Cdm 20211215 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: ricompare nel cielo della sera e guadagna rapidamente una discreta elevazione sull’orizzonte occidentale, tanto da poterne rendere possibile l’osservazione poco dopo il tramonto. Le condizioni di osservabilità migliorano avvicinandosi alla fine del mese, quando sarà anche più facile individuarlo avendo come riferimento il ben più luminoso Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 29. A fine anno Mercurio tramonta circa 1 ora e 20 minuti dopo il Sole.

Venere: il tempo di osservazione si riduce drasticamente, anticipa sempre più il proprio tramonto e potremo ammirarlo per sempre meno tempo e sempre più basso in cielo negli ultimi giorni del 2021, quando raggiungerà Mercurio, come accennato nel paragrafo precedente, verificandosi la congiunzione tra i due pianeti il giorno 29. Venere rimane per tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

Marte: possiamo provare a individuare il pianeta rosso al mattino presto, basso sull’orizzonte a Sud-Est, poco prima del sorgere del Sole. Marte inizia il mese di dicembre nella costellazione della Bilancia. Dal 15 al 25 attraversa un breve tratto della Scorpione; negli ultimi giorni dell’anno inizia il suo percorso nella costellazione dell’Ofiuco.

Giove: i pianeti più esterni si spostano lentamente tra le stelle della fascia zodiacale. Giove, con il suo alternarsi di moto diretto e retrogrado, ha già avuto dei periodi di permanenza tra le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario, il 14 dicembre, il pianeta lascia definitivamente il Capricorno e prosegue il suo cammino nell’Acquario. L’osservabilità di Giove è limitata alle prime ore della notte e l’orario del suo tramonto anticipa sempre più. Lo vedremo quindi sempre più basso in cielo sull’orizzonte occidentale.

Saturno: al calare dell’oscurità lo vediamo già basso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta oltre un’ora prima di Giove. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove è rimasto per tutto l’anno.

Urano: è ancora possibile osservare il pianeta in condizioni ottimali per buona parte della notte, culmina a Sud nel corso delle prime ore della notte. Dopo aver raggiunto la massima altezza, si abbassa verso l’orizzonte occidentale dove tramonta nel corso della seconda parte della notte . La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare si consiglia l’utilizzo di un telescopio. Il pianeta continua a spostarsi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: al tramonto del Sole si trova ancora alto in cielo verso Sud. E’ quindi possibile osservarlo nel corso della prima parte della notte, mentre scende verso l’orizzonte in direzione Sud-Ovest. Procedendo verso la fine del mese l’orario del suo tramonto anticipa progressivamente. A causa della sua bassa luminosità, è possibile osservare Nettuno solo attraverso un telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

Plutone: sta per diventare inosservabile, al ridursi della propria distanza angolare dal Sole. Lo troviamo sempre più basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco dopo il Sole. Plutone si trova vicino a Venere, con cui si trova in una stretta congiunzione il giorno 11. Enorme è la differenza di luminosità tra i due oggetti: Venere è il più luminoso della volta celeste, Plutone può essere individuato solo con un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

  

CONGIUNZIONI

Luna - Marte : al mattino del 3 dicembre una impercettibile falce di Luna, il giorno prima della fase di Luna Nuova, sorge a Sud-Est preceduta dal pianeta Marte, nella costellazione della Bilancia. 

Luna - Venere : per alcuni giorni il cielo al crepuscolo serale mostrerà uno spettacolare allineamento di astri con protagonisti il falcetto di Luna crescente e ben 3 pianeti. La sera del 7 dicembre potremo osservare, nell’ordine, Venere nella costellazione del Sagittario, seguito dalla falce di Luna, già nel Capricorno, seguito, nella stessa costellazione, da Saturno e da Giove. 

Luna – Saturno : prosegue lo spettacolo del corteo di corpi celesti nel cielo della sera. L’8 dicembre l’ordine dei protagonisti vede in testa Venere, il primo a tramontare, seguito da Saturno, dalla falce di Luna crescente e, infine, Giove. Venere si trova nella costellazione del Sagittario, gli altri tre oggetti sono tutti nel Capricorno. 

Luna - Giove : il 9 dicembre la Luna crescente raggiunge la costellazione dell’Acquario, completando il “sorpasso” di tutti i pianeti protagonisti del cielo serale, Giove e Saturno ancora nel Capricorno e Venere nel Sagittario. 

Luna - Pleiadi : la notte del 16 dicembre la Luna si trova nella costellazione del Toro, dove possiamo ammirare l’ammasso delle Pleiadi, le Iadi e la stella Aldebaran. 

Mercurio - Venere : il 29 dicembre i due pianeti, Mercurio e Venere, sono già molto bassi sull’orizzonte a Sud-Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, nella costellazione del Sagittario. Una congiunzione tra due pianeti è comunque sempre un evento che merita uno sguardo, che in questa occasione è arricchito dalla presenza di Saturno e Giove nel Capricorno, che porta a 4 il numero di pianeti visibili ad occhio nudo, al crepuscolo, nel cielo occidentale: un ottimo soggetto anche per gli astrofotografi. 

Luna - Marte : probabilmente uno spettacolo per pochi, dato che si verifica tra le prime luci dell’alba del 31 dicembre, con la sottile falce di Luna calante che sorge nella costellazione dello Scorpione, seguita da due astri noti per il loro colore arrossato, la stella Antares e il pianeta Marte, già nell’Ofiuco. La congiunzione Luna - Marte è l’ultimo evento astronomico di questo anno 2021. 

COSTELLAZIONI
Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti  non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.

 

DAL SITO UFFICIALE UAI