PIANETI

Mercurio: il pianeta è visibile nel cielo del mattino, prima del sorgere del Sole.  In prossimità della data del 10 febbraio, Mercurio ha il massimo anticipo per questo mese sull’orario della levata del Sole (sorge un’ora e 21 minuti prima del Sole). La massima elongazione mattutina, con una distanza angolare dal Sole di 26° 17’ , viene raggiunta il giorno 16.

Venere: il giorno migliore dell’anno in corso per osservare il pianeta più luminoso sarà il 17 febbraio, quando sorge due ore e mezza prima del Sole. Lo possiamo quindi seguire agevolmente al mattino presto, in direzione Sud-Est, fino a che le luci dell’alba non prendono il sopravvento. Venere rimane per tutto il mese all’interno della costellazione del Sagittario.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso sono molto simili a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 13. Quindi sarà possibile individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Est tra le luci dell’alba. Come già indicato per Venere, anche Marte rimane per tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

Giove: anche l’ultimo dei pianeti visibili ad occhio nudo in orario serale si accinge a diventare inosservabile, già a inizio mese si trova molto basso sull’orizzonte occidentale, dove possiamo osservarlo brevemente nella luce del crepuscolo. A fine mese sarà di fatto impossibile osservarlo, data la sempre più ridotta distanza angolare dal Sole, con cui a breve si troverà in congiunzione. Giove si trova nella costellazione dell’Acquario.

Saturno: il pianeta è sostanzialmente inosservabile per tutto il mese. Il 4 febbraio raggiunge la congiunzione con il Sole. Dopo aver lasciato i cieli della sera, Saturno riappare al mattino presto, ma nelle prime settimane dopo la congiunzione rimane molto basso sull’orizzonte orientale e rimane molto difficile da individuare nella sovrastante luce dell’alba. Saturno rimane ancora nella Costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta è ancora osservabile durante le prime ore della notte. Nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo tende a ridursi gradualmente. In orario serale lo si può individuare ad occidente, ma è necessario l’ausilio di un binocolo o di un telescopio, dato che la sua luminosità è ai limiti della percezione ad occhio nudo. Urano si trova ancora all’interno della costellazione dell’Ariete.

Nettuno: si trova già basso sull’orizzonte occidentale nei primi giorni del mese, ed alla fine di febbraio diventa di fatto inosservabile. A causa della sua bassa luminosità, è comunque necessario l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, ma sempre più vicino al limite con i Pesci.

Plutone: è ricomparso nel cielo mattutino, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi difficile da individuare. Plutone sorge poco dopo Venere e Marte. Data la sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario utilizzare il telescopio per tentarne l’osservazione. Plutone si trova ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023. 

CONGIUNZIONI

Luna - Giove : la sera del 2 febbraio il sottile falcetto di Luna crescente tramonta poco prima di Giove. L’ultimo incontro serale tra la Luna e un pianeta. Nelle prossime settimane i pianeti, e quindi le congiunzioni fra questi e la Luna, saranno visibili solo al mattino presto, prima del sorgere del Sole.  

Luna - Pleiadi : la notte del 9 febbraio troviamo la Luna, poco oltre il Primo Quarto, si interpone tra le Iadi e Aldebran da un lato e l’ammasso stellare delle Pleiadi dall’altro, nella costellazione del Toro. 

Venere - Marte : una interessante congiunzione tra due pianeti sarà visibile sull’orizzonte a Sud-Est all’alba del giorno 13 febbraio. Venere e Marte si incontrano nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Marte - Venere : tra le prime luci dell’alba del 27 febbraio alla coppia di pianeti, Venere e Marte, ancora insieme nella costellazione del Sagittario, si aggiunge, in un suggestivo allineamento, la falce di Luna calante, visibile in direzione Sud-Est.

Luna - Mercurio - Saturno : negli ultimi giorni del mese, nel cielo a Sud-Est, all’alba, si può ammirare una spettacolare concentrazione di pianeti. Venere e Marte più facili da osservare, più alti in cielo, nella costellazione del Sagittario. Mercurio e Saturno sono difficili da individuare, molto bassi sull’orizzonte, nel Capricorno. Al mattino presto del 28 febbraio ai 4 pianeti si aggiunge la sottilissima falce di Luna calante. 

COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

Cdm 20220215 2200 OrizzonteZ

dal sito ufficiale UAI