PIANETI

Mercurio:  unico pianeta che possiamo individuare in orario serale, che verso la fine del mese raggiunge la migliore visibilità serale per l’anno in corso, la massima elongazione serale si verifica il 29 aprile, con una distanza angolare di 20° 36’ tra il Sole e il pianeta. In quella data Mercurio tramonta un’ora e 53 minuti dopo il Sole, l’intervallo di tempo più lungo per osservare il pianeta nel 2022 nel corso della sera.

Venere: è l’astro più luminoso e la sua luce risplende al mattino presto sull’orizzonte orientale, dominando lo spettacolare gruppo di pianeti osservabili al mattino tra le luci dell’alba, che comprende Marte, Saturno e Giove. Venere inizia il mese nel Capricorno. Dal giorno 4 si trova nella costellazione dell’Acquario, che attraversa completamente fino a raggiungere i Pesci, in cui fa il suo ingresso il 28 aprile, raggiungendo Giove con il quale sarà protagonista della spettacolare congiunzione del giorno 30.

Marte: nel gruppo di pianeti del mattino, nei primi giorni del mese lo vedremo raggiungere e “sorpassare” Saturno nella costellazione del Capricorno, che percorre fino all’11 aprile. Nei giorni seguenti Marte percorre un ampio tratto della costellazione dell’Acquario.

Giove: i pianeti esterni attraversano lentamente le costellazioni zodiacali. Sono necessari 11,86 anni terrestri per completare una rivoluzione intorno al Sole. In questo periodo tuttavia Giove ha impiegato un periodo relativamente breve, esattamente 4 mesi, per attraversare la completamente la costellazione dell’Acquario. Il 14 aprile il pianeta gigante farà il suo ingresso nei Pesci. Nel corso della prima parte del mese Giove è ancora difficile da osservare, trovandosi ad Est ancora molto basso sull’orizzonte ad Est al mattino presto. In seguito migliora la sua visibilità, aumentando le possibilità di individuarlo tra le luci dell’alba, dove a fine mese sarà facile individuarlo vicino a Venere, che lo raggiungerà il 29 aprile.

Saturno: nei primi giorni del mese le condizioni di osservabilità del pianeta sono analoghe a quelle di Marte, con cui sarà protagonista di una interessante congiunzione. In seguito Marte raggiunge la costellazione dell’Acquario, mentre Saturno rimane nel Capricorno. In quella posizione Saturno diventa il primo a sorgere tra i componenti del corteo di pianeti visibili al mattino presto, anticipando l’apparizione di Marte, Venere e Giove.

Urano: il pianeta è di fatto inosservabile, essendo ormai prossimo alla congiunzione con il Sole, che si verificherà il prossimo mese. 

Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta torna visibile al mattino presto in direzione Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora particolarmente difficoltosa, trovandosi ancora molto basso sull’orizzonte orientale, il pianeta è ormai molto vicino al limite con i Pesci.

Plutone: si aggiunge al lungo corteo di componenti del sistema solare che in questo periodo sono osservabili prima del sorgere del Sole. Plutone è il primo a sorgere, precedendo Saturno sull’orizzonte orientale, dove compare prima dell’alba per poi spostarsi verso Sud, fino quasi alla culminazione al termine della notte. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023. A causa della sua luminosità molto bassa è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.

CONGIUNZIONI

Marte - Saturno: primo evento del mese, il 5 aprile, con Marte e Saturno in congiunzione, visibili ad oriente tra le luci dell’alba nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Pleiadi: Unico evento serale,  la sera del 5 aprile possiamo ammirare la Luna crescente nella costellazione del Toro, tra la stella Aldebaran e l’ammasso delle Pleiadi. 

Luna - Saturno: La Luna calante, nelle ultime ore della notte, è protagonista di una serie di incontri quotidiani con i pianeti. Il 24 aprile la Luna apre il corteo seguita da Saturno, nella costellazione del Capricorno, sull’orizzonte a Sud-Est. 

Luna - Saturno - Marte: All’alba del 25 aprile la falce di Luna calante supera Saturno, nella costellazione del Capricorno, avvicinandosi a Marte, nell’Acquario. 

Luna - Marte : prima del sorgere del Sole, il 26 aprile il falcetto di Luna calante, sempre più sottile, raggiunge Marte nella costellazione dell’Acquario. Più alto in cielo si riconosce facilmente Saturno, mentre più bassi sull’orizzonte troviamo Venere e Giove. 

Luna - Venere - Giove: il sottilissimo falcetto lunare, all’alba del 27 aprile, forma un suggestivo triangolo con Venere e Giove. I tre astri si trovano vicino al limite tra le costellazioni dell’Acquario e dei Pesci. 

Venere - Giove: l’evento più spettacolare del mese, anch’esso al mattino prima del sorgere del Sole, è atteso per il 30 aprile, quando vedremo sorgere insieme i pianeti più luminosi, Venere e Giove, protagonisti di una congiunzione molto stretta nella costellazione dei Pesci. 

 

COSTELLAZIONI

Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga.
Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe (vedi mappa del cielo a Nord), troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.

Cdm 20220415 2200 OrizzonteZ

dal sito ufficiale UAI