CdC gennaio24

PIANETI

Mercurio: il nuovo anno inizia con un buon periodo di osservabilità mattutina del pianeta. L’8 gennaio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole, una condizione favorevole per tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 12 gennaio, con una distanza angolare di 23° 30’ dal Sole. A fine mese il pianeta si abbassa sull’orizzonte e diventa difficile da osservare.

Venere: il pianeta brilla ancora nei cieli del mattino, all’inizio dell’anno Venere sorge circa 3 ore prima del Sole, a fine gennaio il pianeta apparirà all’orizzonte Est solo 2 ore prima del Sole. Proprio all’inizio dell’anno Venere passa dalla costellazione della Biancia allo Scorpione, dove rimane solo per pochi giorni. Già il 5 gennaio il pianeta fa il suo ingresso nell’Ofiuco, che attraversa rapidamente, per raggiungere il Sagittario il 21 gennaio.

Marte: è ancora molto difficile osservare il pianeta rosso, che rimane basso sull’orizzonte orientale dove è ben presto soverchiato dalla luce dell’alba al mattino presto. Il giorno 27 è in congiunzione con Mercurio. Marte rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

Giove: il pianeta è sempre l’oggetto più brillante dei cieli serali culmina a Sud nelle prime ore della sera e si avvia al suo tramonto intorno alla mezzanotte. Giove prosegue la sua permanenza nella costellazione dell’Ariete.

Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, che si abbassa sempre più sull’orizzonte occidentale. Potremo tentare di individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo serale, ancora nella costellazione dell'Acquario.

Urano: il pianeta si trova, come nell’anno precedente, nella costellazione dell’Ariete. Le sue condizioni di osservabilità sono quindi simili a quelle di Giove. Urano culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto sulla volta celeste. Intorno alla mezzanotte però si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale. Poiché la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per riuscire ad osservarlo è preferibile l’uso di un telescopio. A inizio anno Urano si sposta lentamente con moto retrogrado, ma il 27 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte nel cielo occidentale, dopo il tramonto del Sole. Nettuno è più alto in cielo rispetto a Saturno, ma sensibilmente più basso rispetto a Giove. Possiamo quindi seguirlo solo nelle ore serali, prima del suo tramonto. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci. Per la sua debole luminosità Nettuno non è accessibile all’osservazione ad occhio nudo: per individuarlo è quindi necessario l’ausilio di un telescopio.

Plutone: un evento davvero raro interessa Plutone che proprio nei primi giorni dell’anno passa da una costellazione all’altra. Dopo una lunghissima permanenza nel Sagittario, iniziata a dicembre dell’anno 2006, Plutone dal 3 gennaio si trova nel Capricorno. Purtroppo Plutone è inosservabile in quanto il 20 gennaio si trova in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per vederlo riapparire nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba.

 

CONGIUNZIONI

Luna – Venere : Tra le prime luci dell’alba dell’8 gennaio, sull’orizzonte orientale, possiamo ammirare il sorgere della sottile falce di Luna calante accompagnata dal pianeta Venere e seguita dalla stella Antares. La Luna si trova nella costellazione dello Scorpione, mentre Venere è nell’Ofiuco. 

Luna – Saturno : Poco dopo il tramonto del Sole, la sera del 14 gennaio, possiamo osservare il falcetto di Luna crescente sull’orizzonte , in direzione Sud-Ovest, vicino al pianeta Saturno, nella costellazione dell’Acquario. 

Luna – Giove : Il 18 gennaio la Luna al Primo Quarto e il pianeta Giove si trovano in congiunzione nella costellazione dell’Ariete. 

Luna – Pleiadi : La sera del 20 gennaio la Luna attraversa la costellazione del Toro. La vedremo vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi (M45). 

 

COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

dal sito ufficiale UAI