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La Nova Cassiopeiae 2021 è ancora  brillante (magnitudine 8), mentre la Nova Herculis è scesa alla mag 13 !.

Abbiamo fatto i loro spettri la notte tra 5 e 6  luglio, insieme allo spettro della stella P Cygni, una supergigante blu con forti righe di emissione come confronto. P Cygni è di mag 4.8, per cui abbiamo dovuto fare pose da un secondo col sensore non binnato.

Per la N Her le pose erano da 30s, per la N Cas di 2 secondi, col sendore binnato 2x2.

Le figure mostrano gli spettri delle tre stelle, normalizzati a 5500 Angstrom (giallo); l'ultima figura li mostra sovrapposti. Notare come lo spettro di N Her abbia una stella sovrapposta che simula una riga di emissione.

Nel caso di P Cyg, le righe di emissione sono una piccola percentuale del flusso luminoso, mentre per le due Novae sono una percentuale molto rilevante: questo indica che l'emissione luminosa delle Novae è dovuta essenzialmente ai gas caldi emessi nell'esplosione della stella, che si vanno disperdendo nello spazio, e non alla stella che è intrinsecamente poco luminosa.

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Siamo nella settimana degli asteroidi, patrocinata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare le persone sui possibili rischi di caduta di asteroidi sul nostro pianeta.

La data ricorda la caduta di un grande meteorite in Siberia nel 1908, che distrusse 2000 km quadrati di foresta.

Il nostro presidente, prof. Roberto Nesci, già docente di Astrofisica all'Università La Sapienza, terrà una conferenza sul tema presso la sede del Parco di Colfiorito la sera del 2 luglio alle ore 21. L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Foligno.

Data la situazione sanitaria, è obbligatoria la prenotazione al numero 0742-681011 (Parco di Colfiorito). Posti molto limitati.

Dopo la conferenza ci si sposterà presso la Croce di Cassicchio dove, con l'aiuto dei Soci Antares, verranno illustrate le costellazioni estive con l'aiuto di puntatori laser.

Quattro stelle molto diverse sono state osservate in spettroscopia la sera del 22 giugno. Rispetto alle sere precedenti abbiamo cambiato la configurazione del nostro telescopio Meade da 30cm togliendo il riduttore di focale perche' provocava forti aberrazioni nella forma degli spettri osservati. Il rapporto focale ora e' F/11.

Innanzitutto la Nova Herculis 2021, che sta diminuendo di luminosita'. Le righe di emissione dell'Idrogeno e dell'Elio neutro sono le piu' importanti, in particolare la H-alfa dell'Idrogeno.

Abbiamo osservato, per calibrazione in lunghezza d'onda, la stella HD 174369 di tipo spettrale A1, con le righe dell'Idrogeno in assorbimento.

Poi la stella di Barnard, una nana rossa tra le piu' vicine al Sole, solo 6 anni luce, di tipo spettrale M4 e temperatura superficiale di circa 3000 gradi.

Infine la gigante rossa T Coronae Borealis, di tipo spettrale M3, che ha una compagna nana bianca su cui trasferisce continuamente un flusso di materia. Quando la massa raccolta supera una soglia critica si ha una esplosione nucleare che fa crescere la luminosità della stella di molte magnitudini. Si sono gia' osservate tre esplosioni di questa stella (1866, 1946) , e la prossima e' prevista entro pochissimi anni, per cui vale la pena tenerla sotto stretta sorveglianza.

Col telescopio Meade da 30cm abbiamo ottenuto lo spettro della Nova Herculis 2021, la sera del 14 giugno. La Nova era gia' scesa alla magnitudine 9 in banda V, ed appariva rossa nelle foto fatte con le reflex (seconda figura in bsso).

Lo spettro e' fatto con un reticolo SA200 (200 tratti per mm) e la camera QHY174M monocromatica, mediando 37 pose da 30s ciascuna. Per confronto è stato fatto lo spettro della stella HD 176393, poco distante, di tipo spettrale B9, corrispondente a una temperatura superficiale di 11400 gradi.

La figura qui sotto mostra l'immagine spettrale della Nova: la striscia luminosa è di luminosità non uniforme in quanto ad alcune lunghezze d'onda c'è forte emissione provocata da transizioni atomiche precise, caratteristiche del gas caldo emesso nella esplosione. SI può notare che purtoppo una stella si trova quasi sopra lo spettro della Nova, simulando una emissione spettrale.

NH 2dim ann

Le lunghezze d'onda vanno dal violetto al rosso, da sinistra a destra. Le due righe più intense sono provocate dall'Idrogeno.

Il grafico successivo mostra il profilo di luminosità dello spettro della Nova e della stelld i confronto. Si vede che la stell normale ha poche righe dell'Idrogeno in assorbimento mentre la Nova è caratterizata da fortissime righe in emissione, di cui la più intensa è la riga Halfa dell'Idrogeno a 6563 Angstrom, che corrisponde ad un colore rosso scuro: è questa riga la ragione della dominante rossa che appare nelle immagini della stella.

Le righe di emissione sono prodotte dal gas espulso dalla stella nell'esplosione, gas che andrà gradualmente disperdendosi nello spazio interstellare.

La risuluzione spettrale del nostro strumento è molto bassa, per cui non possiamo fare di misure di velocita' sfruttando l'effetto Doppler.  Con strumenti più adatti si è già visto che la velocità di espansione è di circa 3000 km/s (chilometri al secondo), molto alta per una Nova, per cui si pensa che la sua luminosità diminuirà molto velocemente, a differenza della Nova in Cassiopea che da 3 mesi è molto brillante.

Nova Her spe ann

 

La foto sotto, è stata fatta dal socio Antonio Moretti la stessa notte, con una Canon 800 e obiettivo da 70mm di focale, con una posa di 75 secondi. Sono indicate le due stelle più brillanti per identificare la zona di cielo, al confine tra Aquila ed Ercole: la stella ha nome Nova Herculis perchè formalmente dentro ilconfine di questa costellazione.

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