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PIANETI

Mercurio: questo mese è sfavorevole all’osservazione del pianeta. Mercurio sarà in congiunzione con il Sole il giorno 8 novembre e per alcune settimane rimane di fatto inosservabile. Alla fine del mese ricompare nel cielo serale, appena dopo il tramonto del Sole, si trova però ancora estremamente basso sull’orizzonte occidentale,

Venere:  ricompare in orario serale, ma per diverse settimane rimane molto bassa sull’orizzonte a Sud-Ovest, dove tramonta poco dopo il Sole. Verso la fine del mese potremo scorgerla nella luce ancora intensa del crepuscolo. Il pianeta attraversa la costellazione della Bilancia fino al 17 novembre, quando entra nello Scorpione, di cui attraversa un tratto della parte superiore in pochi giorni, fino al giorno 22, quando raggiunge la costellazione dell’Ofiuco.

Marte: si avvicina l’opposizione al Sole, attesa per il prossimo mese. Le condizioni di osservabilità migliorano costantemente. Il pianeta rosso è sempre più luminoso e rimane osservabile per quasi tutta la notte. Lo vedremo sorgere nelle prime ore della sera per poi vederlo culminare a Sud nelle ore centrali della notte. Per tutto il mese Marte rimane nella costellazione del Toro, dove si sposta con moto retrogrado, riavvicinandosi ad Aldebaran ed alle Pleiadi.

Giove: possiamo osservare il pianeta gigante al culmine a Sud nel corso delle prime ore della notte, per poi seguirlo mentre scende verso l’orizzonte ad Ovest. Giove si trova ancora nella costellazione dei Pesci, dove si sposta lentamente con moto retrogrado fino al 24 novembre, quando rimane stazionare per poi riprendere il moto diretto.

Saturno: il pianeta è visibile nel corso delle prime ore di oscurità. Anticipa via via l’orario del proprio tramonto, ma è comunque ancora individuabile agevolmente sull’orizzonte a Sud-Ovest. Anche in questo mese Saturno rimane all’interno della costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta si trova in opposizione al Sole il giorno 9 novembre. Urano è quindi osservabile per l’intera notte: lo possiamo individuare ad oriente al calare dell’oscurità, per poi vederlo elevarsi e poi culminare a Sud nel corso delle ore centrali della notte. Anche se la luminosità raggiunge i valori massimi all’opposizione, il pianeta è al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, si consiglia quindi di osservarlo utilizzando un telescopio. Urano prosegue ancora il suo lento moto retrogrado all’interno della costellazione dell’Ariete.

Nettuno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono simili a quelle di Giove. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dell’Acquario, non lontano del limite con i Pesci. Possiamo seguirlo nel corso della prima parte della notte. Si trova al culmine in direzione Sud nelle prime ore di oscurità; intorno alla mezzanotte si trova già prossimo all’orizzonte occidentale, dove si accinge a tramontare. Nel corso del mese l’intervallo di osservabilità si riduce progressivamente. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta è infatti inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo.

Plutone: si trova ancora nella costellazione del Sagittario. Data la bassa luminosità è indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare. Plutone rimane sulla volta celeste solo poche ore, per tramontare nel corso della sera.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : 1 novembre, la prima notte del mese inizia con la congiunzione tra la Luna al Primo Quarto e il pianeta Saturno, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : la sera del 4 novembre la Luna raggiunge Giove nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Pleiadi: il 9 novembre, il giorno dopo la fase di Luna Piena, il luminoso disco lunare attraversa la costellazione del Toro tra l’ammasso stellare delle Pleiadi e la stella Aldebaran. 

Luna - Marte: l’11 novembre la Luna completa il suo percorso nella costellazione del Toro, oltrepassando il pianeta Marte. 

Luna - Saturno : si ripete lo spettacolo della congiunzione tra Saturno e la Luna, il giorno prima della fase di Primo Quarto. I due astri si incontrano il 29 novembre, nuovamente nella costellazione del Capricorno.

 

COSTELLAZIONI

Allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno . Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni  del grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

 

dal sito ufficiale UAI