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PIANETI
Mercurio: periodo di discreta osservabilità mattutina, al mattino presto, dove possiamo tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il giorno 4, con una distanza angolare di 21° 33’ dal Sole. Il 10 luglio si verifica il massimo anticipo della levata di Mercurio rispetto al sorgere del Sole. In quella data Mercurio sorge 1 ora e 24 minuti prima del sole.
Venere: vedremo Venere tramontare circa un’ora e mezza dopo il Sole. Il pianeta rimane pertanto protagonista delle serate estive, alla luce del crepuscolo, fino al calare dell’oscurità. Venere inizialmente si trova nella costellazione del Cancro: dal 12 giugno il pianeta sarà visibile nel Leone.
Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono molto simili a quelle di Venere, con cui è protagonista di una bella congiunzione il 13 luglio. Dopo il “sorpasso” di Venere su Marte, quest’ultimo sarà man mano più basso sull’orizzonte occidentale, riducendo il proprio intervallo di osservabilità. Il 10 luglio Marte lascia la costellazione del Cancro per fare il suo ingresso nel Leone.
Giove: potremo ammirare Giove già prima di mezzanotte sull’orizzonte a Sud-Est. Si verifica una sorta di staffetta tra i due pianeti più luminosi: mentre Venere tramonta ad occidente, Giove si eleva sull’orizzonte orientale. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione dell’Acquario, dove si sposta con moto retrogrado.
Saturno: il pianeta con gli anelli sorge circa un’ora prima di Giove. Possiamo quindi osservarlo per quasi tutta la notte, in condizioni di osservabilità ideali, che raggiungeranno l’apice nei primi giorni di agosto, con l’opposizione al Sole. Lo possiamo quindi osservare a Sud-Est nelle prime ore della notte, per poi vederlo culminare a Sud dopo la mezzanotte. Saturno si trova nella costellazione del Capricorno, dove si muove lentamente con moto retrogrado.
Urano: continua ad anticipare l’orario in cui sorge il pianeta. Verso la fine del mese lo si può cercare sull’orizzonte ad Est dopo l’una di notte. Prima del sorgere del Sole si trova alto in cielo in direzione Sud-Est. Urano si sposta molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è consigliato l’ausilio di un telescopio.
Nettuno: il pianeta sorge nel corso della tarda serata ed è osservabile per buona parte della notte. Lo si può individuare a Sud-Est nelle ore centrali della notte. Alla comparsa delle prime luci dell’alba, culmina a Sud. Per osservare Nettuno è necessario l’uso del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è al di sotto del limite di visibilità ad occhio nudo. Nettuno si sposta con moto retrogrado estremamente lento all’interno dell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un lungo periodo, fino all’anno 2022.
Plutone: si trova all’opposizione il 18 luglio, alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 4,92 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per alcuni anni, fino al 2023.
CONGIUNZIONI
Venere – Presepe: l’ammasso aperto del Presepe (M 44) è particolarmente transitato in questa stagione. Il mese scorso fu attraversato dal pianeta Marte. La sera del 3 luglio, al crepuscolo, sarà invece Venere a trovarsi vicino al celebre ammasso stellare, nella costellazione del Cancro.
Luna - Pleiadi: un'osservazione mattutina, da programmare prima dell’alba del 6 luglio. La falce di Luna calante attraverso la costellazione del Toro, tra l’ammasso stellare delle Pleiadi (M 45) e la stella Aldebaran.
Luna - Marte - Venere: dopo il tramonto del Sole, la sera del 12 luglio, il cielo occidentale ci mostra una suggestiva concentrazione di astri con protagonisti la falce di Luna crescente, la stella Regolo della costellazione del Leone e soprattutto la coppia di pianeti molto vicini tra loro, Venere e Marte.
Marte - Venere: un evento da non perdere. La congiunzione tra i due pianeti, Venere e Marte, si verifica il 13 luglio, nella costellazione del Leone. I due astri sono molto vicini, separati da una distanza angolare di circa mezzo grado.
Luna - Saturno: la Luna Piena, nella costellazione del Capricorno, domina il cielo del 24 luglio; alla sera la vedremo sorgere, sull’orizzonte a Sud-Est, preceduta da Saturno.
Luna - Giove: il 25 luglio la Luna raggiunge la costellazione dell’Acquario, dove incontra il pianeta Giove.
COSTELLAZIONI
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit per individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate. Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica, alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
dal sito ufficiale UAI
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PIANETI
Mercurio: sarà inosservabile per buona parte del mese di giugno. Il pianeta si avvicina al Sole, con cui si trova in congiunzione il giorno 11. Terminato il periodo di osservabilità serale, dopo la congiunzione con il Sole, Mercurio ricompare al mattino presto, sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba. Possiamo provare ad individuarlo verso la fine del mese, quando sorge poco più di un’ora prima del Sole.
Venere: tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole, visibile alla luce del crepuscolo, fino al calare dell’oscurità. Venere inizia il mese nella costellazione del Toro, ma già dal 3 giugno il pianeta è visibile nei Gemelli, che attraversa per intero fino a raggiungere il Cancro, dove possiamo osservarlo dalla sera del 25 giugno.
Marte: per diverse settimane assisteremo ad un “inseguimento” di Venere che si avvicina sempre più al pianeta rosso (che sarà raggiunto nel corso del mese di luglio). Marte rimane quindi osservabile nel corso delle prime ore della notte, poco più alto in cielo rispetto a Venere, sull’orizzonte in direzione Ovest. Marte si trova inizialmente nella costellazione dei Gemelli; dall’8 giugno il pianeta inizia il percorso nel Cancro. Merita di essere segnalato l’attraversamento di M 44, l’ammasso aperto del Presepe il giorno 23.
Giove: : i pianeti giganti sono sempre più protagonisti della seconda parte della notte. Possiamo osservare Giove a Sud-Est nelle ore che precedono l’alba: il pianeta culmina al Sud al sorgere del Sole. Nel corso del mese Giove si sposta con moto diretto fino al 21 giugno, quando diventa stazionario per poi riprendere con moto retrogrado il percorso nella costellazione dell’Acquario.
Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono ancora simili a quelle di Giove. Saturno sorge quasi un’ora prima di Giove, pertanto verso la fine di giugno potremo individuarlo sull’orizzonte a Sud-Est già prima della mezzanotte, per poi osservarlo agevolmente per tutta la seconda parte della notte. Saturno si trova al centro della costellazione del Capricorno.
Urano: il pianeta appare ad Est verso il termine della notte, quando l’orizzonte inizia a schiarire per le prime luci dell’alba. Nel corso del mese il pianeta anticipa l’orario del suo sorgere, aumentando così la propria altezza sull’orizzonte orientale. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per riuscire ad osservarlo è consigliato l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: il pianeta è osservabile nel corso della seconda parte della notte. E’ possibile individuarlo a Sud-Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nettuno sorge circa un’ora più tardi rispetto a Giove, chiudendo un terzetto di pianeti gassosi, comprendente Saturno. A differenza dei due pianeti giganti, perfettamente visibili ad occhio nudo, Nettuno necessita dell’ausilio del telescopio per poterlo osservare. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo di tempo, fino all’anno 2022.
Plutone: sorge prima di Saturno. Nella parte finale del mese diventa pertanto osservabile per quasi tutta la notte. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, pertanto è sempre indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per alcuni anni, fino al 2023.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove - Saturno : proprio all’inizio del mese, nelle ore che precedono l’alba del 1° giugno, possiamo osservare un suggestivo terzetto di astri costituito dalla Luna calante, prossima all’Ultimo Quarto, che si trova al limite tra Capricorno, dove si trova Saturno, e l’Acquario, che ospita Giove.
Luna - Venere : la sera del 12 giugno il crepuscolo vedrà una ricca concentrazione di astri, con Venere, la sottile falce di Luna crescente e le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli, Castore e Polluce.
Luna - Marte : la sera del 13 giugno il falcetto di Luna crescente raggiunge Marte nella costellazione del Cancro.
Marte - Presepe : un incontro suggestivo, un ottimo soggetto per gli astrofotografi. Il 23 giugno il pianeta rosso si troverà proprio al centro dell’ammasso stellare del Presepe, M 44, nella costellazione del Cancro.
Luna - Giove - Saturno : nella seconda parte della notte tra il 27 e il 28 giugno si ripete l’incontro osservato all’inizio del mese tra la Luna, Giove e Saturno, tra le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario.
COSTELLAZIONI
In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale, spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa da cui ha preso il nome la nostra associazione. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali.Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia, mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica, per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.
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PIANETI
Mercurio: per gran parte del mese è praticamente inosservabile, va in congiunzione con il Sole il 19 aprile. Tuttavia negli ultimi giorni di aprile il pianeta arriva a tramontare oltre un’ora dopo il Sole, intervallo di tempo che rende possibile tentarne l’osservazione in orario serale.
Venere: il pianeta torna ad essere visibile nel cielo serale, dove però rimane a lungo molto basso sull’orizzonte occidentale. Possiamo quindi osservarlo con difficoltà e per breve tempo, ancora confuso nella luce del crepuscolo. L’osservabilità migliora leggermente alla fine del mese. Il giorno 14 Venere lascia la costellazione dei Pesci e fa il suo ingresso nell’Ariete.
Marte: il pianeta rosso è ancora osservabile in orario serale ad Ovest dopo il tramonto del Sole, fino al suo tramonto che avviene dopo la mezzanotte. Nel corso del mese Marte completa il suo percorso nella costellazione del Toro e il giorno 24 fa il suo ingresso nei Gemelli.
Giove: migliora la visibilità al mattino presto del pianeta. Possiamo osservarlo sull’orizzonte a Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. è il più luminoso dei pianeti visibili al mattino presto, ed è il primo a sorgere. Il 25 aprile Giove lascia la costellazione del Capricorno per entrare con moto diretto nell’Acquario.
Saturno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono molto simili a quelle di Giove. Saturno sorge prima di Giove. Possiamo quindi individuare il pianeta con gli anelli un po’ più in altro e a destra rispetto al pianeta gigante, in direzione Sud-Est tra le luci dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno.
Urano: il pianeta è praticamente inosservabile, raggiungendo la congiunzione con il Sole il 30 aprile. All’inizio del mese si trova molto basso sull’orizzonte occidentale, ma in breve sarà troppo vicino al sole per poterlo individuare nella luce del crepuscolo. Dovremo attendere alcune settimane per poterlo osservare nuovamente al mattino presto. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta riappare al mattino presto in direzione Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, data la modesta altezza sull’orizzonte orientale, e la sua bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.
Plutone: fa parte dell’insieme degli oggetti del sistema solare che in questo periodo sono osservabili al mattino presto. Lo si può seguire nelle ultime ore della notte, dal suo sorgere fino quasi alla culminazione a Sud, che avviene poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà a lungo, fino all’anno 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.
CONGIUNZIONI
Luna - Saturno: tra le prime luci dell’alba del 6 aprile, insieme alla Luna calante, sarà possibile scorgere, nella costellazione del Capricorno, il pianeta Saturno, seguito da Giove.
Luna - Giove: il giorno successivo alla congiunzione Luna-Saturno, la falce di Luna calante sorge vicina a Giove. Possiamo osservare questi corpi celesti ancora nella costellazione del Capricorno, prima del sorgere del Sole il 7 aprile.
Luna - Venere: poche ore dopo la fase di Luna Nuova, il quasi impercettibile falcetto lunare tramonta la sera del 12 aprile insieme a Venere. L’osservazione di questi astri sarà problematica, data la vicinanza al Sole, la luce del crepuscolo e la modesta altezza sull’orizzonte. L’evento merita comunque di essere citato in quanto preannuncia il ritorno di Venere nel cielo della sera dopo una lunga assenza.
Luna - Pleiadi: la sera del 15 aprile possiamo ammirare, sull’orizzonte ad Ovest, la falce di Luna crescente che si interpone tra Aldebaran e le Iadi da una parte e l’ammasso stellare delle Pleiadi dall’altra, all’interno della costellazione del Toro.
Luna - Marte : il 17 aprile nel prime ore della notte possiamo osservare la Luna crescente e il pianeta Marte vicini tra loro nella costellazione del Toro, vicini al limite con i Gemelli.
COSTELLAZIONI
Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo. Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe , troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.
DAL SITO UFFICIALE UAI
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