La cometa Wild la sera del 4 aprile 2022 ripresa col nostro telescopio da 30cm, camera QHY174M e filtro R(Cousins). Posa totale 900 secondi.

119PWild ann 

La galassia M64 è nota come "Occhio nero" per la banda di polvere che nasconde parte del  rigonfiamento centrale. Telescopio da 30cm, camera QHY174M senza filtro. Posa 40 minuti, il 4 aprile 2022. La seconda foto mostra la galassia NGC4725 . Entrambe si  trovano nella Chiome di Berenice e sono relativamente vicine alla nostra Via Lattea. M64 (NGC 4826) a 15 milioni di anni luce, NGC 4725 a 40 milioni di anni luce.

M64 ann rit

Nella costellazione del Leone si trovano molte galassie: le piu' famose sono M65, M66 ed NGC3628. Si trovano a circa 30 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea, e sono percio' tra le galassie a noi piu' vicine.

Eccole riprese col telescopio da 30cm Meade e la camera QHY174M, senza filtro. Pose di 20 minuti. Le stelle sono leggermente allungate in direzione Est-Ovest perchè l'inseguimento del moto orario non è abbastanza accurato. M65 ed M66 sono due spirali piuttosto inclinate, che mostrano la struttura delle braccia, NGC3628 una spirale è vista di profilo, con la polvere interstellare che maschera la luce delle stelle nel piano della galassia.

M65

M65clear

 

 

M66

M66bw

 

NGC3628

NGC3628

La Galassia Vortice, M 51, dista dalla Terra da 15 a 37 milioni di anni luce ed è ampia da 50.000 a 100.000 anni luce. Si trova nella costellazione dei Cani da Caccia, ma risulta molto vicina alla stella Alkaid, l'ultima stella del timone del Grande Carro. Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di giovani ammassi stellari. Questa galassia fu la prima di cui si osservò la struttura a spirale, ad opera di William Parsons nel 1845; gli astronomi ipotizzano che la forma a spirale sia dovuta principalmente alle interazioni gravitazionali con la galassia più piccola. La Galassia Vortice è unita a NGC 5195 attraverso un involucro comune di gas. L'interazione fra le due galassie ha comportato un incremento della creazione di stelle in NGC 5195. Foto effettuata da Foligno.

Autore: Vincenzo Falasca

esposizione 72 minuti, ISO 1000, LF 600mm, DATE-OBS = 2022-03-09  T= 20:37:03' /YYYY-MM-DDThh:mm:ss observation start, UT

Montatura EQ5 motorizzata, Nikon D750+Tamron 150-600.

M51 totale

Le macchie solari sono la manifestazione più evidente del magnetismo della nostra stella: sono gigantesche strutture magnetiche che appaiono sul disco solare come regioni scure, e la cui frequenza di apparizione segue un periodo di circa 11 anni. Esse appaiono più scure delle zone circostanti perché l’intenso campo magnetico che le costituisce (fino a 2000-3000 Gauss) inibisce il trasporto di energia dagli strati più profondi della stella, con un conseguente raffreddamento della struttura (circa 4000 gradi Kelvin, rispetto ai 5700 gradi Kelvin della superficie del Sole) e una diminuzione della loro emissività luminosa. (da Mediainaf)

Le principali macchie solari riprese il 9/3/22 da Foligno. EVOSTAR 120 +Skyris, elaborazione RegiStax6.

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