Cdm 20230115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio dell’anno  è di fatto inosservabile e raggiunge la congiunzione con il Sole il 7 gennaio. Il pianeta ricompare al mattino, dove lo vedremo allontanarsi velocemente dal Sole, migliorando sensibilmente le opportunità di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. Il giorno migliore per vederlo nel cielo del mattino sarà il 24 gennaio con il pianeta che sorge un’ora e 33 minuti prima del Sole. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il giorno 30.

Venere: rimarrà visibile sempre più a lungo al crepuscolo serale, sull’orizzonte occidentale. Nei primi giorni di gennaio tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole; alle fine del mese questo intervallo di tempo raggiungerà le due ore. Venere inizia il mese nella costellazione del Sagittario, dal giorno 3 lo vedremo nel Capricorno, che viene attraversato completamente fino a giorno 24. Dal 25 sarà osservabile nell’Acquario.

Marte: il pianeta rosso è ancora visibile per buona parte della notte. Con il calare dell’oscurità lo vedremo culminare verso Sud, per poi scendere verso Sud-Ovest. Marte si sposta lentamente nella costellazione del Toro, inizialmente con moto retrogrado, per poi invertire la marcia e tornare al moto diretto dal 12 gennaio.

Giove: la visibilità del pianeta è limitata alle prime ore della notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può seguire a Sud-Ovest, via via sempre più basso in cielo fino al suo tramonto sull’orizzonte ad Ovest. Giove si trova nella costellazione dei Pesci, sempre più vicino al limite con la costellazione della Balena.

Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Potremo individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione del Capricorno, dove nel corso del mese sarà raggiunto e “sorpassato” da Venere, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione.

Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto in cielo. Intorno alla mezzanotte però è già basso sull’orizzonte occidentale,  per poterlo osservare si consiglia l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2023 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. Il 23 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: Urano però tramonta prima, trovandosi nella costellazione dell’Acquario, per individuarlo è pertanto necessario l’uso di un telescopio.

Plutone: è inosservabile: il 18 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per tentarne l’osservazione nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.

CONGIUNZIONI

Luna – Marte - Pleiadi : la notte del 3 gennaio volgiamo lo sguardo verso il Toro. Insieme agli astri più noti della costellazione - la stella Aldebaran, le Iadi, le Pleiadi – possiamo osservare la Luna in congiunzione con Marte.

Luna – Mercurio : il 20 gennaio il sottilissimo falcetto di Luna calante, il giorno che precede la Luna Nuova, si trova in congiunzione con il pianeta Mercurio. Il fenomeno è visibile sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba, nella costellazione del Sagittario.

Venere – Saturno : la sera del 22 gennaio, poco dopo il tramonto del Sole, al crepuscolo, un evento da non perdere, la suggestiva congiunzione tra due pianeti. Un luminosissimo Venere raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno.

Luna - Venere – Saturno : il 23 gennaio lo spettacolo al crepuscolo serale sarà ancora più fotogenico, con il falcetto di Luna crescente che si aggiunge alla coppia di pianeti, Venere e Saturno, ancora nella costellazione del Capricorno. 

Luna – Giove : nelle prime ore della notte del 26 gennaio possiamo osservare la Luna vicina a Giove, nella costellazione dei Pesci. 

Luna – Marte - Pleiadi : il 30 gennaio si ripete uno spettacolo simile a quello ammirato il giorno 3. La Luna ritorna nella costellazione del Toro, dove transita tra Marte e le Pleiadi. 

 

COSTELLAZIONI

Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta".  Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione, rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

 

Dal sito ufficiale UAI

Cdm 20221215 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio di dicembre il pianeta sarà ancora molto basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco più di mezz’ora dopo il Sole, La situazione migliora sensibilmente nella seconda metà del mese. La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 21 , con una distanza angolare dal Sole di 20° 08’. Il massimo ritardo nell’orario del tramonto si verifica il giorno 24 dicembre, quando Mercurio tramonta 1 ora e 27 minuti dopo il Sole.

Venere: per gran parte del mese il pianeta si trova più basso sull’orizzonte rispetto a Mercurio e avremo a disposizione poco tempo per scorgerlo mentre si accinge a tramontare. Le condizioni di osservabilità migliorano negli ultimi giorni dell’anno, con la congiunzione e il “sorpasso” di Venere su Mercurio. All’inizio del mese Venere si trova nella costellazione dell’Ofiuco. Dal 7 dicembre inizia ad attraversare il Sagittario, fino a giungere vicino al limite con il Capricorno.

Marte: il giorno 8 raggiunge l’opposizione al Sole e all’alba dello stesso giorno viene occultato dalla Luna Piena. Come sempre accade per i pianeti all’opposizione, Marte rimane visibile per tutta la notte, sorge al tramontare del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e possiamo seguirlo fino all’alba. Il pianeta rosso raggiunge anche la massima luminosità, le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione con il telescopio, e la minima distanza dalla Terra – circa 81,5 milioni di km. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro. L'occultazione si verifica l'8 dicembre, prima del sorgere del Sole, in concomitanza con l'opposizione al Sole del pianeta rosso! La magnitudine di Marte è – 1,9 . orario per Roma ore 6:15 inizio, ore 7:05 fine.

Giove: il tempo a disposizione per osservarlo si riduce gradualmente nel corso del mese. Il pianeta rimane comunque ancora osservabile agevolmente nelle prime ore della notte, in direzione Sud-Ovest. Dato che Venere tramonta molto presto, all’inizio della notte Giove è ancora l’oggetto più luminoso. Giove si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

Saturno: tramonta oltre 3 ore prima di Giove. Rimane quindi poco tempo per osservarlo, sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest, dove possiamo individuarlo all’inizio della sera. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario.

Urano: possiamo osservare agevolmente il pianeta nel corso delle prime ore della notte, quando culmina a Sud.  Anche Urano sarà occultato dalla Luna, come Marte: il fenomeno si verifica il 5 dicembre. La luminosità di Urano è prossima al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’utilizzo di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete. 

L'occultazione si verifica la sera del 5 dicembre. La magnitudine di Urano è 5,7 . Orario per Roma ore 17:20 inizio, ore 18:19 fine.

Nettuno: lo si può ancora seguire per alcune ore nel corso della prima parte della notte, in direzione Sud-Ovest. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario.

Plutone: è ormai praticamente inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. Si trova estremamente basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco dopo il Sole. Plutone alla fine dell’anno si troverà vicino a Venere e Mercurio e rimane ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023. Plutone ha una luminosità molto bassa e lo si può individuare solo con un telescopio.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove : nelle sere dell’1 e del 2 dicembre vedremo la Luna oltre il Primo Quarto avvicinarsi e poi superare Giove. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci. La Luna nei due giorni passa dall’Acquario ai Pesci, per poi proseguire nella Balena.

Luna - Pleiadi : la sera del 6 dicembre la Luna fa il suo ingresso nella costellazione del Toro avvicinandosi all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Luna – Marte : la sera del 7 dicembre, nella costellazione del Toro, vedremo la Luna avvicinarsi a Marte, preludio dell’occultazione che potremo osservare prima dell’alba del giorno seguente, 8 dicembre .

Luna – Venere - Mercurio : la sera della vigilia di Natale, il 24 dicembre, al crepuscolo, potremo tentare di scorgere il sottilissimo falcetto lunare – appena un giorno dopo la Luna Nuova, che tramonta accompagnato dai pianeti Mercurio e Venere, nella costellazione del Sagittario. 

Luna – Saturno : la sera del 26 dicembre la falce di Luna crescente raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno. 

Venere - Mercurio : la sera del 29 dicembre potremo ammirare la congiunzione tra due pianeti, Mercurio e Venere, che si trovano alla minima distanza angolare nella costellazione del Sagittario.

Luna – Giove : nella stessa sera del 29 dicembre la Luna al Primo Quarto si trova vicino a Giove nella costellazione dei Pesci. 

 

COSTELLAZIONI 

Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.

Cdm 20221115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: questo mese è sfavorevole all’osservazione del pianeta. Mercurio sarà in congiunzione con il Sole il giorno 8 novembre e per alcune settimane rimane di fatto inosservabile. Alla fine del mese ricompare nel cielo serale, appena dopo il tramonto del Sole, si trova però ancora estremamente basso sull’orizzonte occidentale,

Venere:  ricompare in orario serale, ma per diverse settimane rimane molto bassa sull’orizzonte a Sud-Ovest, dove tramonta poco dopo il Sole. Verso la fine del mese potremo scorgerla nella luce ancora intensa del crepuscolo. Il pianeta attraversa la costellazione della Bilancia fino al 17 novembre, quando entra nello Scorpione, di cui attraversa un tratto della parte superiore in pochi giorni, fino al giorno 22, quando raggiunge la costellazione dell’Ofiuco.

Marte: si avvicina l’opposizione al Sole, attesa per il prossimo mese. Le condizioni di osservabilità migliorano costantemente. Il pianeta rosso è sempre più luminoso e rimane osservabile per quasi tutta la notte. Lo vedremo sorgere nelle prime ore della sera per poi vederlo culminare a Sud nelle ore centrali della notte. Per tutto il mese Marte rimane nella costellazione del Toro, dove si sposta con moto retrogrado, riavvicinandosi ad Aldebaran ed alle Pleiadi.

Giove: possiamo osservare il pianeta gigante al culmine a Sud nel corso delle prime ore della notte, per poi seguirlo mentre scende verso l’orizzonte ad Ovest. Giove si trova ancora nella costellazione dei Pesci, dove si sposta lentamente con moto retrogrado fino al 24 novembre, quando rimane stazionare per poi riprendere il moto diretto.

Saturno: il pianeta è visibile nel corso delle prime ore di oscurità. Anticipa via via l’orario del proprio tramonto, ma è comunque ancora individuabile agevolmente sull’orizzonte a Sud-Ovest. Anche in questo mese Saturno rimane all’interno della costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta si trova in opposizione al Sole il giorno 9 novembre. Urano è quindi osservabile per l’intera notte: lo possiamo individuare ad oriente al calare dell’oscurità, per poi vederlo elevarsi e poi culminare a Sud nel corso delle ore centrali della notte. Anche se la luminosità raggiunge i valori massimi all’opposizione, il pianeta è al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, si consiglia quindi di osservarlo utilizzando un telescopio. Urano prosegue ancora il suo lento moto retrogrado all’interno della costellazione dell’Ariete.

Nettuno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono simili a quelle di Giove. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dell’Acquario, non lontano del limite con i Pesci. Possiamo seguirlo nel corso della prima parte della notte. Si trova al culmine in direzione Sud nelle prime ore di oscurità; intorno alla mezzanotte si trova già prossimo all’orizzonte occidentale, dove si accinge a tramontare. Nel corso del mese l’intervallo di osservabilità si riduce progressivamente. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta è infatti inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo.

Plutone: si trova ancora nella costellazione del Sagittario. Data la bassa luminosità è indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone rimane sulla volta celeste solo poche ore, per tramontare nel corso della sera.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : 1 novembre, la prima notte del mese inizia con la congiunzione tra la Luna al Primo Quarto e il pianeta Saturno, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : la sera del 4 novembre la Luna raggiunge Giove nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Pleiadi: il 9 novembre, il giorno dopo la fase di Luna Piena, il luminoso disco lunare attraversa la costellazione del Toro tra l’ammasso stellare delle Pleiadi e la stella Aldebaran. 

Luna - Marte: l’11 novembre la Luna completa il suo percorso nella costellazione del Toro, oltrepassando il pianeta Marte. 

Luna - Saturno : si ripete lo spettacolo della congiunzione tra Saturno e la Luna, il giorno prima della fase di Primo Quarto. I due astri si incontrano il 29 novembre, nuovamente nella costellazione del Capricorno.

 

COSTELLAZIONI

Allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno . Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni  del grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

 

dal sito ufficiale UAI

Cdm 20221015 2200 OrizzonteZ

25 OTTOBRE - ECLISSI PARZIALE DI SOLE

L’eclisse è visibile in tutta Italia. Alla latitudine di Roma inizia alle 9:26 e termina alle 11:21 di TU con una % di diametro solare coperto del 27%.
Questi i tempi dei contatti:
Evento                  h   m
Inizio eclisse       08 58.2
Centralità            11 00.0
Fine dell’eclisse 13 02.1

PIANETI
Mercurio:  visibile sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. I giorni più favorevoli saranno quelli prossimi alla massima elongazione mattutina, che viene raggiunta il giorno 8 ottobre, alla distanza angolare di 17° 59’ dal Sole. Il massimo anticipo nel suo sorgere si verifica la mattina del giorno 9, quando Mercurio sorge 1 ora e 33 minuti prima del Sole. 

Venere: all’inizio di ottobre sorge appena mezz’ora prima del Sole. E’ già quindi molto basso in un cielo già chiaro che rende difficile individuarlo. Nei giorni successivi si avvicina sempre più al Sole, fino alla congiunzione con il Sole del giorno 22. Venere è pertanto del tutto inosservabile e dovremo attendere alcune settimane per riuscire ad osservarlo nuovamente nel cielo della sera.

Marte: cresce ulteriormente l’intervallo di osservabilità del pianeta. Nel corso delle prime ore della notte lo vedremo anticipare sempre più la sua comparsa sull’orizzonte orientale. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro, dove il 30 ottobre diventa stazionario e inverte il moto, che diventa retrogrado.

Giove: possiamo seguirlo per gran parte della notte. Lo vedremo culminare a Sud per poi osservarlo mentre scende verso Sud-Ovest nel corso della seconda parte della notte. Giove si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.

Saturno: il tempo a disposizione per osservare Saturno è inferiore rispetto a quello di Giove. Il pianeta con gli anelli culmina a Sud nelle prime ore della sera e nel corso delle ore centrali della notte lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest fino al suo tramonto. Saturno si sposta con moto retrogrado fino al giorno 23, quando rimane stazionare per poi invertire il moto, che ritorna diretto, rimanendo sempre all’interno della costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta si sta avvicinando all’opposizione al Sole. Pertanto è ormai imminente il periodo in cui potremo osservarlo nelle condizioni migliori per l’anno in corso. Urano è osservabile per quasi l’intera notte: lo si può individuare ad Est al calare dell’oscurità. Nelle ore successive, dopo la mezzanotte, culmina a Sud. La luminosità di Urano è vicina al limite della visibilità ad occhio nudo: per poterlo osservare agevolmente si consiglia comunque l’uso del telescopio. Il pianeta continua a muoversi lentamente, con moto retrogrado, nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: dopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può individuare in direzione Sud-Est. Successivamente, nel corso della prima parte della notte, il pianeta culmina alla massima altezza a Sud. Data la sua bassa luminosità, per poter individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario.

Plutone: l’intervallo di osservabilità di Plutone è limitato alla prima parte della notte: possiamo osservarlo a Sud-Ovest, dove tramonta nel corso delle prime ore di oscurità.  Plutone si sposta con estrema lentezza nella costellazione del Sagittario, dove resterà fino all’anno 2023.

COSTELLAZIONI
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. 
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, potremo vedere un'ultima volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, una costellazione un po' più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all'osservazione astronomica. Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri" che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a circa 9.460,8 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

 

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