Cdm 20230815 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: è osservabile nel cielo serale, appena dopo il tramonto del Sole. Tuttavia si trova così basso sull’orizzonte occidentale, poco al di sotto di Marte, immerso nella luce del crepuscolo, che sarà particolarmente difficile da individuare. All’inizio del mese Mercurio tramonta circa un’ora dopo il Sole. Raggiunge la massima elongazione serale il 10 agosto con una distanza angolare dal Sole di 27° 24’. A fine agosto, nell’imminenza della congiunzione con il Sole, sarà di fatto inosservabile.

Venere: diventa inosservabile poichè raggiunge la congiunzione con il Sole il 13 agosto.  Dopo aver lasciato la costellazione del Leone, negli ultimi giorni di agosto la potremo rivedere nella costellazione del Cancro, al mattino presto, bassa sull’orizzonte ad Est, poco prima del sorgere del Sole.

Marte: il pianeta rosso è di poco più alto sull’orizzonte rispetto a Mercurio, ma non sarà semplice individuarlo a causa del cielo ancora chiaro per la luce del crepuscolo serale. Marte inizia il mese nella costellazione del Leone; il 17 agosto raggiunge il limite con la Vergine.

Giove:  verso la fine del mese potremo finalmente individuarlo sull’orizzonte orientale al suo sorgere prima della mezzanotte. Nel mese di agosto Giove si sposta lentamente nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno in corso.

Saturno:  è il primo a raggiungere l’opposizione al Sole, il 27 agosto. L’opposizione ci consente di osservarlo per l’intera notte, inizialmente a Sud-Est, in seguito verso Sud nelle ore centrali della notte, infine a Sud-Ovest prima del sorgere del Sole. Il pianeta si troverà anche alla minima distanza dalla Terra - poco più di 1 miliardo e 310 milioni di km.: di conseguenza lo potremo osservare alla massima luminosità e con le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione telescopica, consentendo di apprezzare al meglio gli spettacolari anelli. Saturno continua a spostarsi lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione dell’Acquario.

Urano: le condizioni di osservabilità  sono simili a quelle di Giove. E’ quindi possibile osservarlo per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 29 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile utilizzare un telescopio.

Nettuno: il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci. Lo vedremo quindi sorgere più tardi rispetto a Saturno, ma ben prima di Giove. Lo possiamo quindi cercare a Sud-Est nelle prime ore della notte, per poi vederlo culminare a Sud nel corso della seconda parte della notte. Nettuno non è visibile ad occhio nudo ed è quindi necessario ricorrere ad un telescopio per poterlo osservare agevolmente.

Plutone: dopo l’opposizione che ha avuto luogo lo scorso mese di luglio, Plutone rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Per individuarlo è comunque necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino alla fine del 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : nella tarda serata del 3 agosto il disco lunare (due giorni dopo la Luna Piena) sorge preceduto dal pianeta Saturno. Li possiamo osservare a Sud-Est nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Giove : nella seconda parte della notte tra il 7 e l'8 agosto la Luna all’Ultimo Quarto appare sull’orizzonte ad Est insieme a Giove nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Giove - Pleiadi : nella notte successiva, tra l'8 e il 9 agosto, la Luna, appena oltre la fase di Ultimo Quarto, si trova tra Giove e l’ammasso stellare delle Pleiadi. Nel corso della notte la Luna si avvicina al limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro. 

Luna - Marte - Mercurio : un terzetto di corpi celesti difficili da osservare la sera del 18 agosto. Molto bassi sull’orizzonte occidentale, sovrastati dalla luce del crepuscolo poco dopo il tramonto del Sole, possiamo osservare il sottile falcetto di Luna crescente e tentare di individuare i pianeti Marte, nella costellazione della Vergine, e Mercurio, nel Leone. 

Luna - Saturno : questo mese di agosto è caratterizzato dai bis! Oltre alla doppia Luna Piena, ovvero la “Superluna blu” spiegata nei paragrafi precedenti, il 30 agosto si ripete anche l’incontro tra la Luna e Saturno che abbiamo già ammirato la sera del giorno 3. Anche questa congiunzione si verifica nella costellazione dell’Acquario.

COSTELLAZIONI

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno .
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".

 

METEORE DI AGOSTO 2023

Quest’anno in agosto saranno sfavorevoli per osservare meteore le notti della prima e dell'ultima parte del mese, dato che ci saranno due pleniluni, l’1 e il 31 di agosto. Sarà un anno favorevole invece per vedere le Perseidi, poiché la maggiore frequenza si vedrà in prossimità della Luna Nuova.

Agosto é ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da piccoli corpuscoli che impattano con l’atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente. Non di rado, per lo più dalle stesse regioni eclitticali, possono però capitare spettacolari bolidi, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti.

All’inizio del mese l’osservazione delle alfa Capricornidi (max 2 agosto) risulterà fortemente penalizzata dal disturbo della Luna. Ad ogni modo durante agosto non è escluso che di questo sciame si possa vedere qualche membro particolarmente brillante, facilmente riconoscibile per la lenta velocità angolare e per la caratteristica esplosione finale colorata.

Come detto, durante tutto agosto un certo numero di meteore sarà osservabile dai numerosi radianti attivi nei dintorni dell’Aquario. Queste correnti sono credute spesso ingiustamente possedere una bassa densità spaziale, ma in realtà sono generate da corpuscoli minuti, che impattando abbastanza lentamente, producono un esiguo effetto luminoso. Tra queste la componente settentrionale delle delta Aquaridi (max 8 agosto) e le Aquilidi (max 11 agosto) saranno quelle da cui sarà più facile rilevare una certa attività. Entrambe le correnti saranno osservabili per tutta la notte, disturbate dalla Luna, comunque sempre bassa sull’orizzonte, nelle ore finali della notte.

Per le Perseidi , le famose Stelle Cadenti, quest'anno si prevede un'apparizione favorevole con valori di frequenza che dovrebbero raggiungere durante il massimo di attività (versola  mattina del 13 agosto) oltre 100 meteore/h di ZHR. Va ricordato che tale numero in genere risulta in realtà ben minore in quanto l’area da cui sembrano provenire le meteore (radiante) non è allo zenit e nei luoghi da cui si osserva in genere non si hanno cieli trasparenti e bui. Per giunta in presenza di foschia o di inquinamento luminoso il numero delle meteore risulta ancor più limitato, in quanto gli eventi di luminosità minore verranno persi. Nelle ore finali della notte quando il radiante nella costellazione del Perseo è più alto in cielo, si potranno contare alcune decine di Perseidi ogni ora.

L'ultima decade di agosto ci riserverà ancora una buona occasione favorevole per osservare per tutta la notte il comportamento delle brillanti kappa Cignidi (max 20 agosto) che mostrano un'estesa area radiante di oltre 15 gradi, molto complessa con più centri sparsi tra il Cigno e il Dragone.

 dal sito ufficiale UAI