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PIANETI

Mercurio:  rimane basso sull’orizzonte orientale, nel cielo già chiaro dell’alba. La massima elongazione mattutina si verifica il 16 giugno con una distanza angolare di 23° 12’ dal Sole. Il 25 giugno Mercurio sorge 1 ora 13 minuti prima del Sole: è l’intervallo di tempo più lungo a disposizione per provare ad individuarlo. Chi riuscisse ad osservarlo potrà ammirare lo spettacolo di tutti i pianeti osservabili ad occhio nudo allineanti nel cielo sud-orientale del mattino: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.

Venere: per poterlo vedere dobbiamo alzarci al mattino presto. Alla fine del mese infatti il pianeta sorge circa un’ora e 50 minuti prima del Sole. Venere attraversa la costellazione dell’Ariete dall’1 al 17 giugno; dal giorno 18 inizia ad attraversare il Toro, avvicinandosi alle Pleiadi ed alla stella Aldebaran.

Marte: possiamo osservare il pianeta rosso nel cielo ad Est prima del sorgere del Sole, nella costellazione dei Pesci, di cui attraversa un ampio tratto, con una escursione di alcuni giorni, dal 3 al 9 giugno, in un angolo della costellazione della Balena; dopo il “sorpasso” su Giove avvenuto negli ultimi giorni di maggio, l’ordine dei componenti del corteo dei pianeti del mattino è cambiato, per cui vedremo Marte sorgere poco dopo Giove.

Giove:  visibile nel cielo orientale alle prime luci dell’alba. L’osservabilità di Giove è simile a quella di Marte, rispetto al quale sorge prima e si trova di poco più alto sull’orizzonte. Anche il percorso di Giove tra le costellazioni è simile a quello di Marte, anche se il moto è sensibilmente più lento. Il pianeta di sposta nella costellazione dei Pesci, per poi entrare nella Balena il 26 giugno.

Saturno:  è il primo a sorgere della lunga fila di pianeti osservabili prima del sorgere del Sole. Abbiamo quindi un intervallo di tempo maggiore per seguirlo in cielo, nel corso della seconda parte della notte, inizialmente ad Est, ma già al culmine a Sud al sorgere del Sole. Il 5 giugno il pianeta è stazionario e inverte il moto, che diventa retrogrado. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

Urano: la concentrazione dei pianeti nel cielo orientale non si esaurisce con quelli osservabili ad occhio nudo. Anche Urano ne fa parte, e lo si può individuare ad Est al termine della notte. Nel corso del mese viene raggiunto e superato da Venere. Nel corso del mese il pianeta anticipa l’orario del suo sorgere, incrementando così la propria altezza sull’orizzonte orientale. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare si consiglia l’uso di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: anche Nettuno partecipa al grande allineamento di pianeti osservabili sull’orizzonte da Est a Sud nelle ultime ore della notte. Lo troviamo tra Saturno e Giove, più vicino a quest’ultimo. E’ quindi possibile individuarlo a Sud-Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Per riuscire ad individuare Nettuno è necessario l’ausilio del telescopio. Nettuno da poche settimane ha iniziato la propria permanenza nella costellazione dei Pesci.

Plutone: è il primo a sorgere, precedendo anche Saturno. Nella parte finale del mese diventa pertanto osservabile per buona parte della notte. Plutone ha una luminosità estremamente bassa, quindi è sempre indispensabile ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone si trova da lungo tempo nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : anche questo mese si verifica la sequenza di congiunzioni tra la Luna e il corteo di pianeti visibili prima dell’alba. I pianeti stanno però anticipando l’orario del proprio sorgere, rendendo possibile osservare alcuni di questi incontri per quasi tutta la seconda parte della notte. E’ questo il caso della congiunzione Luna – Saturno nella notte tra il 17 e il 18 giugno, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : Nel corso della seconda parte della notte tra il 20 e i 21 giugno sull’orizzonte ad Est sorgerà la Luna all’Ultimo Quarto, seguita da Giove, nella costellazione dei Pesci, dove si trova, a breve distanza, anche Marte. 

Venere - Pleiadi : L’ultima notte di Primavera, a poche ore dal Solstizio, è ricca di situazioni interessanti. Alle prime luci dell’alba del 21 giugno si possono osservare Saturno prossimo alla culminazione a Sud, il già citato terzetto nei Pesci – Luna, Giove e Marte – mentre sull’orizzonte orientale brilla Venere nella costellazione del Toro, non lontano dall’ammasso stellare delle Pleiadi. Con maggiore difficoltà, molto basso sull’orizzonte, si può provare a scorgere Mercurio. 

Luna - Giove - Marte : nelle ultime ore della notte tra il 21 e 22 giugno la Luna, già oltre la fase di Ultimo Quarto, si trova tra Marte e Giove, nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Venere - Pleiadi : poco prima dell’alba del 26 giugno sull’orizzonte ad Est-Nord-Est la sottile falce di Luna calante sorge tra Venere e le Pleiadi, nella costellazione del Toro. 

 

COSTELLAZIONI

In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale.
Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica , per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.
Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.