Cdm 20220115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il 7 gennaio il pianeta tramonta 1 ora e 32 minuti dopo il Sole. In quella data raggiunge la massima elongazione serale, a 19° 13’ dal Sole, al quale però si avvicina velocemente, fino alla congiunzione inferiore del 23 gennaio. A fine mese sorge all'alba circa un’ora prima del Sole.

Venere: all’inizio dell’anno diventa inosservabile, trovandosi in congiunzione con il Sole il 9 gennaio. Il pianeta si ritroverà all'alba, dove in poche settimane si allontana repentinamente dall’orizzonte orientale, guadagnando in brevissimo tempo un ampio intervallo di osservabilità, che a fine mese supera le due ore. Venere rimane per tutto il mese di gennaio nella costellazione del Sagittario.

Marte: il pianeta rosso rimane per tutto il mese molto basso sull’orizzonte in direzione Sud-Est, dove possiamo tentare di individuarlo al mattino presto poco prima del sorgere del Sole. Il 19 gennaio Marte lascia la costellazione dell’Ofiuco e fa il suo ingresso nel Sagittario.

Giove: il pianeta è stato per diversi mesi protagonista dei cieli serali, in compagnia di Saturno e di Venere. Nelle prime settimane del 2022 possiamo ancora osservarlo poco dopo il tramonto del Sole, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Il tempo a disposizione per osservarlo si riduce sempre più e a fine mese potremo vederlo solo all’inizio della sera nella luce del crepuscolo. Giove percorre un tratto relativamente ampio della costellazione dell’Acquario.

Saturno: nei primi giorni dell’anno possiamo ancora riuscire ad individuarlo dopo il tramonto del Sole al crepuscolo serale. Il pianeta è ormai molto basso sull’orizzonte occidentale. Il terzetto di pianeti (Venere, Saturno e Giove) che abbiamo ammirato a lungo lo scorso anno è destinato a lasciare i cieli della sera. Saturno  a fine gennaio non sarà più visibile, data l’ormai imminente congiunzione con il Sole. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto l’anno 2022.

Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto in cielo. Intorno alla mezzanotte invece bisogna cercare Urano già basso sull’orizzonte occidentale. Dato che la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per poterlo osservare si consiglia l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2022 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. Dal 18 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove, trovandosi anch’esso nella stessa costellazione dell’Acquario. Per la sua debole luminosità Urano non è inaccessibile all’osservazione ad occhio nudo: è pertanto necessario l’ausilio di un telescopio per individuarlo.

Plutone: è inosservabile, il 16 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per tentarne l’osservazione nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone rimane anche quest’anno nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna – Venere : Venere sta per lasciare i cieli serali, dove lo abbiamo osservato per molti mesi. La sera del 3 gennaio è già difficile da osservare, molto basso sull’orizzonte occidentale, dove appena dopo il tramonto del Sole si può tentare di scorgerlo vicino al sottilissimo falcetto di Luna crescente, appena visibile, il giorno dopo la Luna Nuova. I due astri si trovano nella costellazione del Sagittario. 

Luna – Saturno : Il giorno dopo la congiunzione con Venere, la sera del 4 gennaio, al crepuscolo, il falcetto di Luna crescente si avvicina a Saturno, nella costellazione del Capricorno. Si può tentare anche l’osservazione di Mercurio. 

Luna – Giove Il 6 gennaio la falce di Luna crescente completa la serie di incontri serali con il corteo di pianeti visibile dopo il tramonto del Sole. Giove e la Luna si trovano nella costellazione dell’Acquario. 

Luna - Pleiadi : la notte del 13 gennaio la Luna si trova tra la stella Aldebaran e l’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. 

Luna – Marte - Venere : la mattina del 29 gennaio, alle prime luci dell’alba, possiamo osservare l’allineamento di tre astri che sorgono quasi in contemporanea sull’orizzonte a Sud-Est. La Luna, Marte e Venere si incontrano nella costellazione del Sagittario. 

COSTELLAZIONI

Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Rivolgendo lo sguardo verso Nord troviamo attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

Dal sito ufficiale UAI