Cdm 20231115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il pianeta, dopo la congiunzione con il Sole, ritorna nel cielo della sera.  Qualche opportunità di riuscire ad individuarlo nella luce del crepuscolo si può verificare alla fine del mese, quando tramonta poco più di un’ora dopo il Sole.

Venere: si può ammirare nel cielo mattutino, sull’orizzonte a Sud-Est, sorge infatti poco meno di 4 ore prima del Sole. Venere inizia il mese nella costellazione del Leone; dal giorno 3 lo vedremo nella Vergine, che attraversa per un ampio tratto fino ad avvicinarsi alla stella Spica negli ultimi giorni di novembre.

Marte: il pianeta rosso è inosservabile per tutto il mese in quanto raggiunge la congiunzione con il Sole il 18 novembre. Dovremo attendere il prossimo mese per provare ad individuarlo nel cielo del mattino, all’alba. Marte completa il suo passaggio nella costellazione della Bilancia ed entra nello Scorpione il 25 novembre.

Giove: il pianeta gigante diventa il protagonista incontrastato delle notti di questo autunno. Nei primi giorni del mese Giove si trova alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 595.750.000 km. , e il 3 novembre si verifica l’opposizione al Sole. Potremo quindi osservarlo alla sua massima luminosità (magnitudine -2,9), e per l’intera notte: a Sud-Est nel corso della sera, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte, a Sud-Ovest prima dell’alba. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Saturno: il pianeta è osservabile agevolmente nel corso della prima parte della notte. Lo vediamo culminare a Sud nelle prime ore della sera, per poi seguirlo via via più basso sull’orizzonte occidentale dove lo vedremo tramontare con orari che si anticipano sempre più nel corso del mese. Nella seconda metà di novembre tramonterà prima di mezzanotte. Saturno inverte la marcia, tornando diretto il 4 novembre, rimanendo all’interno della costellazione dell’Acquario.

Urano: il pianeta si trova in opposizione al Sole il giorno 13 novembre. Urano è quindi visibile per l’intera notte. La distanza minima dalla Terra sarà di circa 2 miliardi e 787 milioni di km. . Le condizioni di osservabilità sono del tutto analoghe a quelle di Giove, salvo che per la grande differenza di luminosità. Urano rimane infatti vicino al limite della capacità di percezione dell’occhio umano: si consiglia quindi di individuarlo con l’ausilio di un telescopio o di un buon binocolo. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta si trova in una posizione quasi intermedia tra Giove e Saturno. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dei Pesci. Possiamo quindi osservarlo nel corso della prima parte della notte. Lo si può individuare al culmine in direzione Sud nelle prime ore di oscurità; intorno alla mezzanotte si trova già basso sull’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Per individuare Nettuno è comunque necessario l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo.

Plutone: si trova ancora nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno. Data la bassa luminosità è indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone rimane brevemente sulla volta celeste e tramonta nel corso delle prime ore della sera.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Venere: 9 novembre , la falce di Luna crescente e Venere si incontrano al mattino presto nella costellazione della Vergine. Nella tarda mattinata si verifica un’occultazione in orario diurno: Venere rimarrà nascosto dietro la Luna per poco più di un’ora. 

Luna - Saturno : la sera del 20 novembre possiamo osservare la Luna al Primo Quarto in congiunzione con Saturno nella costellazione dell'Acquario. 

Luna - Giove : la sera del 25 novembre possiamo osservare Giove vicino alla Luna. I due astri si trovano nella costellazione dell'Ariete.

Luna - Pleiadi: il 26 novembre la Luna Piena si trova nella costellazione del Toro, vicino alle Pleaidi. 

 

COSTELLAZIONI 

Allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno . Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete. Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

dal sito ufficiale UAI