La Nova Cas 2021 (nota anche come V 1405 Cas) continua la sua lenta discesa di luminosità sia pure con ampie oscillazioni. La sera del 19 novembre abbiamo fatto uno spettro con la nostra solita strumentazione: purtroppo il potere risolutivo di uno spettro fattto senza fenditura dipende molto dalla precisione di messa a fuoco e dalla turbolenza dell'atmosfera, per cui la larghezza osservata dei profili di luminosità delle righe spettrali non è indicativa di quella intrinseca.

La figura mostra lo spettro del 19 novembre in blu, e quello del 5 luglio in rosso. Il confronto mostra una significativa differenza delle larghezze delle righe, dovuta alle ragioni dette prima, che probabilmente non è reale. E' reale invece la notevole differenza di alcune righe spettrali: la riga a 4660 Angstrom era assente a luglio, come pure la 5740. Lo spettro di luglio invece mostrava chiaramente righe a 5018, 5170, 6238, 6346, non visibili nello spettro di novembre. L'intensità delle righe dell'idrogeno (4102, 4340, 4861, 6563) è praticamente uguale nei due spettri: bisogna infatti misurare l'area delle righe e non la semplice intensità del picco, perchè questa dipende dalla qualità della messa a fuoco e dalla turbolenza atmosferica.

La stella era di mag V=7.6 il 5 luglio e 9.0 il 19 novembre: gli spettri sono stati normalizzati a 5300 Angstrom per confronto.

NCas cfr lug nov

la notte dell'11 novembre, profittando del cielo sereno anche se molto umido, abbiamo fatto lo spettro della cometa 67P. L'immagine finale è la somma di tre serie di 20 foto da 30s di posa ciascuna, allineate sulla testa della cometa. Le immagini delle stelle sono quindi bastoncini, poichè la cometa si sposta lentamente sullo sfondo delle stelle.

Nord in alto ed Est a destra: scala 0.72"/pixel. Dispersione spettrale 11.095 Angstrom/pixel La stella è la UCAC4-584-040754. Telescopio Meade 30cm F/11, camera QHY174M bin 2x2, reticolo SA200.

67P211112spettro2D

Il grafico qui sotto mostra sovrapposti lo spettro della cometa e della stella vicina, di tipo spettrale un poco piu' caldo del Sole. E' evidente che lo spettro della cometa ha il massimo a una lunghezza d'onda maggiore di quello della stella, indice di una temperatura minore. Di fatto la luce della cometa è luce solare riflessa, e quindi ci si aspetta un picco a maggiore lunghezza d'onda. Notevole la assoluta mancanza di bande di emissione, indice che la coda della cometa è fatta essenzialmente di polvere che riflette la luce solare, mentre la componente gassosa è molto più scarsa. Questo è tipico delle comete relativamente vecchie, che hanno perso la maggior parte dei gas.

Il picco nello spettro dell cometa a 4000 Angstrom non è una riga di emissione ma è provocato dalla immagine di una stella sovrapposta allo spettro della cometa.

spettro67P 211112

La nova ricorrente RS Ofiuchi è scesa alla magnitudine 9.6. Lo spettro fatto la sera del 19 settembre con il telescopio da 30cm non mostra cambiamenti apprezzabili con la nostra strumentazione rispetto a 10 giorni prima, quando era di magnitudine 9.4

La figura mostra gli spettri alle due date, normalizzati a 5540 Angstrom. L'intensità relativa delle righe di emissione è praticamente invariata.

Gli spettri sono ricavati dalla somma di 20 pose da 30s ciascuna. La corrispondente immagine bidimensionale dello spettro è nella seconda figura, dove le lunghezze d'onda crescono da sinistra a destra. Sono indicate le due righe di emissione principali dell'Idrogeno, Halfa ed Hbeta. Notare l'immagine di ordine zero di una stella poco distaccata dallo spettro di RS Ofiuchi.

Durante l'esplosione del 2006 la stella scese dalla mag 9.4 alla 12 in quattro mesi, per poi risalire al livello normale di mag 11. Se questa esplosione si comporterà in maniera analoga la stella continuerà lentamente a diminuire di luminosità fino alla fine dell'anno, ma per noi diventerà inosservabile già alla fine di ottobre perchè troppo bassa sull'orizzonte.

RSOph 9 19set

 

 

RSOph210919ann rit

Lo spettro della Nova Cas 2021 ci da informazioni sull'inviluppo gassoso che si sta espandendo dopo l'esplosione degli strati esterni della stella.

Dal 3 al 9 settembre la luminosità in banda V (giallo, dove l'occhio ha la maggior sensibilità) è salita da 8.2 a 6.5. Il confronto degli spettri a queste due date mostra che le righe di emissione sono sostanzialmente le stesse, ma la loro intensità relativa al livello continuo è variata: in particolare la riga Halfa dell'Idrogeno (6563) e la riga dell'Elio (5876) sono molto meno prominenti. Ciò è probabilmente dovuto ad un aumento di luminosità dello spettro continuo, mentre la luminosità del gas che emette le righe non è aumentata in proporzione. Si può anche notare come la parte blu dello spettro (sotto i 5000 Angstrom) fosse in proporzione più luminosa il 3 settembre, quando la stella era più debole.

NCas2021 3 9 set

 

La Nova ricorrente RS Oph sta lentamente diminuendo di luminosità, come aspettato. Il grafico mostra l'evoluzione del suo spettro dal 9 al 14 agosto, registrato con una Canon 550D modificata, un obiettivo da 50mm di focale e un reticolo SA100.

La forma dello spettro è dominata dalla curve di risposta strumentale del sensore e del reticolo, ma il cambiamento di livello di luminosità è reale, calibrato sullo spettro della vicina stella Mu Oph, di tipo spettrale B8_III, non variabile.

E' evidente il gigantesco variare della luminosità delle righe spettrali in emissione, poco apprezzabili nel primo spettro, preso a 24 ore dall'esplosione, e largamente dominanti nello spettro del'l 11 agosto. Il 14 agosto la luminosità generale era ulteriormente scesa, ma il rapporto tra la riga Halfa a 6563 Angstrom e Hbeta (4861) era cresciuto, indice di un generale raffreddamento dei gas.

Presto la stella non sarà più alla portata della strumentazione usata in questi primi giorni, quando era quasi visibile ad occhio nudo! La seguiremo per quanto possibile.

RS Oph09 11 14 ago ann

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