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Il telescopio spaziale James Webb, realizzato dalla NASA in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea ESA e quella canadese CSA, è in viaggio verso la sua destinazione finale, un’orbita intorno al punto lagrangiano L2, che lo farà diventare un pianeta del Sole, un milione e mezzo di km più all'esterno dell'orbita terrestre. E' il più grande telescopio spaziale mai costruito, con uno specchio di 6,5 metri di diametro, un’area sette volte più grande di quella dello Hubble Space Telescope.

Il James Webb osserva il Cosmo solo in luce infrarossa, tra 1 e 28 micron, perchè la luce emessa dalle sorgenti molto lontane ci arriva con lunghezze d’onda allungate a causa dell’espansione dell’Universo. E la missione principale di questo telescopio è osservare gli oggetti nati poco dopo il Big Bang, le prime stelle e le prime galassie, per cercare di capire come si sono formate. Ma studierà anche stelle vicine, e I loro pianeti, che essendo comunque corpi freddi emettono sopratutto luce nell’infrarosso. Porterà sicuramente a grandi scoperte e anche a cose inaspettate, come sempre capita quando si esplora l’ignoto. Il telescopio entrerà in funzione a Giugno, quando la delicata messa a punto dello specchio primario e dei 4 strumenti di cui è dotato sarà stata completata.

 

Come tutte le sonde spaziali anche il James Webb è in continuo contatto radio con la Terra e la sua posizione in cielo è nota con grandissima precisione ogni momento, e pubblicamente disponibile sul sito web https://ssd.jpl.nasa.gov/horizons/app.html#/ , o anche https://theskylive.com/jwst-info per cui qualunque Osservatorio astronomico è in grado di vederlo. Anche l'Associazione Astronomica Antares di Foligno ha quindi cercato di osservarlo in queste notti di cielo sereno col proprio telescopio, che si trova temporaneamente ospitato dalla Biblioteca Paolo Maffei, stante la inagibilità della Torre dei 5 Cantoni dal sisma del 2016.

 Controllato in remoto via computer dai Soci dell’Associazione Antares, il telescopio è stato puntato sulla posizione del James Webb la sera del 12 gennaio, e sono state ottenute 20 immagini consecutive con pose da 30 secondi. Le immagini sono poi state sommate traslandole in base al moto proprio del James Webb, e in questo modo tutte le stelle hanno lasciato una strisciata mentre il James Webb ha prodotto una immagine quasi puntiforme.

Questa immagine mostra anche come nello spazio non ci si possa nascondere, e non si può dire di esserci stati se non è vero, dato che chiunque può verificare. La cosa è ancora più evidente per i satelliti artificiali in orbita intorno alla Terra, come la Stazione Spaziale Internazionale o la Stazione Spaziale Cinese, entrambe visibili facilmente ad occhio nudo.

 Il successo mostra le potenzialità del telescopio dell'Osservatorio Comunale, che si spera possa presto tornare nella sua sede istituzionale per una migliore fruizione da parte della cittadinanza. I piani per la ripresa delle attività rivolte al pubblico da parte dei Soci della Associazione sono già pronti, manca solo la Sede.

 Intanto è programmata per il 9 Luglio una conferenza del prof. Roberto Nesci, già docente di astrofisica all’Università La Sapienza di Roma, e Presidente della Associazione Antares, sulle prime osservazioni del James Webb, che si terrà presso il Parco di Colfiorito.

 Per essere sempre aggiornati sullo sviluppo della missione del James Webb ecco il link ufficiale della NASA https://jwst.nasa.gov/ . In italiano si possono avere informazioni affidabili dal sito dell’Istituto Nazionale di Astrofisica https://www.media.inaf.it/

Foto 1: I Soci Antares mentre controllano il loro telescopio in remoto dalla Biblioteca Maffei.

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Foto 2: l’immagine del telescopio spaziale James Webb, indicato dalla freccia, ripresa dal telescopio dell’Associazione la sera del 12 gennaio 2022.

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questo articolo è stato pubblicato il15 gennaio 2022, a cura di G. Camirri, sull'edizione Umbria del Messaggero.