Pericoli dallo Spazio

Sabato 21 ottobre alle 18:30, presso la Biblioteca-Archivio Paolo Maffei a Sant’Eraclio si terrà una conferenza dal titolo “Pericoli dallo Spazio”. Conferenziera sarà la dr. Giovanna Maria Stirpe, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica da molti anni responsabile della Stazione Astronomica di Loiano (Bologna) che collabora da anni con l’Agenzia Spaziale Europea, l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Aeronautica Militare e la Protezione Civile per la sorveglianza di detriti spaziali e asteroidi potenzialmente pericolosi.

Ormai da molti anni lo spazio intorno alla Terra è solcato da satelliti artificiali, molti dei quali sono ben visibili anche ad occhio nudo: ma tutti questi satelliti resteranno in orbita per sempre? O ricadranno sulla Terra? Ma dove? E quando?

Oltre a questi oggetti, creati dall’uomo, ci sono anche piccoli corpi prodotti dalla natura: i più piccoli, semplici granelli di polvere, li vediamo accendersi per pochi secondi quando attraversano la nostra atmosfera disintegrandosi completamente creando lo spettacolo delle “stelle cadenti”. Ma i più grandi possono sopravvivere e giungere fino al suolo, dove possono fare danni anche gravi: il più estremo di questi eventi a noi noti è stato l’asteroide che ha provocato l’estinzione in massa dei dinosauri 65 milioni di anni fa. C’è modo di prevedere il ripetersi di un simile evento? E magari di evitarlo?

Da diversi anni astronomi ed ingegneri spaziali stanno lavorando per rispondere a queste eventualità.

La dr. Stirpe ci aggiornerà sul lavoro svolto dalle reti di sorveglianza dello Spazio, di cui fa parte la Stazione Astronomica di Loiano, e ci aiuterà a far chiarezza sulle notizie spesso allarmistiche o gonfiate che compaiono sui mezzi di comunicazione e i social networks a proposito di cadute di satelliti artificiali e meteoriti. Ci farà anche vedere come l’Italia sia ai primi posti nel mondo anche in questo campo.

Al termine della conferenza, se il cielo sarà sereno, sarà possibile osservare dalla biblioteca la Luna col telescopio a controllo remoto dell’Osservatorio Comunale di Foligno, ospitato presso la Biblioteca Maffei in attesa che venga ripristinata l’agibilità della sede dell’Osservatorio nella Torre dei 5 Cantoni.

La conferenza si svolge col Patrocinio del Comune di Foligno, ed è  sponsorizzata dalla Biblioteca-Archivio Paolo Maffei, dalla Associazione Astronomica Antares APS, e dal Circolo Legambiente di Foligno.

Il video della conferenza è disponibile sul sito web della Biblioteca Maffei nella sezione Eventi

 

La nebulosa M16 (detta nebulosa Aquila) non è nella costellazione dell'Aquila ma nel Serpente (coda) vicino all'incrocio con le costellazioni dello Scudo e del Sagittario.

E' soprattutto luminosa nel rosso profondo della riga Halfa dell'Idrogeno, per cui per vederla bene occorre una reflex modificata. E' ciò che ha fatto il nostro Socio Antonio Moretti sommando l'equivalente di un'ora di posa con la sua Canon 650D modificata.

Ecco il risultato.

M16 IP 21ago23rit mod

Realizzato un filtro solare per l'obiettivo MTO1000 con un foglio di Astrosolar Baader, prima prova col Sole al tramonto la sera del 6 agosto. Scopro cosi' che il sensore della Canon è pieno di polvere, che certo non aiuta. Comunque mettere a fuoco l'obiettivo sul Sole è molto difficile,  sia col PC che sul display della camera, perchè la luce ambiente è troppo forte e la ghiera dell'MTO1000 è molto dura.

Ecco comunque il risultato, tanto per dire che il fitro solare funziona. Per confronto di seguito la fot del Sole dalla sonda SOHO lo stesso giorno. Canon 550D, 100 ISO, 1/400s,trasformata in B/N e binnata 2x2

 

 

sole 2308lin bin2 rot

 

 

sole230806

Il 15 luglio 2023 è esplosa una Nova nella costellazione del Sagittario. Le coordinate 17:52:49.3 -20:24:15.4 . La scoperta indipendentemente fatta da un astrofilo australiano Andrew Pearce  con una Canon 800D e un semplice obiettivo da 85 mm di focale, e un giapponese, Yuji Nakamura con un tele da 135 mm di focale ! (http://www.cbat.eps.harvard.edu/unconf/followups/J17525020-2024150.html) .

La stella in questione è una piccola stella che in quiescenza è di magnitudine 18.9 ma che è arrivata alla mag 10.

Ha una rapida evoluzione, ed oggi (21 luglio) è scesa alla mag V=13.. Per poterla seguire ancora occorrerà presto un telescopio con almeno un metro di focale, perchè a 5 secondi d'arco si trova una stella di mag 15, che non sarà distinguibile usando un semplice teleobiettivo di media focale.

Ecco una foto fatta con una Canon 550D e tele da 200 mm di focale, la sera del 16 luglio dal balcone di casa dal nostro Presidente Roberto Nesci. Somma di 9 pose da 30s, inseguimento con Vixen GP, elaborazione con MaximDL.

Notare il colore rosso, dovuto alla estinzione delle parti blu e verdi della luce da parte della polvere interstellare. La distanza della stella non è nota con grande precisione, ma certamente è dell'ordine di diecimila anni luce.

Le Nove sono in realtà stelle doppie costituite da una stella normale e una stella collassata, come una nana bianca o una stella di neutroni, poste a breve distanza. La materia perduta dalla stella normale cade su quella collassata e si accumula finchè non viene superata una soglia critica oltre la quale si ha l'esplosione.

Questa stella è anche in quiescenza una sorgente di raggi X ed era stata studiata nel 2021 in quiescenza. E' la prima volta che la si vede esplodere e sarà certo studiata in dettaglio per comprendere meglio i dettagli della sua struttura.

 

V6598Sgr ann

La spettroscopia permette di acquisire molte informazioni sulla natura delle stelle. Tra le tante, la loro temperatura, composizione chimica, pressione atmosferica e velocità.

Il nostro Osservatorio è dotato di un reticolo che permette di ottenere lo spettro di una stella, anche se con bassa risoluzione. Possiamo comunque ricavare una stima della sua temperatura e vedere se è circondata da involucri gassosi estesi. Ecco qui 4 esempi di stelle di natura molto diversa ripresi col nostro strumento la sera del 5 luglio 2023:

Iota CrB: una stella normale con temperatura superficiale di circa 10 mila gradi;

R CrB: una supergigante non molto calda che ogni tanto emette nubi di polvere che la oscurano; in questi giorni è in corso uno di questi eventi.

AG Dra: una stella gigante fredda con una compagna molto compatta (nana bianca), con forti righe di emissione dovute a un disco di gas che la circonda. Questo tipo di stelle, dette simbiotiche, hanno forti aumenti di luminosità dovuti alla interazione del disco con la stella compatta;

V1770 Cyg: è una supergigante al termine della sua vita che mostra fortissime righe di emissione. Nota anche come WR 136, si trova al centro della nebulosa NGC6888, molto fotografata dagli astrofili.

La scala delle ordinate è in unità riscalate per poter mostrare bene i 4 spettri. La scala delle ascisse è in nanometri. Il colore di ogni stella è scritto in alto nella figura.

stelle emis

 

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