Cdm 20220715 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: periodo poco favorevole per l’osservazione . All’inizio del mese sorge circa un’ora prima del Sole, ma  il 16 luglio Mercurio si trova in congiunzione con il Sole, rimanendo pertanto inosservabile per alcune settimane. Alla fine del mese ritorna ad affacciarsi nel cielo serale, dove sarà comunque molto difficile da individuare, trovandosi molto basso sull’orizzonte occidentale, in un cielo ancora chiaro nella luce del crepuscolo.

Venere: continua a brillare nel cielo orientale del mattino tra le luci dell’alba. Arriva a sorgere quasi due ore prima del Sole: per l’esattezza, 1 ora e 56 minuti la mattina dell’11 luglio. Inizialmente Venere si trova nella costellazione del Toro. Il 17 e il 18 luglio il pianeta visita brevemente un’estremità della costellazione di Orione: dal 19 luglio il pianeta inizia ad attraversare la costellazione dei Gemelli.

Marte: nel corteo di pianeti che ormai da diverse settimane stiamo osservando nella seconda parte della notte, il pianeta rosso si trova in una posizione intermedia tra Giove e Venere. Possiamo quindi osservarlo per alcune ore prima del sorgere del Sole, nel cielo orientale. Marte lascia la costellazione dei Pesci e dal 9 luglio lo si può individuare nell’Ariete.

Giove:  a fine mese lo vedremo sorgere già prima della mezzanotte, rimanendo osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino a vederlo culminare a Sud nel cielo già illuminato dalla luce dell’alba. Giove prosegue la sua inusuale permanenza al di fuori delle costellazioni tradizionali dello zodiaco: per tutto il mese rimane nella costellazione della Balena, dove si sposta lentamente con moto diretto, fino a fermarsi il 29 luglio, per invertire il moto, che diventa retrogrado, iniziando un percorso a ritroso che lo riporterà nei Pesci.

Saturno: è il primo a diventare visibile in orari più comodi sarà Saturno. Negli ultimi giorni del mese di luglio potremo individuarlo sull’orizzonte orientale intorno alle ore 22. Nelle ore seguenti il pianeta sarà sempre più alto in cielo e potremo osservarlo agevolmente, fino a vederlo culminare a Sud nelle ore finali della notte. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

Urano: continua ad anticipare l’orario in cui sorge il pianeta. Verso la fine del mese lo si può cercare sull’orizzonte ad Est dopo l’una di notte. Prima del sorgere del Sole si trova alto in cielo in direzione Sud-Est. Urano si sposta molto lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove alla fine del mese viene raggiunto da Marte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare un telescopio.

Nettuno: il pianeta sorge nel corso della tarda serata ed è osservabile per buona parte della notte. Lo si può individuare a Sud-Est nelle ore centrali della notte e al culmine a Sud prima del sorgere del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove, ma a differenza di luminosità tra i due oggetti è molto elevata: per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, dato che Urano non è visibile ad occhio nudo. Nettuno si sposta con moto retrogrado estremamente lento all’interno dell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un lungo periodo, fino all’anno 2022.

Plutone: si trova all’opposizione il 20 luglio, alla minima distanza dalla Terra, pari a circa 5 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova da molti anni nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna – Saturno: nella tarda serata del 15 luglio sull’orizzonte orientale apparirà Saturno seguito dalla Luna. La congiunzione tra i due astri si verifica nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove: intorno alla mezzanotte tra il 18 e il 19 luglio Giove sorge ad Est accompagnato dalla Luna prossima alla fase di Ultimo Quarto. Inusualmente, potremo osservare questa congiunzione nella costellazione della Balena. 

Luna - Marte: prima dell’alba del 21 luglio la Luna, già oltre la fase di Ultimo Quarto, si avvicina a Marte, nella costellazione dell’Ariete. 

Luna - Pleiadi: Nelle ultime ore della notte , prima del sorgere del Sole al mattino del 23 luglio, la Luna calante si trova nella costellazione del Toro. La possiamo osservare ad Est vicina all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Luna - Venere: tra le luci dell’alba del 26 luglio vedremo sull’orizzonte orientale la sottile falce di Luna calante nella costellazione dei Gemelli, dove si avvicina al pianeta Venere.

COSTELLAZIONI

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit .
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica, alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

Dal sito ufficiale UAI