marzo

PIANETI

Mercurio: all’inizio del mese sorge circa un’ora prima del Sole e raggiunge la massima elongazione mattutina il 6 marzo, ad una distanza angolare di 27° 16' dal Sole. Negli ultimi giorni del mese Mercurio sorge appena mezz’ora prima del Sole e diventa praticamente inosservabile, nella luce del cielo mattutino.

Venere: il pianeta più luminoso lascia il cielo del mattino e rimane inosservabile per tutto il mese. Venere è sempre più vicino al Sole, con cui si trova in congiunzione il 26 marzo. Durante il periodo di inosservabilità Venere attraversa le costellazioni dell’Acquario, dei Pesci e, per un breve tratto, della Balena.

Marte: nelle prime ore di oscurità possiamo osservarlo agevolmente ad Ovest, dove possiamo ammirarlo per tutto il mese nel Toro, protagonista di una serie di incontri ravvicinati con gli astri più noti della costellazione: le Pleiadi, le Iadi e Aldebaran.

Giove: nel corso della prima parte del mese è ancora molto basso sull’orizzonte orientale ma, negli ultimi giorni di marzo migliorano le opportunità per riuscire a scorgerlo sull’orizzonte a Sud-Est tra le luci dell’alba. Giove si sposta con moto diretto nella costellazione del Capricorno.

Saturno: si trova nella costellazione del Capricorno, ma sorge prima di Giove. Abbiamo quindi alcuni minuti in più per tentare di scorgerlo leggermente più in alto e verso Sud (sulla destra) rispetto a Giove, sempre al mattino presto tra le prime luci dell’alba.

Urano: possiamo osservare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove è possibile individuarlo nelle prime ore della sera. Si trova più basso sull’orizzonte rispetto a Marte, pertanto il tempo a disposizione per poterlo osservare prima del suo tramonto è limitato. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il 10 marzo il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Nettuno è pertanto inosservabile per tutto il mese.  Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

Plutone: è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, e diventa possibile individuarlo prima del sorgere del Sole. Plutone sorge prima di Giove e Saturno e si trova leggermente più alto sull’orizzonte, nella costellazione del Sagittario, dove rimane ancora per alcuni anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.

CONGIUNZIONI

Marte - Pleiadi : Marte prosegue il suo cammino nella costellazione del Toro e il 3 marzo il pianeta rosso si avvicina all’ammasso stellare delle Pleiadi (M 45). Un soggetto interessante per gli appassionati di fotografia astronomica.

Luna - Giove - Saturno - Mercurio : La sottile falce di Luna calante, al mattino del 10 marzo (3 giorni prima della Luna Nuova) si unisce al terzetto di pianeti che appaiono sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. I 4 corpi celesti sono concentrati nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Pleiadi : la sera del 18 marzo possiamo ammirare un incontro tra numerosi corpi celesti. All’interno della costellazione del Toro, dove brillano la stella Aldebaran, le Iadi e le Pleiadi, troviamo due ospiti, la Luna crescente e il pianeta Marte. 

Luna - Marte : la sera successiva, il 19 marzo, la Luna si interpone tra Aldebaran e Marte. Uno spettacolare allineamento che merita di essere osservato, insieme all’ammasso delle Pleiadi, poco distante. Sia la Luna che Marte si trovano ancora nella costellazione del Toro. 

COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe, troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

dal sito ufficiale UAI

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PIANETI

Mercurio: nei primi giorni di febbraio si può ancora tentare l’osservazione del pianeta in orario serale, poco dopo il tramonto. Molto rapidamente il pianeta scende sull’orizzonte e si avvicina al Sole, fino alla congiunzione dell’8 febbraio. Nell’arco di pochi giorni Mercurio ricompare al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Il momento più favorevole per provare a scorgerlo tra le luci dell’alba è il giorno 26, quando sorge 1 ora e 10 minuti prima del Sole.

Venere: volge al termine il lungo periodo di osservabilità mattutina del pianeta. Già all’inizio del mese, anche se mancano diverse settimane alla congiunzione con il Sole, che avrà luogo nel mese di marzo, Venere si trova già estremamente sull’orizzonte orientale e diventa molto difficile individuarlo. Il 1° febbraio il pianeta si trova vicino al limite tra Sagittario e Capricorno, costellazione che viene attraversata per intero dal 2 al 23 febbraio. Negli ultimi giorni del mese Venere inizia ad attraversare la costellazione dell’Acquario.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso variano lentamente. Al calare dell’oscurità lo si può facilmente individuare a Sud-Ovest. Possiamo seguirlo poi verso Ovest per vederlo tramontare nelle ore centrali della notte. Fino al giorno 24 prosegue il suo percorso nella costellazione dell’Ariete. Negli ultimi giorni del mese lo vedremo nella costellazione del Toro, dove lo vedremo avvicinarsi all’ammasso stellare delle Pleiadi.

Giove: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni di gennaio, Giove per alcune settimane rimane inosservabile. Con il passare dei giorni il pianeta si allontana dal Sole e ricompare nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte a Nord-Est, dove a fine febbraio si può tentare di individuarlo estremamente basso in cielo nella luce dell’alba. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.

Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono molto simili a quelle di Giove. Anche Saturno è reduce dalla recente congiunzione con il Sole e pertanto non è osservabile per la sua breve distanza angolare dalla nostra stella. Ricompare nel cielo mattutino leggermente più alto sull’orizzonte rispetto a Giove, con l’opportunità di riuscire a percepirlo nella luce dell’alba negli ultimi giorni di febbraio. Anche Saturno di trova nella Costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta è ancora osservabile nel corso delle prime ore della notte. L’intervallo di tempo disponibile per osservarlo tende a ridursi gradualmente nel corso del mese. In orario serale lo si può cercare ad occidente, con l’ausilio di un binocolo o di un telescopio, essendo al sua luminosità ai limiti della percezione ad occhio nudo. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: ultimi giorni di osservabilità serale del pianeta, il cui tramonto segue di poco quello del Sole. Già basso sull’orizzonte occidentale nei primi giorni del mese, alla fine di febbraio Nettuno diventa di fatto inosservabile, data la breve distanza angolare con il Sole, con cui a breve si troverà in congiunzione. Data la sua bassa luminosità, è necessario in ogni caso l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone: dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata nel corso del mese di gennaio, Plutone è ricomparso nel cielo mattutino, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi difficile da individuare. Plutone sorge poco prima di Saturno e Giove. Data la sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario utilizzare il telescopio per tentarne l’osservazione. Plutone si trova ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023.

CONGIUNZIONI
Luna - Marte : il 18 febbraio possiamo osservare una congiunzione Luna – pianeta in un agevole orario serale. La Luna, a un giorno dal Primo Quarto, si trova insieme a Marte nella costellazione dell’Ariete.

Luna - Pleiadi : segnaliamo, per la sera del 19 febbraio, un interessante allineamento Marte – Luna al Primo Quarto - Aldebaran. Vicino alla Luna troviamo anche le Pleiadi, nella costellazione del Toro.

COSTELLAZIONI

Il cielo è dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista,in direzione meridionale è Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Più in alto troviamo le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

dal sito ufficiale UAI