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PIANETI

Mercurio: il 1° maggio il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. Per alcuni giorni sarà quindi impossibile osservarlo.  Si potrà tentare l’osservazione alla fine del mese, quando raggiunge la massima elongazione mattutina il 29 maggio, con una distanza angolare di 24° 53’ dal Sole. Negli ultimi giorni di maggio Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole.

Venere:  il 7 maggio avremo il massimo intervallo di tempo disponibile per seguire il pianeta nelle ore serali, dato che Venere tramonta ben 3 ore e 43 minuti dopo il Sole. Nei giorni successivi la visibilità inizierà a diventare via via più breve, mantenendosi comunque per buona parte del mese intorno alle 3 ore e mezza. Venere completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, per poi entrare, l’8 maggio, nei Gemelli, che attraversa quasi per intero: alla fine del mese sarà suggestivo osservare il tramonto del pianeta quasi allineato con le stelle più brillanti della costellazione, Castore e Polluce.

Marte: prosegue il lungo periodo di visibilità serale del pianeta rosso, che possiamo individuare facilmente nel cielo occidentale un po’ più alto in cielo rispetto a Venere. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Toro il 16 maggio. Dal giorno 17 potremo osservare il pianeta nella costellazione del Cancro, di cui percorre un tratto avvicinandosi all’ammasso stellare del Presepe, M 44.

Giove:  si riaffaccia nel cielo del mattino, sull’orizzonte ad Est. Per buona parte del mese sarà difficile individuarlo, molto basso in cielo, nella luce dell’alba. L’intervallo di osservabilità tende comunque ad allungarsi e a fine maggio c’è qualche possibilità di individuarlo poco prima del sorgere del Sole.  Dopo essersi trovato nei Pesci, poi nella Balena, in seguito rientrato nei Pesci, il 19 maggio il pianeta lascia definitivamente quest’ultima costellazione per fare il suo ingresso nell’Ariete.

Saturno: il pianeta è facilmente individuabile verso il termine della notte, sull’orizzonte in direzione Sud-Est. L’intervallo di osservabilità crescerà costantemente nei prossimi mesi e potremo seguirlo lungo la volta celeste sempre più a lungo, fino al periodo ottimale che arriverà nella seconda parte dell’Estate. Saturno si trova nella parte centrale dell’Acquario, costellazione in cui rimane per i rimanenti mesi di quest’anno.

Urano: il pianeta è praticamente inosservabile per tutto il mese, in seguito alla congiunzione con il Sole che si verifica il 9 maggio. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, una costellazione piuttosto piccola ma che in questo periodo ospita diversi pianeti: Mercurio, Giove e Urano.

Nettuno:  fa parte del consistente corteo di pianeti presenti nel cielo del mattino, insieme a Saturno, Giove, Mercurio e Urano. Urano è già relativamente alto sull’orizzonte a Sud-Est prima del sorgere del Sole, praticamente equidistante tra Saturno e Giove. Come di consueto, è necessario l’ausilio del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dei Pesci.

Plutone: anticipa sempre più il suo sorgere, che avviene nelle ore centrali della notte. Appare quindi sull’orizzonte orientale prima degli altri pianeti del gruppo osservabile nel cielo nella seconda parte della notte. E’ possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole.  Plutone si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno: nelle ultime ore della notte tra il 12 e il 13 maggio la Luna all’Ultimo Quarto e il pianeta Saturno sorgeranno insieme nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Giove: poco prima del sorgere del Sole del 17 maggio, sull’orizzonte ad Est, bassi sull’orizzonte, appaiono Giove e la sottilissima falce di Luna calante. 

Luna - Venere: la sera del 23 maggio il cielo occidentale sarà ricco di astri celebri e luminosi, una configurazione che invita a riprendere delle suggestive immagini al termine del crepuscolo. La falce di Luna crescente e il luminoso pianeta Venere si trovano nella costellazione dei Gemelli, poco più in basso rispetto alle stelle Castore e Polluce.

Luna - Marte: la sera successiva, il 24 maggio, la Luna crescente raggiunge la costellazione del Cancro, avvicinandosi a Marte e all’ammasso stellare del Presepe (M 44). 

 

COSTELLAZIONI

Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio.
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario. Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo. A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.

 dal sito ufficiale UAI