Foto del cielo profondo
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Nebulosa planetaria PK205+14.1 col filtro Rc
La galassia di Andromeda M31
La nebulosa M16 con obiettivo da 400 mm e Canon 650D
L'ammasso globulare M10
Ancora la SN in M101 la sera del 6 giugno
Supernova in M101 SN 2023ixf
Nebulosa NGC2174,Testa di Scimmia
M65 ed M66 senza filtro, telescopio 30cm F/6.5
L'ammasso di galassie del Perseo Abell 426 (NGC1275)
Nova in andromeda La nova AT2023axin Andromeda
La nebulosa Velo nel Cigno foto di Antonio Moretti
Ammassi globulari, M53 e NGC5053
Tripletta di galassie nel Leone (M65, M66, NGC3628)
Testa di Cavallo in Orione: B33 e Flame
M27 nebulosa Manubrio, confronto con e senza Halfa
M 13, Ammasso Globulare di Ercole
Galassie al centro della costellazione del Leone
Barnard 33, nebulosa Testa di Cavallo
Foto di Saturno
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Foto di Saturno nel 2020. Telescopio Skywatcher EVOSTAR 120/1000, Barlow Vixen 2x, camera ASI224MC, acquisizione con Sharpcap4, elaborazione con Registax6.
La camera ASI224 MC ha i pixel da 3.75 micron.
Foto di Saturno il 14 ott 2022. Notare come l'inclinazione degli anelli sia cambiata rispetto alla foto del 2020 qui sopra.
Telescopio Skywatcher EVOSTAR 120/1000, Barlow Vixen 2x, camera ASI224MC, acquisizione con Sharpcap4, elaborazione con Registax6.
Ed ecco la foto del 12 agosto 2023, con gli anelli sempre più visti di taglio. Nel marzo 2025 saranno perfettamente di profilo e saranno praticamente invisibili. Foto con MTO1000 e Canon 550D, Video di 3000 fotogrammi, elaborazione con Registax 6 e GIMP. Immagine trasformata in B/N e ingrandita via software con GIMP per renderla confrontabile con quelle prese con la Barlow e il rifrattore SW 120/1000 di analoga focale. La Canon 550D ha i pixel da 4.3 micron, più grandi della ASI224 MC per cui Saturno appare un poco più piccolo (0.87 volte) nella foto della Canon.
Foto di Saturno nel 2023 confronto tra settembre e novembre. Telescopio Mead 30cm F/6.5, camera QHY174M, filtro R.
Foto della Luna
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Eclisse parziale di Luna del 28 ottobre 2023
La Luna con MTO1000 il 22 agosto 2023
primo Quarto il 26 maggio 2023 filtro V, riduttore di focale Meade.
Il Muro Dritto sorgere del Sole
Cielo Marzo
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PIANETI
Mercurio: in genere non è facile osservare questo pianeta, sempre vicino al Sole e basso sull’orizzonte. Non bisogna quindi perdere questa occasione per osservarlo in condizioni particolarmente favorevoli rispetto al consueto per individuare Mercurio dopo il tramonto del Sole! La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 24 , con una distanza angolare di 18° 42’ dal Sole. La migliore visibilità serale per l’anno 2024 si avrà il 25 marzo quando il pianeta tramonta un’ora e 39 minuti dopo il Sole.
Venere: volge ormai al termine il periodo osservabilità mattutina che si protraeva da molti mesi, con il pianeta visibile al mattino presto dalla parte finale della scorsa estate. Mancano ancora diverse settimane alla congiunzione con il Sole, ma il pianeta è così basso sull’orizzonte orientale che già a fine marzo sarà difficile da scorgere nella luce dell’alba. All’inizio del mese infatti Venere sorge circa un’ora prima del Sole, ma alla fine di marzo questo intervallo di tempo si riduce a mezz’ora. Venere si trova nella costellazione del Capricorno fino al 10 marzo, quando inizia il percorso nell’Acquario che attraversa quasi per intero terminando il mese vicino al limite con la costellazione dei Pesci.
Marte: le condizioni di osservabilità di Marte al mattino presto migliorano lentamente. Il pianeta rosso forma un terzetto con Venere e Saturno e, anche se di poco, è il più alto sull’orizzonte orientale dei tre ed è il primo a sorgere. Possiamo quindi cercarlo ad Est tra le luci dell’alba. Marte completa il transito nella costellazione del Capricorno e il 19 marzo fa il suo ingresso nella costellazione nell’Acquario.
Giove: il pianeta è ancora l’astro più luminoso visibile in cielo dopo il tramonto del Sole, ma l’intervallo di osservabilità si riduce sempre più ed ormai limitato alle prime ore della sera. Con il calare dell’oscurità lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte ad Ovest. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione dell’Ariete.
Saturno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta al termine del mese scorso il pianeta ricompare al mattino presto, estremamente basso sull’orizzonte orientale. Dopo qualche settimana potremo tentare di individuarlo tra le luci dell’alba nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno in corso. Come già accennato in precedenza, Saturno si trova vicino a Venere e Marte a formare un terzetto di pianeti che si ritrovano insieme nell’Acquario.
Urano: è ancora possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, sull’orizzonte occidentale, dove rimane osservabile solo nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. Le condizione di osservabilità sono del tutto simili a quelle di Giove: i due pianeti sono infatti sempre più vicini all’interno della costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è come sempre vicino al limite della visibilità ad occhio nudo e per osservarlo è consigliabile l’utilizzo di un telescopio.
Nettuno: il pianeta si trova in congiunzione con il Sole il giorno 17 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per l’intero mese. A fine marzo torna a sorgere ad Est al mattino presto poco prima del Sole, ma sarà ancora di fatto impossibile individuarlo, ancora troppo basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella prima luce del giorno. Il pianeta si trova ancora all’interno della costellazione dei Pesci.
Plutone
è opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova a Sud – Est nelle ultime ore della notte. E’ ancora relativamente basso sull’orizzonte orientale, tuttavia le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, fino a consentire di individuarlo prima del sorgere del Sole, nella costellazione del Capricorno. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.
CONGIUNZIONI
Luna - Marte - Venere : la sottilissima falce di Luna calante, due giorni prima della Luna Nuova, la mattina dell’8 marzo sorge accompagnata da due pianeti, Marte e Venere, nella costellazione del Capricorno.
Luna - Giove - Pleiadi : la sera del 14 marzo la Luna attraversa il limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro, allontanandosi dal pianeta Giove e avvicinandosi all’ammasso stellare delle Pleiadi.
Luna - Pleiadi : il 15 marzo la Luna, proseguendo il suo percorso nella costellazione del Toro, si lascia alle spalle le Pleiadi. La vedremo tramontare poco dopo la stella Aldebaran.
Venere - Saturno : tra le luci dell’alba del 22 marzo potremo tentare di scorgere una stretta congiunzione tra due pianeti, Venere e Saturno, molto bassi sull’orizzonte orientale. L’incontro avviene nella costellazione dell’Acquario. Poco più alto sull’orizzonte si può individuare anche Marte.
COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Il cielo come appare alle ore 20 il 15 marzo 2024. Mappa realizzata con Cartes du Ciel. dAL Sto ufficiale Uai
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