Cdm 20220915 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio del mese il pianeta si trova ancora nel cielo della sera, ma con scarsissime probabilità di osservarlo effettivamente, data la sua modesta altezza sull’orizzonte e si avvicina sempre più al Sole, con il quale raggiunge la congiunzione il 23 settembre. Nei giorni successivi il pianeta ritorna nel cielo del mattino, dove potremo tentare di individuarlo tra le luci dell’alba alla fine del mese, quando sorge poco più di un’ora dopo il Sole.

Venere: il lungo periodo di osservabilità del pianeta più luminoso al mattino presto prima del sorgere del Sole, iniziato a gennaio, si avvia a conclusione. Nei primi giorni di settembre possiamo ancora osservare Venere che sorge circa un’ora prima del Sole. L’intervallo di osservabilità si riduce sempre più, fino a che alla fine di settembre Venere sorge appena mezz’ora prima del Sole. Venere attraversa tutta la la costellazione del Leone, passando vicino alla stella Regolo il giorno 5, per passare alla Vergine il giorno 24.

Marte: cresce l’intervallo di osservabilità del pianeta rosso, tanto che alla fine del mese Marte appare sull’orizzonte orientale già in tarda serata, prima della mezzanotte. Potremo quindi osservarlo ad Est nelle ore centrali della notte e al culmine a Sud prima del sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un tratto della costellazione del Toro.

Giove: con l’opposizione del 26 settembre il pianeta gigante raggiunge le condizioni di osservabilità ottimali: lo vediamo a Sud-Est nelle prime ore della notte, culminante a Sud nelle ore centrali, per poi vederlo scendere verso l’orizzonte a Sud-Ovest. Il pianeta raggiunge anche la massima luminosità per quest’anno e la minima distanza dalla Terra, di poco superiore a 591 milioni di km. Giove termina l’inusuale e prolungata permanenza nella costellazione della Balena e lo vediamo spostarsi con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.

Saturno: dopo la congiunzione del mese scorso le condizioni di osservabilità del pianeta sono ancora favorevoli e consentono di ammirarlo per buona parte della notte. In tarda serata lo vedremo culminare a Sud: lo possiamo individuare facilmente nella costellazione del Capricorno.

Urano: è possibile individuare il pianeta sull’orizzonte ad Est nel corso della tarda serata. Con il passare dei giorni Urano anticipa sempre più l’orario in cui sorge e cresce così l’intervallo di tempo in cui è possibile osservarlo, che comprende ormai buona parte della notte. Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per individuarlo è consigliabile l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 16 settembre. Nettuno è pertanto osservabile per l’intera durata della notte e si aggiunge a Giove e Saturno tra i protagonisti delle ”Notti dei Giganti”. Nettuno però è molto meno luminoso, non è visibile ad occhio nudo e l’uso del telescopio è necessario per poterlo individuare. Lo si può trovare ad Est dopo il tramonto del Sole, al prima dell’alba. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario.

Plutone: lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Nelle ore centrali della notte è possibile individuarlo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Plutone ha una luminosità molto bassa ed è sempre indispensabile l’uso del telescopio per poterlo individuare. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario che lo ospiterà fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : la sera dell’8 settembre il disco della Luna quasi piena attraversa la costellazione del Capricorno, dove incontra il pianeta Saturno. 

Luna - Giove : l’11 settembre la Luna ha da poco superato la fase di Luna Piena e possiamo osservarla vicino a Giove. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci, mentre la Luna percorre un tratto della costellazione della Balena. 

Luna - Pleiadi : nella notte tra il 15 e il 16 settembre la Luna raggiunge la costellazione del Toro e possiamo osservarla vicino alle Pleiadi. Nella stessa costellazione si riconosce facilmente il pianeta Marte. 

Luna - Marte : la notte successiva, tra il 16 e il 17 settembre, la Luna, prossima all’Ultimo Quarto, prosegue il percorso nella costellazione del Toro e si trova in congiunzione con Marte.

Luna - Venere : all’alba del 25 settembre, ormai a poche ore dalla Luna Nuova, un impercettibile falcetto di Luna sorge ad Est accompagnato da Venere.

COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.

 

Dal sito ufficiale UAI

 

Cdm 20220815 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il pianeta per tutto il mese di agosto all’inizio della sera si trova sull’orizzonte ad Ovest , tuttavia rimane sempre ad u'a altezza molto piccola sulla linea dell’orizzonte e in pratica la luce del crepuscolo rende molto problematico tentare di individuarlo. Il giorno più favorevole per provare ad osservarlo è il 13 agosto, quando tramonta 56 minuti dopo il Sole, il massimo intervallo di tempo per questo mese. La massima elongazione serale (la distanza angolare dal Sole), pari a 16 27° 19’ , viene raggiunta invece il giorno 27.

Venere:  riduce sempre più il suo intervallo di osservabilità: a fine agosto infatti sorgerà solo poco più di un’ora prima del Sole. Lo potremo quindi vedere sempre più basso sull’orizzonte orientale e per meno tempo, prima che la luce dell’alba prenda il sopravvento. Potremo osservare Venere nella costellazione dei Gemelli fino al 10 agosto. In poche settimane attraversa per intero la costellazione del Cancro e a partire dal giorno 27 vedremo il pianeta nel Leone.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso non subiscono variazioni eclatanti. Nell’ambito del corteo di pianeti osservabili nel corso della seconda parte della notte mantiene la sua posizione intermedia tra Giove e Venere. Possiamo quindi individuarlo sull’orizzonte ad Ovest al suo sorgere, dopo la mezzanotte, per poi ammirarlo alto in cielo a Sud-Est nel cielo già chiaro alla luce dell’alba. Il 9 agosto Marte passa dalla costellazione dell’Ariete a quella del Toro.

Giove: potremo  individuare il pianeta gigante sull’orizzonte in direzione Est prima della mezzanotte per poi seguirlo sempre più alto in cielo fino a vederlo culminare a Sud nelle ore che precedono l’alba. Il prossimo mese Giove raggiungerà l’opposizione. Il pianeta per tutto il mese prosegue la inconsueta e relativamente prolungata escursione al di fuori delle ordinarie costellazioni zodiacali: per tutto il mese di agosto infatti Giove si sposta con moto retrogrado nella costellazione della Balena, avvicinandosi al limite con i Pesci.

Saturno: tra i pianeti esterni  è il primo a raggiungere l’opposizione al Sole, il 14 agosto. Come di consueto in queste circostanze, possiamo osservarlo per l’intera notte, a Sud-Est la sera, a Sud nelle ore centrali della notte, a Sud-Ovest prima dell’alba. Il pianeta si troverà anche alla minima distanza dalla Terra, il che implica la massima luminosità e le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione telescopica. Saturno prosegue il proprio lento moto retrogrado all’interno della costellazione del Capricorno.

Urano: le condizioni di osservabilità di Urano sono simili a quelle di Marte, con cui infatti si trova in congiunzione proprio il 1° agosto. E’ quindi possibile osservarlo per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 24 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile l’ausilio di un telescopio.

Nettuno: una particolarità poco frequente è l’attraversamento del confine tra due costellazioni per ben due volte nello stesso anno da parte del pianeta Nettuno. Il passaggio dall’Acquario ai pesci era avvenuto lo scorso mese di maggio, ma a giugno il pianeta ha invertito il movimento e con moto retrogrado si è riavvicinato all’Acquario, dove rientra il 18 agosto. Il pianeta si trova in una posizione non molto distanza da quella di Giove. Lo possiamo cercare a Sud-Est dopo il tramonto, a Sud poco dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest al termine della notte. Nettuno non è visibile ad occhio nudo ed è quindi indispensabile l’uso del telescopio per poterlo osservare.

Plutone:  rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Per osservarlo è sempre necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino all’anno 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : Nella notte tra l'11 e 12 agosto la Luna Piena e Saturno saranno in congiunzione nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : la Luna e Giove si avvicinano nella notte tra il 14 e il 15 agosto, al limite tra le costellazioni dei Pesci e della Balena. 

Marte - Pleiadi : nella seconda parte della notte tra il 17 e il 18 agosto, la Luna prossima all’Ultimo Quarto si trova nella costellazione dell’Ariete, mentre Marte è visibile in congiunzione con l’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro.

Luna - Marte - Pleiadi : nelle ultime ore della notte, prima dell’alba del 19 agosto, la Luna all’Ultimo Quarto si avvicina a Marte e all’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro. 

Luna - Venere : prima dell’alba del 25 agosto la sottilissima falce di Luna calante sorge ad oriente seguito dal pianeta Venere, nella costellazione del Cancro. 

 

COSTELLAZIONI


In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno.
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".

Quest’anno in agosto saranno favorevoli per osservare meteore grosso modo le notti della prima e dell'ultima parte del mese, poichè prive o quasi del disturbo lunare. Sarà un anno sfavorevole per vedere le Perseidi, dato che sarà Luna Piena proprio il 13 agosto, quando è attesa la maggiore frequenza.

Agosto è ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da piccoli corpuscoli che impattano con l’atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente. Non di rado, per lo più dalle stesse regioni eclitticali, possono però capitare spettacolari bolidi, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti.

A fine luglio e all'inizio di agosto diventano più numerose le alfa Capricornidi (max 1/2 agosto) che sembrano irradiarsi da un’area a pochi gradi a nord est della stella omonima. Visibili per tutta la notte, quest'anno offrono un'ottima opportunità per le applicazioni video fotografiche, visto che queste meteore sono all'apparenza lente e per lo più brillanti, con una caratteristica esplosione finale.

 dal sito ufficiale UAI

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PIANETI

Mercurio: periodo poco favorevole per l’osservazione . All’inizio del mese sorge circa un’ora prima del Sole, ma  il 16 luglio Mercurio si trova in congiunzione con il Sole, rimanendo pertanto inosservabile per alcune settimane. Alla fine del mese ritorna ad affacciarsi nel cielo serale, dove sarà comunque molto difficile da individuare, trovandosi molto basso sull’orizzonte occidentale, in un cielo ancora chiaro nella luce del crepuscolo.

Venere: continua a brillare nel cielo orientale del mattino tra le luci dell’alba. Arriva a sorgere quasi due ore prima del Sole: per l’esattezza, 1 ora e 56 minuti la mattina dell’11 luglio. Inizialmente Venere si trova nella costellazione del Toro. Il 17 e il 18 luglio il pianeta visita brevemente un’estremità della costellazione di Orione: dal 19 luglio il pianeta inizia ad attraversare la costellazione dei Gemelli.

Marte: nel corteo di pianeti che ormai da diverse settimane stiamo osservando nella seconda parte della notte, il pianeta rosso si trova in una posizione intermedia tra Giove e Venere. Possiamo quindi osservarlo per alcune ore prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale. Marte lascia la costellazione dei Pesci e dal 9 luglio lo si può individuare nell’Ariete.

Giove:  a fine mese lo vedremo sorgere già prima della mezzanotte, rimanendo osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino a vederlo culminare a Sud nel cielo già illuminato dalla luce dell’alba. Giove prosegue la sua inusuale permanenza al di fuori delle costellazioni tradizionali dello zodiaco: per tutto il mese rimane nella costellazione della Balena, dove si sposta lentamente con moto diretto, fino a fermarsi il 29 luglio, per invertire il moto, che diventa retrogrado, iniziando un percorso a ritroso che lo riporterà nei Pesci.

Saturno: è il primo a diventare visibile in orari più comodi sarà Saturno. Negli ultimi giorni del mese di luglio potremo individuarlo sull’orizzonte orientale intorno alle ore 22. Nelle ore seguenti il pianeta sarà sempre più alto in cielo e potremo osservarlo agevolmente, fino a vederlo culminare a Sud nelle ore finali della notte. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

Urano: continua ad anticipare l’orario in cui sorge il pianeta. Verso la fine del mese lo si può cercare sull’orizzonte ad Est dopo l’una di notte. Prima del sorgere del Sole si trova alto in cielo in direzione Sud-Est. Urano si sposta molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove alla fine del mese viene raggiunto da Marte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare un telescopio.

Nettuno: il pianeta sorge nel corso della tarda serata ed è osservabile per buona parte della notte. Lo si può individuare a Sud-Est nelle ore centrali della notte e al culmine a Sud prima del sorgere del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove, ma a differenza di luminosità tra i due oggetti è molto elevata: per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, dato che Urano non è visibile ad occhio nudo. Nettuno si sposta con moto retrogrado estremamente lento all’interno dell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un lungo periodo, fino all’anno 2022.

Plutone: si trova all’opposizione il 20 luglio, alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 5 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova da molti anni nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna – Saturno: nella tarda serata del 15 luglio sull’orizzonte orientale apparirà Saturno seguito dalla Luna. La congiunzione tra i due astri si verifica nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove: intorno alla mezzanotte tra il 18 e il 19 luglio Giove sorge ad Est accompagnato dalla Luna prossima alla fase di Ultimo Quarto. Inusualmente, potremo osservare questa congiunzione nella costellazione della Balena. 

Luna - Marte: prima dell’alba del 21 luglio la Luna, già oltre la fase di Ultimo Quarto, si avvicina a Marte, nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Pleiadi: Nelle ultime ore della notte , prima del sorgere del Sole al mattino del 23 luglio, la Luna calante si trova nella costellazione del Toro. La possiamo osservare ad Est vicina all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Luna - Venere: tra le luci dell’alba del 26 luglio vedremo sull’orizzonte orientale la sottile falce di Luna calante nella costellazione dei Gemelli, dove si avvicina al pianeta Venere.

COSTELLAZIONI

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit .
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica, alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

Dal sito ufficiale UAI

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PIANETI

Mercurio:  rimane basso sull’orizzonte orientale, nel cielo già chiaro dell’alba. La massima elongazione mattutina si verifica il 16 giugno con una distanza angolare di 23° 12’ dal Sole. Il 25 giugno Mercurio sorge 1 ora 13 minuti prima del Sole: è l’intervallo di tempo più lungo a disposizione per provare ad individuarlo. Chi riuscisse ad osservarlo potrà ammirare lo spettacolo di tutti i pianeti osservabili ad occhio nudo allineanti nel cielo sud-orientale del mattino: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.

Venere: per poterlo vedere dobbiamo alzarci al mattino presto. Alla fine del mese infatti il pianeta sorge circa un’ora e 50 minuti prima del Sole. Venere attraversa la costellazione dell’Ariete dall’1 al 17 giugno; dal giorno 18 inizia ad attraversare il Toro, avvicinandosi alle Pleiadi ed alla stella Aldebaran.

Marte: possiamo osservare il pianeta rosso nel cielo ad Est prima del sorgere del Sole, nella costellazione dei Pesci, di cui attraversa un ampio tratto, con una escursione di alcuni giorni, dal 3 al 9 giugno, in un angolo della costellazione della Balena; dopo il “sorpasso” su Giove avvenuto negli ultimi giorni di maggio, l’ordine dei componenti del corteo dei pianeti del mattino è cambiato, per cui vedremo Marte sorgere poco dopo Giove.

Giove:  visibile nel cielo orientale alle prime luci dell’alba. L’osservabilità di Giove è simile a quella di Marte, rispetto al quale sorge prima e si trova di poco più alto sull’orizzonte. Anche il percorso di Giove tra le costellazioni è simile a quello di Marte, anche se il moto è sensibilmente più lento. Il pianeta di sposta nella costellazione dei Pesci, per poi entrare nella Balena il 26 giugno.

Saturno:  è il primo a sorgere della lunga fila di pianeti osservabili prima del sorgere del Sole. Abbiamo quindi un intervallo di tempo maggiore per seguirlo in cielo, nel corso della seconda parte della notte, inizialmente ad Est, ma già al culmine a Sud al sorgere del Sole. Il 5 giugno il pianeta è stazionario e inverte il moto, che diventa retrogrado. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

Urano: la concentrazione dei pianeti nel cielo orientale non si esaurisce con quelli osservabili ad occhio nudo. Anche Urano ne fa parte, e lo si può individuare ad Est al termine della notte. Nel corso del mese viene raggiunto e superato da Venere. Nel corso del mese il pianeta anticipa l’orario del suo sorgere, incrementando così la propria altezza sull’orizzonte orientale. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: anche Nettuno partecipa al grande allineamento di pianeti osservabili sull’orizzonte da Est a Sud nelle ultime ore della notte. Lo troviamo tra Saturno e Giove, più vicino a quest’ultimo. E’ quindi possibile individuarlo a Sud-Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Per riuscire ad individuare Nettuno è necessario l’ausilio del telescopio. Nettuno da poche settimane ha iniziato la propria permanenza nella costellazione dei Pesci.

Plutone: è il primo a sorgere, precedendo anche Saturno. Nella parte finale del mese diventa pertanto osservabile per buona parte della notte. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, quindi è sempre indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si trova da lungo tempo nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : anche questo mese si verifica la sequenza di congiunzioni tra la Luna e il corteo di pianeti visibili prima dell’alba. I pianeti stanno però anticipando l’orario del proprio sorgere, rendendo possibile osservare alcuni di questi incontri per quasi tutta la seconda parte della notte. E’ questo il caso della congiunzione Luna – Saturno nella notte tra il 17 e il 18 giugno, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : Nel corso della seconda parte della notte tra il 20 e i 21 giugno sull’orizzonte ad Est sorgerà la Luna all’Ultimo Quarto, seguita da Giove, nella costellazione dei Pesci, dove si trova, a breve distanza, anche Marte. 

Venere - Pleiadi : L’ultima notte di Primavera, a poche ore dal Solstizio, è ricca di situazioni interessanti. Alle prime luci dell’alba del 21 giugno si possono osservare Saturno prossimo alla culminazione a Sud, il già citato terzetto nei Pesci – Luna, Giove e Marte – mentre sull’orizzonte orientale brilla Venere nella costellazione del Toro, non lontano dall’ammasso stellare delle Pleiadi. Con maggiore difficoltà, molto basso sull’orizzonte, si può provare a scorgere Mercurio. 

Luna - Giove - Marte : nelle ultime ore della notte tra il 21 e 22 giugno la Luna, già oltre la fase di Ultimo Quarto, si trova tra Marte e Giove, nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Venere - Pleiadi : poco prima dell’alba del 26 giugno sull’orizzonte ad Est-Nord-Est la sottile falce di Luna calante sorge tra Venere e le Pleiadi, nella costellazione del Toro. 

 

COSTELLAZIONI

In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale.
Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica , per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.
Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.

Cdm 20220515 2200 OrizzonteZ
ALBA DELLA LUNA ROSSA !
L'eclissi si verificherà prima dell'alba del 16 maggio, il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra domenica 15 e lunedì 16 maggio . La totalità si verificherà quasi al termine della notte ... per questo sarà una alba con la Luna rossa.
 
PIANETI
 
Mercurio: 
nei primi giorni di maggio potremo avere buone occasioni per individuarlo, dato che tramonta oltre un’ora e mezza dopo il Sole. Nella seconda metà del mese diventa però inosservabile.
 
Venere: 
visibile al mattino presto, sorgendo circa un’ora e mezza prima del Sole. Il pianeta nel corso del mese attraversa tutta la costellazione dei Pesci, con una breve escursione nella costellazione della Balena, tra il 9 e il 12 maggio. Al mattino del 31 maggio raggiunge il limite con la costellazione dell’Ariete.
 
Marte: 
appare sull’orizzonte orientale prima di Venere, pertanto abbiamo più tempo a disposizione per osservarlo. Nel corso del mese di maggio Marte completa il suo percorso nella costellazione dell’Acquario, che lascia il giorno 19, entrando nei Pesci, dove raggiungerà Giove, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione.
 
Giove: 
lo possiamo osservareall'alba tra Venere e Marte, con Venere in progressivo allontanamento, mentre Marte raggiunge e “sorpassa” Giove dopo la congiunzione del 28 maggio. Per tutto il mese Giove rimane nella costellazione dei Pesci.
 
Saturno:
tra i pianeti osservabili al mattino prima del sorgere del Sole, Saturno è quello che sarà possibile osservare più a lungo, nelle ultime ore della notte. E’ il primo a sorgere, all’inizio del corteo completato da Marte, Giove e Venere. Lo si può facilmente individuare a Sud-Est. Saturno si sposta impercettibilmente all’interno della costellazione del Capricorno.
 
Urano:
il pianeta è di fatto inosservabile, come conseguenza dell congiunzione con il Sole che si verifica il 5 maggio. 
 
Nettuno:
un evento da segnalare vedrà protagonista questo remoto pianeta esterno. Dopo oltre 11 anni di permanenza nella costellazione dell’Acquario, dove era entrato nel mese di gennaio del 2011, Nettuno finalmente passa in un’altra costellazione, facendo il suo ingresso nei Pesci. Lo possiamo individuare quindi nei pressi del limite fra le due costellazioni, non lontano da Giove. Anche Nettuno fa parte quindi del numeroso gruppo di pianeti visibili al mattino presto, con la differenza che, come di consueto, è necessario l’uso del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo.
 
Plutone:
anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Si affaccia sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del corteo visibile ad occhio nudo, pertanto è possibile quindi osservarlo nelle ultime ore della notte, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa, per individuarlo è sempre indispensabile un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove continueremo ad osservarlo fino all’anno 2023.
 
COSTELLAZIONI
 
Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio. Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit. Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone. Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario. Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.
 
 dal sito ufficiale UAI.