Cdm 20230615 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: nel corso della prima parte del mese  si potrà tentare l’osservazione del pianeta al mattino presto, poco prima del sorgere del Sole.  Il giorno più favorevole per provare ad individuare il pianeta è il 7 giugno, quando sorge un’ra e 2 minuti prima del Sole. Nei giorni seguenti l’intervallo di tempo tra il sorgere del Sole e di Mercurio si riduce drasticamente, fino praticamente ad annullarsi nell’imminenza della congiunzione. Mercurio rimane quindi inosservabile per alcune settimane.

Venere:  lo vedremo scendere sull’orizzonte occidentale nelle prime ore della notte. A inizio mese Venere tramonta circa 3 ore e mezza dopo il Sole, mentre a fine mese questo tempo si riduce di oltre un’ora. Venere inizia il mese nella costellazione dei Gemelli, dal giorno 3 al 26 attraversa per intero il Cancro, per poi entrare, dal 27 giugno, nella costellazione del Leone, dove lo possiamo osservare vicino a Marte.

Marte: il pianeta rosso rimane ancora il secondo pianeta, visibile ad occhio nudo, osservabile in orario serale. Le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere. Potremo ammirare una sorta di inseguimento tra i due pianeti, con Marte che si sposta dalla costellazione del Cancro a quella del Leone, seguito a breve distanza dal pianeta più luminoso. Marte fa il suo ingresso nel Leone il 20 giugno.

Giove: il pianeta gigante è osservabile nella parte finale della notte. L’intervallo di osservabilità continua a crescere e con il passare dei giorni avremo sempre più tempo per individuarlo ad Est sull’orizzonte orientale, prima dell’alba. Il pianeta di trova nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto il resto dell’anno in corso.

Saturno: il pianeta è facilmente osservabile per quasi tutta la seconda parte della notte. Saturno anticipa sempre più il suo sorgere, così che alla fine del mese lo vedremo comparire sull’orizzonte orientale poco dopo la mezzanotte. Nelle ore successive Saturno sarà visibile a Sud-Est, via via sempre più alto in cielo, fino a scomparire alla nostra vista quando culmina a Sud per il chiarore del cielo illuminato dalla luce dell’alba. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno. Il pianeta è stazionario il 18 giugno, quando inverte il moto, che diventa retrogrado.

Urano: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ritorna nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte orientale. Nel corso del mese il pianeta anticipa l’orario del suo sorgere: avremo più tempo per tentare di individuarlo in cielo, leggermente più basso rispetto a Giove. Come quest’ultimo, anche Urano si trova nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile l’uso di un telescopio.

Nettuno: anche Nettuno fa parte del gruppo di pianeti osservabili nelle ultime ore della notte. La sua posizione è tra Giove e Saturno, più vicino a quest’ultimo. E’ quindi possibile individuarlo a Sud-Est prima del sorgere del Sole. Poiché la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo, per individuarlo è necessario l’ausilio del telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci.

Plutone: è osservabile per buona parte della notte. Inizialmente basso a Sud-Est, lo si potrà osservare al culmine in direzione sud nelle ore che precedono l’alba. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, quindi è sempre indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno, dove è destinato a rimanere per molti anni, fino al 2039.

 

CONGIUNZIONI

 

Marte - M 44 (Presepe) : un incontro davvero suggestivo, con il pianeta Marte che sarà visibile praticamente al centro dell’ammasso stellare aperto M 44, il “Presepe”, nella costellazione del Cancro. Si tratta naturalmente di un effetto solo prospettico, con Marte distante poco più di 300 milioni di km. ed M 44 situato a circa 600 anni luce dalla Terra. Potremo ammirare questo spettacolo il 2 giugno, nelle prime ore della notte. 

Luna - Saturno : nella seconda parte della notte tra il 9 e il 10 giugno sarà possibile osservare la congiunzione tra Saturno e la Luna all’Ultimo Quarto. I due astri si troveranno nella costellazione dell’Acquario. 

Venere - M 44 (Presepe) : la sera del 13 giugno, l’ammasso stellare M44, il “Presepe”, è di nuovo protagonista di un incontro ravvicinato con un pianeta. In questa occasione sarà Venere a brillare al centro della costellazione del Cancro. 

Luna - Giove : prima dell’alba del 14 giugno la falce di Luna calante sarà visibile vicino a Giove, sull’orizzonte in direzione Est, nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Pleiadi : tra le prime luci dell’alba del 16 giugno il sottilissimo falcetto di Luna calante – ad appena due giorni dalla Luna Nuova – sorge sull’orizzonte orientale preceduto dall’ammasso stellare delle Pleiadi (M 45), nella costellazione del Toro. 

Luna - Marte - Venere : da non perdere, la sera del 22 giugno, il corteo di astri visibile nel cielo occidentale. La falce di Luna crescente si trova nella costellazione del Leone, dove osserviamo anche il pianeta Marte. Più in basso, nel Cancro, brilla Venere. Con l’aiuto di un binocolo o d un piccolo telescopio possiamo anche ammirare l’ammasso stellare del Presepe (M44). 

 

COSTELLAZIONI

In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale.
Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali.
Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia, mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica, per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.
Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.

 

dal sito ufficiale UAI

 

Cdm 20230515 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il 1° maggio il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Per alcuni giorni sarà quindi impossibile osservarlo.  Si potrà tentare l’osservazione alla fine del mese, quando raggiunge la massima elongazione mattutina il 29 maggio, con una distanza angolare di 24° 53’ dal Sole. Negli ultimi giorni di maggio Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole.

Venere:  il 7 maggio avremo il massimo intervallo di tempo disponibile per seguire il pianeta nelle ore serali, dato che Venere tramonta ben 3 ore e 43 minuti dopo il Sole. Nei giorni successivi la visibilità inizierà a diventare via via più breve, mantenendosi comunque per buona parte del mese intorno alle 3 ore e mezza. Venere completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, per poi entrare, l’8 maggio, nei Gemelli, che attraversa quasi per intero: alla fine del mese sarà suggestivo osservare il tramonto del pianeta quasi allineato con le stelle più brillanti della costellazione, Castore e Polluce.

Marte: prosegue il lungo periodo di visibilità serale del pianeta rosso, che possiamo individuare facilmente nel cielo occidentale un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Toro il 16 maggio. Dal giorno 17 potremo osservare il pianeta nella costellazione del Cancro, di cui percorre un tratto avvicinandosi all’ammasso stellare del Presepe, M 44.

Giove:  si riaffaccia nel cielo del mattino, sull’orizzonte ad Est. Per buona parte del mese sarà difficile individuarlo, molto basso in cielo, nella luce dell’alba. L’intervallo di osservabilità tende comunque ad allungarsi e a fine maggio c’è qualche possibilità di individuarlo poco prima del sorgere del Sole.  Dopo essersi trovato nei Pesci, poi nella Balena, in seguito rientrato nei Pesci, il 19 maggio il pianeta lascia definitivamente quest’ultima costellazione per fare il suo ingresso nell’Ariete.

Saturno: il pianeta è facilmente individuabile verso il termine della notte, sull’orizzonte in direzione Sud-Est. L’intervallo di osservabilità crescerà costantemente nei prossimi mesi e potremo seguirlo lungo la volta celeste sempre più a lungo, fino al periodo ottimale che arriverà nella seconda parte dell’Estate. Saturno si trova nella parte centrale dell’Acquario, costellazione in cui rimane per i rimanenti mesi di quest’anno.

Urano: il pianeta è praticamente inosservabile per tutto il mese, in seguito alla congiunzione con il Sole che si verifica il 9 maggio. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, una costellazione piuttosto piccola ma che in questo periodo ospita diversi pianeti: Mercurio, Giove e Urano.

Nettuno:  fa parte del consistente corteo di pianeti presenti nel cielo del mattino, insieme a Saturno, Giove, Mercurio e Urano. Urano è già relativamente alto sull’orizzonte a Sud-Est prima del sorgere del Sole, praticamente equidistante tra Saturno e Giove. Come di consueto, è necessario l’ausilio del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

Plutone: anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Appare quindi sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del gruppo osservabile nel cielo nella seconda parte della notte. E’ possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole.  Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno: nelle ultime ore della notte tra il 12 e il 13 maggio la Luna all’Ultimo Quarto e il pianeta Saturno sorgeranno insieme nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Giove: poco prima del sorgere del Sole del 17 maggio, sull’orizzonte ad Est, bassi sull’orizzonte, appaiono Giove e la sottilissima falce di Luna calante. 

Luna - Venere: la sera del 23 maggio il cielo occidentale sarà ricco di astri celebri e luminosi, una configurazione che invita a riprendere delle suggestive immagini al termine del crepuscolo. La falce di Luna crescente e il luminoso pianeta Venere si trovano nella costellazione dei Gemelli, poco più in basso rispetto alle stelle Castore e Polluce.

Luna - Marte: la sera successiva, il 24 maggio, la Luna crescente raggiunge la costellazione del Cancro, avvicinandosi a Marte e all’ammasso stellare del Presepe (M 44). 

 

COSTELLAZIONI

Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio.
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario. Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo. A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.

 dal sito ufficiale UAI

Cdm 20230415 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: aprile sarà il mese migliore dell’anno in corso per osservare il pianeta in orario serale.  I giorni migliori sono l’11 e il 12 aprile. La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 11, con il pianeta ad una distanza angolare di 19° 29’ dal Sole. La migliore visibilità serale si verifica il 12 aprile quando Mercurio tramonta con il massimo ritardo, ovvero un’ora e 46 minuti dopo il Sole.

Venere:  lo vedremo tramontare oltre 3 ore e mezza dopo il Sole. Fino al 6 marzo il pianeta si trova nella costellazione dell’Ariete. Dal giorno 7 inizia la propria permanenza all’interno della costellazione del Toro che percorre quasi per intero, avvicinandosi ad astri molto noti come le Pleiadi e la stella Aldebaran.

Marte: il pianeta rosso continua a rimanere ben visibile nel corso della prima parte della notte, più alto in cielo rispetto a Venere. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione dei Gemelli, dove formerà un suggestivo triangolo con le due stelle più brillanti, Castore e Polluce.

Giove: il pianeta gigante è inosservabile. L’11 aprile si trova in congiunzione con il Sole. In seguito ritornerà visibile al mattino presto, sull’orizzonte a Est, ma per alcune settimane sarà ancora troppo basso in cielo e di fatto invisibile nella luce dell’alba.

Saturno: il pianeta è tornato visibile al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Possiamo individuarlo basso sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutti i rimanenti mesi dell’anno in corso.

Urano: il pianeta è praticamente inosservabile, essendo ormai prossimo alla congiunzione con il Sole, che si verificherà il prossimo mese. All’inizio di aprile si trova estremamente basso sull’orizzonte occidentale, ormai troppo vicino al sole per poterlo individuare nella luce del crepuscolo. Urano lascia quindi il cielo della sera: dopo alcune settimane di attesa potremo cercarlo al mattino presto. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta ritorna visibile al mattino presto in direzione Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora particolarmente difficoltosa, trovandosi ancora molto basso sull’orizzonte orientale. Data la sua bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio, Nettuno rimane confuso nella luce dell’alba. . Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci.

Plutone: Anche Plutone fa parte del gruppo di oggetti del sistema solare osservabili prima del sorgere del Sole. Plutone compare sull’orizzonte orientale prima dell’alba per poi spostarsi verso Sud-Est al termine della notte. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno. A causa della sua luminosità molto bassa è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.

CONGIUNZIONI

Venere - Pleiadi: un buon soggetto per gli astrofotografi, Il 10 aprile il pianeta più luminoso, Venere, da poco entrato nella costellazione del Toro, si avvicina alle Pleiadi, transitando tra l’ammasso stellare e la stella Aldebaran. 

Luna - Saturno: prima dell’alba del 16 aprile, sull’orizzonte in direzione Est-Sud-Est, sorgeranno Saturno e la Luna, in congiunzione nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Mercurio: la sera del 21 aprile, al crepuscolo, sull’orizzonte occidentale, proviamo tentare di individuare la sottilissima falce di Luna crescente, il giorno dopo la Luna Nuova, e il pianeta Mercurio, I due astri si trovano nella costellazione dell’Ariete . 

Luna - Pleiadi: la sera del 22 aprile, sull’orizzonte ad Ovest, si verifica una configurazione ancora più interessante per gli astrofotografi. Nel Toro troveremo concentrati, oltre ai consueti astri della costellazione – la stella Aldebaran, gli ammassi stellari delle Pleiadi, e delle Iadi - anche il pianeta Venere e il falcetto di Luna crescente. 

Luna - Venere: il 23 aprile, dopo il tramonto del Sole, ritroviamo gli stessi astri protagonisti della configurazione della sera precedente, ma con un ordine diverso. La falce di Luna ha “sorpassato” Venere. I due astri brillano nella costellazione del Toro, insieme ad Aldebaran, Pleiadi e Iadi.

Luna - Marte: nelle notti del 25 e 26 aprile la Luna, prossima al Primo Quarto, si avvicina e oltrepassa Marte, nella costellazione dei Gemelli. La mappa si riferisce al 26 aprile. 

COSTELLAZIONI
Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo.
Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga.
Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.

Dal sito ufficiale UAI

 

Cdm 20230315 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio:  si trova all'inizio del mese troppo vicino al Sole per riuscire a scorgerlo. La situazione evolve favorevolmente negli ultimi giorni del mese, quando Mercurio torna nel cielo della sera e tramonta oltre un’ora dopo il Sole. Avremo quindi qualche opportunità per individuarlo nella luce del crepuscolo serale, vicino a Giove, con cui si troverà in congiunzione, molto basso sull’orizzonte occidentale.

Venere: il pianeta più luminoso si avvicina al periodo di osservabilità serale più prolungato.  Alla fine del mese infatti  tramonta oltre tre ore dopo il Sole. Fino al 15 marzo lo possiamo osservare nella costellazione dei Pesci; a partire dal giorno 16 si sposta nell’Ariete. Da non perdere la spettacolare congiunzione con Giove all’inizio del mese.

Marte: le condizioni di osservabilità  sono favorevoli nelle prime ore della notte. Lo possiamo individuare facilmente ad occidente, ancora alto nel cielo della sera. Il pianeta rosso completa il proprio lungo percorso nella costellazione del Toro, dopo una permanenza durata diversi mesi, a partire dalla scorsa estate. Il 26 marzo il pianeta rosso fa il suo ingresso nella costellazione dei Gemelli.

Giove: il pianeta gigante è ancora uno dei protagonisti del cielo serale al crepuscolo, dove lo vedremo in una serie di suggestivi incontri con altri astri. La spettacolare congiunzione con Venere, poi con la Luna e Mercurio. Il pianeta è però sempre più basso sull’orizzonte, dove anticipa sempre più il proprio tramonto, fino a diventare di fatto inosservabile a fine mese, nell’imminenza della congiunzione con il Sole. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.

Saturno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino presto, molto basso sull’orizzonte orientale. Possiamo provare ad individuarlo tra le luci dell’alba nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutti i rimanenti mesi dell’anno in corso.

Urano: è possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove rimane osservabile solo nel corso delle prime ore della sera. L’intervallo di tempo a disposizione per poterlo osservare prima del suo tramonto è sempre più ridotto. La luminosità di Urano è come di consueto prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’ausilio di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, dove alla fine di marzo sarà raggiunto e superato da Venere. .

Nettuno: il pianeta raggiunge la congiunzione con il Sole il giorno 17 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per l’intero mese. 

Plutone: è osservabile a Sud – Est nella parte finale della notte. Pur essendo ancora piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, e diventa possibile individuarlo prima del sorgere del Sole. Plutone sorge prima di Saturno, rispetto al quale si trova leggermente più alto sull’orizzonte a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.

CONGIUNZIONI

Venere - Giove : il mese di marzo inizia con uno degli eventi più spettacolari dell’anno, la congiunzione stretta tra i due pianeti più luminosi, Venere e Giove. I due pianeti si troveranno alla minima distanza angolare, pari a 32’ , nelle ore diurne, al mattino del 2 marzo. Dovremo quindi osservare l’incontro ravvicinato la sera precedente e quella successiva, quindi il 1° e il 2 marzo. La prima sera Venere sarà ancora appena più basso di Giove sull’orizzonte occidentale, mentre la sera seguente il “sorpasso” sarà già compiuto e le posizioni si invertono, con Venere al di sopra di Giove. 

Luna - Giove - Mercurio : il giorno dopo la Luna Nuova, al crepuscolo serale del 22 marzo, il sottilissimo, quasi impercettibile falcetto di Luna crescente tramonta precedendo il pianeta, Giove, visibile nella costellazione dei Pesci. Estremamente basso sull’orizzonte, molto difficile da individuare, troviamo anche il pianeta Mercurio. 

Luna - Venere : all’inizio della notte del 24 marzo, nel cielo ad Ovest, possiamo ammirare la falce di Luna crescente che tramonta preceduta dal luminoso Venere nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Pleiadi : nella prima parte della notte del 26 marzo vedremo la Luna attraversare una parte della costellazione del Toro vicino alla stella Aldebaran e all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Giove - Mercurio : un’altra congiunzione tra due pianeti, ma ben più difficile da osservare rispetto a quella dell’inizio del mese. In questa occasione Giove e Mercurio si trovano molto bassi sull’orizzonte, in direzione Ovest, immersi nella luce del crepuscolo serale del 29 marzo. I due pianeti si trovano nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Marte : nella stessa sera dell’incontro tra Giove e Mercurio potremo ammirare una congiunzione molto più semplice da individuare in cielo. La Luna, prossima alla fase di Primo Quarto, si trova vicino al pianeta Marte nella costellazione dei Gemelli.

COSTELLAZIONI 

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe, troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

Dal sito ufficiale UAI

 

 

Cdm 20230215 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: lo si può scorgere sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba, poco prima del sorgere del Sole. Nelle settimane successive il pianeta si avvicina sempre più al Sole, fino a diventare di fatto inosservabile, nel cielo chiaro del mattino.

Venere: all’inizio del mese tramonta circa 2 ore dopo il Sole, intervallo che cresce a 2 ore e mezza alla fine del mese. Il pianeta con la sua luminosità dominerà le prime ore della sera sull’orizzonte occidentale. Venere rimane fino al giorno 15 nella costellazione dell’Acquario, prosegue poi il suo percorso nei Pesci, con una brevissima escursione, il giorno 26, nella costellazione della Balena.

Marte: è facilmente osservabile nella prima parte della notte. Alto in cielo a Sud al calare dell’oscurità, nelle ore successive scende verso Sud-Ovest per poi tramontare dopo la mezzanotte. Per tutto il mese Marte rimane nella costellazione del Toro.

Giove: il pianeta gigante è visibile nelle prime ore della sera, poco più alto in cielo rispetto a Venere, che nel corso del mese si avvicina sempre più, nell’imminenza di un “sorpasso” atteso per i primi giorni di marzo. Per i pianeti esterni, che si spostano lentamente rispetto alle stelle della fascia zodiacale , il passaggio da una costellazione all’altra è un evento relativamente raro. Merita quindi di essere segnalata l’escursione di alcuni giorni di Giove nella costellazione della Balena. Fino al giorno 5 il pianeta si trova nei Pesci, poi attraversa un breve tratto della Balena fino al 19 febbraio, quando rientra nei Pesci.

Saturno: Il 21 marzo 2020 Saturno era entrato nella costellazione del Capricorno. Dopo quasi tre anni di permanenza, il pianeta fa il suo ingresso in un’altra costellazione, l’Acquario. Il passaggio avverrà il 13 febbraio, ma non lo vedremo, perché il pianeta è inosservabile, nell’imminenza della congiunzione con il Sole, che avverrà pochi giorni dopo, il 16 febbraio. Dovremo attendere diverse settimane per rivedere Saturno, che, lasciato il cielo della sera, tornerà visibile al mattino presto, tra le luci dell’alba.

Urano: il pianeta è ancora osservabile durante le prime ore della notte. Tuttavia nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi. In orario serale lo si può individuare a Sud – Ovest: come di consueto, è necessario l’utilizzo di un binocolo o di un telescopio per osservarlo chiaramente, essendo la sua luminosità è ai limiti della percezione ad occhio nudo. Urano si trova ancora all’interno della costellazione dell’Ariete.

Nettuno: si avvia al termine il perido di osservabilità serale del pianeta, il cui tramonto avviene ormai poco dopo quello del Sole. Il 15 febbraio sarà in congiunzione con Venere. Nei giorni successivi sarà ancora più basso sull’orizzonte occidentale e diventerà praticamente inosservabile, sovrastato dalla luce del crepuscolo. A causa della sua bassa luminosità, è comunque necessario l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, molto vicino al limite con i Pesci.

Plutone:  ritorna nel cielo mattutino, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi estremamente difficile da individuare. Data la sua luminosità molto bassa è sempre necessario utilizzare un telescopio per tentarne l’osservazione. Alla fine del mese Plutone si troverà proprio al limite tra il Sagittario e il Capricorno. Il passaggio da una costellazione all’altra avverrà poche ore dopo, il 1° marzo. Plutone si trova nel Sagittario dal mese di dicembre del 2006.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove - Venere : due giorni dopo la Luna nuova, il falcetto lunare si interpone tra Giove e Venere. Il terzetto di astri può essere osservato al crepuscolo serale del 22 febbraio, sull’orizzonte occidentale. I due pianeti si trovano nella costellazione dei Pesci, mentre la Luna compie un breve sconfinamento nella Balena. 

Luna - Pleiadi : la sera del 26 febbraio la Luna prossima alla fase di Primo Quarto attraversa un tratto della costellazione del Toro passando vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Luna - Marte : il 27 e il 28 febbraio la Luna completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, avvicinandosi e superando il pianeta Marte. 

 

COSTELLAZIONI 

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

 

DAL SITO UFFICIALE UAI