ore della notte, per poi vederlo culminare a Sud nel corso della seconda parte della notte. Nettuno non è visibile ad occhio nudo ed è quindi necessario ricorrere ad un telescopio per poterlo osservare agevolmente.

Plutone: dopo l’opposizione che ha avuto luogo lo scorso mese di luglio, Plutone rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Per individuarlo è comunque necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino alla fine del 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : nella tarda serata del 3 agosto il disco lunare (due giorni dopo la Luna Piena) sorge preceduto dal pianeta Saturno. Li possiamo osservare a Sud-Est nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Giove : nella seconda parte della notte tra il 7 e l'8 agosto la Luna all’Ultimo Quarto appare sull’orizzonte ad Est insieme a Giove nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Giove - Pleiadi : nella notte successiva, tra l'8 e il 9 agosto, la Luna, appena oltre la fase di Ultimo Quarto, si trova tra Giove e l’ammasso stellare delle Pleiadi. Nel corso della notte la Luna si avvicina al limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro. 

Luna - Marte - Mercurio : un terzetto di corpi celesti difficili da osservare la sera del 18 agosto. Molto bassi sull’orizzonte occidentale, sovrastati dalla luce del crepuscolo poco dopo il tramonto del Sole, possiamo osservare il sottile falcetto di Luna crescente e tentare di individuare i pianeti Marte, nella costellazione della Vergine, e Mercurio, nel Leone. 

Luna - Saturno : questo mese di agosto è caratterizzato dai bis! Oltre alla doppia Luna Piena, ovvero la “Superluna blu” spiegata nei paragrafi precedenti, il 30 agosto si ripete anche l’incontro tra la Luna e Saturno che abbiamo già ammirato la sera del giorno 3. Anche questa congiunzione si verifica nella costellazione dell’Acquario.

COSTELLAZIONI

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno .
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".

 

METEORE DI AGOSTO 2023

Quest’anno in agosto saranno sfavorevoli per osservare meteore le notti della prima e dell'ultima parte del mese, dato che ci saranno due pleniluni, l’1 e il 31 di agosto. Sarà un anno favorevole invece per vedere le Perseidi, poiché la maggiore frequenza si vedrà in prossimità della Luna Nuova.

Agosto é ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da piccoli corpuscoli che impattano con l’atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente. Non di rado, per lo più dalle stesse regioni eclitticali, possono però capitare spettacolari bolidi, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti.

All’inizio del mese l’osservazione delle alfa Capricornidi (max 2 agosto) risulterà fortemente penalizzata dal disturbo della Luna. Ad ogni modo durante agosto non è escluso che di questo sciame si possa vedere qualche membro particolarmente brillante, facilmente riconoscibile per la lenta velocità angolare e per la caratteristica esplosione finale colorata.

Come detto, durante tutto agosto un certo numero di meteore sarà osservabile dai numerosi radianti attivi nei dintorni dell’Aquario. Queste correnti sono credute spesso ingiustamente possedere una bassa densità spaziale, ma in realtà sono generate da corpuscoli minuti, che impattando abbastanza lentamente, producono un esiguo effetto luminoso. Tra queste la componente settentrionale delle delta Aquaridi (max 8 agosto) e le Aquilidi (max 11 agosto) saranno quelle da cui sarà più facile rilevare una certa attività. Entrambe le correnti saranno osservabili per tutta la notte, disturbate dalla Luna, comunque sempre bassa sull’orizzonte, nelle ore finali della notte.

Per le Perseidi , le famose Stelle Cadenti, quest'anno si prevede un'apparizione favorevole con valori di frequenza che dovrebbero raggiungere durante il massimo di attività (versola  mattina del 13 agosto) oltre 100 meteore/h di ZHR. Va ricordato che tale numero in genere risulta in realtà ben minore in quanto l’area da cui sembrano provenire le meteore (radiante) non è allo zenit e nei luoghi da cui si osserva in genere non si hanno cieli trasparenti e bui. Per giunta in presenza di foschia o di inquinamento luminoso il numero delle meteore risulta ancor più limitato, in quanto gli eventi di luminosità minore verranno persi. Nelle ore finali della notte quando il radiante nella costellazione del Perseo è più alto in cielo, si potranno contare alcune decine di Perseidi ogni ora.

L'ultima decade di agosto ci riserverà ancora una buona occasione favorevole per osservare per tutta la notte il comportamento delle brillanti kappa Cignidi (max 20 agosto) che mostrano un'estesa area radiante di oltre 15 gradi, molto complessa con più centri sparsi tra il Cigno e il Dragone.

 dal sito ufficiale UAI

Cdm 20230715 2200 OrizzonteZ 1

PIANETI

Mercurio: proprio all’inizio del mese, il 1° luglio, il pianeta sarà in congiunzione con il Sole. Per alcue settimane sarà quindi praticamente inosservabile, anche se verso la fine del mese la distanza angolare dal Sole e l’altezza sull’orizzonte cresce significativamente, tanto da poterne tentare l’osservazione ad occidente, nella luce del crepuscolo serale, poco dopo il tramonto.

Venere:  all’inizio di luglio  tramonta circa 2 ore dopo il Sole e abbiamo ancora alcuni giorni per ammirare il suo splendore. Nel corso del mese il pianeta si abbassa repentinamente sull’orizzonte occidentale, a fine luglio sarà praticamente inosservabile. Il pianeta rimane per tutto il mese nella costellazione del Leone.

Marte: la visibilità del pianeta rosso è simile a quella di Venere pochè entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Leone ma, proseguendo il suo percorso nella parte centrale del Leone, rimane un po’ più alto in cielo.  E' quindi visibile in orario serale, nella luce del crepuscolo, in direzione Ovest.

Giove: sarà possibile individuarlo facilmente nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte ad Est, si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto il resto dell’anno in corso.

Saturno:  nel corso del mese sarà possibile individuarlo al suo sorgere ad oriente prima di mezzanotte. Nella seconda parte della notte il pianeta sarà sempre più alto in cielo, fino alla culminazione a Sud prima dell’alba. Saturno si trova nella costellazione dell’Acquario, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

Urano: come Gopve  si trova nella costellazione dell’Ariete.  Nel corso del mese sarà quindi possibile individuarlo nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte orientale, dove gradualmente continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’ausilio di un telescopio.

Nettuno: il pianeta sorge circa un’ora più tardi rispetto a Saturno. Si troverà sull’orizzonte orientale nelle ore centrali della notte e lo si potrà osservare nelle ore che precedono il sorgere del Sole, per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, non essendo visibile ad occhio nudo. Nettuno inverte il proprio moto all’inizio del mese, il 1° luglio, quando inizia a spostarsi molto lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione dei Pesci, avvicinandosi al limite con l’Acquario.

Plutone: si trova all’opposizione il 22 luglio, alla minima distanza dalla Terra, di poco superiore ai 5 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova vicino al limite tra le costellazioni del Capricorno e del Sagittario, dove rientrerà muovendosi con moto retrogrado.

 

CONGIUNZIONI

Luna – Saturno: Nelle ore centrali della notte tra il 6 e il 7 luglio possiamo vedere sorgere la Luna e Saturno in congiunzione nella parte centrale della costellazione dell’Acquario. 

Luna - Giove: Nel corso della seconda parte della notte tra il 10 e l’11 luglio la Luna apparirà sull’orizzonte orientale seguita dal pianeta Giove. I due astri si trovano nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Pleiadi: Prima dell’alba del 13 luglio la falce di Luna calante si trova vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. L’allineamento di astri facilmente riconoscibili comprende anche Giove, più alto in cielo, nell’Ariete, e la stella Aldebaran, bassa sull’orizzonte. 

Luna - Venere - Marte: spettacolare concentrazione di astri, bassi sull’orizzonte occidentale, nella luce del crepuscolo serale. Poco dopo il tramonto del Sole del 20 luglio potremo ammirare la sottile falce di Luna vicina ai pianeti Venere e Marte, ormai prossimi al termine del loro periodo di visibilità serale. Da segnalare, appena sotto la Luna, la stella Regolo, la più luminosa della costellazione del Leone. 

 

COSTELLAZIONI

A Sud-Est non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista. La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa. Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda.  Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola. Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica, alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

dal sito ufficiale UAI