Cdm 20220915 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio del mese il pianeta si trova ancora nel cielo della sera, ma con scarsissime probabilità di osservarlo effettivamente, data la sua modesta altezza sull’orizzonte e si avvicina sempre più al Sole, con il quale raggiunge la congiunzione il 23 settembre. Nei giorni successivi il pianeta ritorna nel cielo del mattino, dove potremo tentare di individuarlo tra le luci dell’alba alla fine del mese, quando sorge poco più di un’ora dopo il Sole.

Venere: il lungo periodo di osservabilità del pianeta più luminoso al mattino presto prima del sorgere del Sole, iniziato a gennaio, si avvia a conclusione. Nei primi giorni di settembre possiamo ancora osservare Venere che sorge circa un’ora prima del Sole. L’intervallo di osservabilità si riduce sempre più, fino a che alla fine di settembre Venere sorge appena mezz’ora prima del Sole. Venere attraversa tutta la la costellazione del Leone, passando vicino alla stella Regolo il giorno 5, per passare alla Vergine il giorno 24.

Marte: cresce l’intervallo di osservabilità del pianeta rosso, tanto che alla fine del mese Marte appare sull’orizzonte orientale già in tarda serata, prima della mezzanotte. Potremo quindi osservarlo ad Est nelle ore centrali della notte e al culmine a Sud prima del sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un tratto della costellazione del Toro.

Giove: con l’opposizione del 26 settembre il pianeta gigante raggiunge le condizioni di osservabilità ottimali: lo vediamo a Sud-Est nelle prime ore della notte, culminante a Sud nelle ore centrali, per poi vederlo scendere verso l’orizzonte a Sud-Ovest. Il pianeta raggiunge anche la massima luminosità per quest’anno e la minima distanza dalla Terra, di poco superiore a 591 milioni di km. Giove termina l’inusuale e prolungata permanenza nella costellazione della Balena e lo vediamo spostarsi con moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.

Saturno: dopo la congiunzione del mese scorso le condizioni di osservabilità del pianeta sono ancora favorevoli e consentono di ammirarlo per buona parte della notte. In tarda serata lo vedremo culminare a Sud: lo possiamo individuare facilmente nella costellazione del Capricorno.

Urano: è possibile individuare il pianeta sull’orizzonte ad Est nel corso della tarda serata. Con il passare dei giorni Urano anticipa sempre più l’orario in cui sorge e cresce così l’intervallo di tempo in cui è possibile osservarlo, che comprende ormai buona parte della notte. Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per individuarlo è consigliabile l’uso del telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 16 settembre. Nettuno è pertanto osservabile per l’intera durata della notte e si aggiunge a Giove e Saturno tra i protagonisti delle ”Notti dei Giganti”. Nettuno però è molto meno luminoso, non è visibile ad occhio nudo e l’uso del telescopio è necessario per poterlo individuare. Lo si può trovare ad Est dopo il tramonto del Sole, al prima dell’alba. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario.

Plutone: lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Nelle ore centrali della notte è possibile individuarlo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Plutone ha una luminosità molto bassa ed è sempre indispensabile l’uso del telescopio per poterlo individuare. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario che lo ospiterà fino al 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : la sera dell’8 settembre il disco della Luna quasi piena attraversa la costellazione del Capricorno, dove incontra il pianeta Saturno. 

Luna - Giove : l’11 settembre la Luna ha da poco superato la fase di Luna Piena e possiamo osservarla vicino a Giove. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci, mentre la Luna percorre un tratto della costellazione della Balena. 

Luna - Pleiadi : nella notte tra il 15 e il 16 settembre la Luna raggiunge la costellazione del Toro e possiamo osservarla vicino alle Pleiadi. Nella stessa costellazione si riconosce facilmente il pianeta Marte. 

Luna - Marte : la notte successiva, tra il 16 e il 17 settembre, la Luna, prossima all’Ultimo Quarto, prosegue il percorso nella costellazione del Toro e si trova in congiunzione con Marte.

Luna - Venere : all’alba del 25 settembre, ormai a poche ore dalla Luna Nuova, un impercettibile falcetto di Luna sorge ad Est accompagnato da Venere.

COSTELLAZIONI

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.

 

Dal sito ufficiale UAI