marzo24PIANETI

Mercurio: in genere non è facile osservare questo pianeta, sempre vicino al Sole e basso sull’orizzonte. Non bisogna quindi perdere questa occasione per osservarlo in condizioni particolarmente favorevoli rispetto al consueto per individuare Mercurio dopo il tramonto del Sole! La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 24 , con una distanza angolare di 18° 42’ dal Sole. La migliore visibilità serale per l’anno 2024 si avrà il 25 marzo quando il pianeta tramonta un’ora e 39 minuti dopo il Sole.

 


Venere: volge ormai al termine il periodo osservabilità mattutina che si protraeva da molti mesi, con il pianeta visibile al mattino presto dalla parte finale della scorsa estate. Mancano ancora diverse settimane alla congiunzione con il Sole, ma il pianeta è così basso sull’orizzonte orientale che già a fine marzo sarà difficile da scorgere nella luce dell’alba. All’inizio del mese infatti Venere sorge circa un’ora prima del Sole, ma alla fine di marzo questo intervallo di tempo si riduce a mezz’ora. Venere si trova nella costellazione del Capricorno fino al 10 marzo, quando inizia il percorso nell’Acquario che attraversa quasi per intero terminando il mese vicino al limite con la costellazione dei Pesci.

 


Marte: le condizioni di osservabilità di Marte al mattino presto migliorano lentamente. Il pianeta rosso forma un terzetto con Venere e Saturno e, anche se di poco, è il più alto sull’orizzonte orientale dei tre ed è il primo a sorgere. Possiamo quindi cercarlo ad Est tra le luci dell’alba. Marte completa il transito nella costellazione del Capricorno e il 19 marzo fa il suo ingresso nella costellazione nell’Acquario.

 


Giove: il pianeta è ancora l’astro più luminoso visibile in cielo dopo il tramonto del Sole, ma l’intervallo di osservabilità si riduce sempre più ed ormai limitato alle prime ore della sera. Con il calare dell’oscurità lo vedremo sempre più basso sull’orizzonte ad Ovest. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione dell’Ariete.

 


Saturno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta al termine del mese scorso il pianeta ricompare al mattino presto, estremamente basso sull’orizzonte orientale. Dopo qualche settimana potremo tentare di individuarlo tra le luci dell’alba nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutto l’anno in corso. Come già accennato in precedenza, Saturno si trova vicino a Venere e Marte a formare un terzetto di pianeti che si ritrovano insieme nell’Acquario.

 


Urano: è ancora possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, sull’orizzonte occidentale, dove rimane osservabile solo nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. Le condizione di osservabilità sono del tutto simili a quelle di Giove: i due pianeti sono infatti sempre più vicini all’interno della costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è come sempre vicino al limite della visibilità ad occhio nudo e per osservarlo è consigliabile l’utilizzo di un telescopio.

 


Nettuno: il pianeta si trova in congiunzione con il Sole il giorno 17 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per l’intero mese. A fine marzo torna a sorgere ad Est al mattino presto poco prima del Sole, ma sarà ancora di fatto impossibile individuarlo, ancora troppo basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella prima luce del giorno. Il pianeta si trova ancora all’interno della costellazione dei Pesci.

 

Plutone
è opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone si trova a Sud – Est nelle ultime ore della notte. E’ ancora relativamente basso sull’orizzonte orientale, tuttavia le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, fino a consentire di individuarlo prima del sorgere del Sole, nella costellazione del Capricorno. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.

 

 CONGIUNZIONI

 

Luna - Marte - Venere : la sottilissima falce di Luna calante, due giorni prima della Luna Nuova, la mattina dell’8 marzo sorge accompagnata da due pianeti, Marte e Venere, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove - Pleiadi : la sera del 14 marzo la Luna attraversa il limite tra le costellazioni dell’Ariete e del Toro, allontanandosi dal pianeta Giove e avvicinandosi all’ammasso stellare delle Pleiadi. 

Luna - Pleiadi : il 15 marzo la Luna, proseguendo il suo percorso nella costellazione del Toro, si lascia alle spalle le Pleiadi. La vedremo tramontare poco dopo la stella Aldebaran. 

Venere - Saturno : tra le luci dell’alba del 22 marzo potremo tentare di scorgere una stretta congiunzione tra due pianeti, Venere e Saturno, molto bassi sull’orizzonte orientale. L’incontro avviene nella costellazione dell’Acquario. Poco più alto sull’orizzonte si può individuare anche Marte. 

COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: AlnitakAlnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

 

 

Il cielo come appare alle ore 20 il 15 marzo 2024. Mappa realizzata con Cartes du Ciel. dAL Sto ufficiale Uai

 

CdC gennaio24

PIANETI

Mercurio: il nuovo anno inizia con un buon periodo di osservabilità mattutina del pianeta. L’8 gennaio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole, una condizione favorevole per tentare di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 12 gennaio, con una distanza angolare di 23° 30’ dal Sole. A fine mese il pianeta si abbassa sull’orizzonte e diventa difficile da osservare.

Venere: il pianeta brilla ancora nei cieli del mattino, all’inizio dell’anno Venere sorge circa 3 ore prima del Sole, a fine gennaio il pianeta apparirà all’orizzonte Est solo 2 ore prima del Sole. Proprio all’inizio dell’anno Venere passa dalla costellazione della Biancia allo Scorpione, dove rimane solo per pochi giorni. Già il 5 gennaio il pianeta fa il suo ingresso nell’Ofiuco, che attraversa rapidamente, per raggiungere il Sagittario il 21 gennaio.

Marte: è ancora molto difficile osservare il pianeta rosso, che rimane basso sull’orizzonte orientale dove è ben presto soverchiato dalla luce dell’alba al mattino presto. Il giorno 27 è in congiunzione con Mercurio. Marte rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

Giove: il pianeta è sempre l’oggetto più brillante dei cieli serali culmina a Sud nelle prime ore della sera e si avvia al suo tramonto intorno alla mezzanotte. Giove prosegue la sua permanenza nella costellazione dell’Ariete.

Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, che si abbassa sempre più sull’orizzonte occidentale. Potremo tentare di individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo serale, ancora nella costellazione dell'Acquario.

Urano: il pianeta si trova, come nell’anno precedente, nella costellazione dell’Ariete. Le sue condizioni di osservabilità sono quindi simili a quelle di Giove. Urano culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto sulla volta celeste. Intorno alla mezzanotte però si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale. Poiché la luminosità di Urano è prossima al limite della percezione accessibile all’occhio nudo per riuscire ad osservarlo è preferibile l’uso di un telescopio. A inizio anno Urano si sposta lentamente con moto retrogrado, ma il 27 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.

Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte nel cielo occidentale, dopo il tramonto del Sole. Nettuno è più alto in cielo rispetto a Saturno, ma sensibilmente più basso rispetto a Giove. Possiamo quindi seguirlo solo nelle ore serali, prima del suo tramonto. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci. Per la sua debole luminosità Nettuno non è accessibile all’osservazione ad occhio nudo: per individuarlo è quindi necessario l’ausilio di un telescopio.

Plutone: un evento davvero raro interessa Plutone che proprio nei primi giorni dell’anno passa da una costellazione all’altra. Dopo una lunghissima permanenza nel Sagittario, iniziata a dicembre dell’anno 2006, Plutone dal 3 gennaio si trova nel Capricorno. Purtroppo Plutone è inosservabile in quanto il 20 gennaio si trova in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per vederlo riapparire nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba.

 

CONGIUNZIONI

Luna – Venere : Tra le prime luci dell’alba dell’8 gennaio, sull’orizzonte orientale, possiamo ammirare il sorgere della sottile falce di Luna calante accompagnata dal pianeta Venere e seguita dalla stella Antares. La Luna si trova nella costellazione dello Scorpione, mentre Venere è nell’Ofiuco. 

Luna – Saturno : Poco dopo il tramonto del Sole, la sera del 14 gennaio, possiamo osservare il falcetto di Luna crescente sull’orizzonte , in direzione Sud-Ovest, vicino al pianeta Saturno, nella costellazione dell’Acquario. 

Luna – Giove : Il 18 gennaio la Luna al Primo Quarto e il pianeta Giove si trovano in congiunzione nella costellazione dell’Ariete. 

Luna – Pleiadi : La sera del 20 gennaio la Luna attraversa la costellazione del Toro. La vedremo vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi (M45). 

 

COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

dal sito ufficiale UAI

 

Cdm 20231215 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio del mese si presentano delle condizioni  favorevoli l’osservazione in orario serale. La massima elongazione serale si verifica il giorno 4, quando il pianeta si troverà alla distanza angolare di 21° 16’ dal Sole. L’8 dicembre si verifica il massino ritardo nell’orario del tramonto del pianeta, che avviene 1 ora e 17 minuti dopo quello del Sole. La situazione si capovolge in pochi giorni: Mercurio si avvicina rapidamente al Sole con cui si trova in congiunzione il giorno 22. Mercurio rimane quindi inosservabile per alcuni giorni, ma alla fine dell’anno ricompare rapidamente tra le luci dell’alba e potremmo riuscire ad individuarlo sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole.

Venere: il pianeta più luminoso prosegue il suo periodo di osservabilità mattutina, tra le luci dell’alba. Continua però a diminuire l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo, proseguendo il trend del mese precedente. Alla fine dell’anno Venere sorge 3 ore prima del Sole. Venere inizia il mese di dicembre nella costellazione della Vergine, dal giorno 11 lo osserveremo nella Bilancia che attraversa per intero, terminando l’anno vicino al limite con lo Scorpione.

Marte: il pianeta rosso è di fatto inosservabile per tutto il mese, Marte ritorna nel cielo del mattino, ma rimanendo estremamente basso sull’orizzonte orientale, indistinguibile nella luce dell’alba. Marte inizia il mese nella costellazione delllo Scorpione, si sposta nell’Ofiuco il 5 dicembre e proprio alla fine del 2023, il 31 dicembre, sempre in moto diretto, entra in Sagittario.

Giove: dopo l’opposizione di novembre rimane comunque ancora osservabile agevolmente per gran parte della notte, ed è ancora l’oggetto più luminoso del cielo serale (esclusa ovviamente la Luna). Giove si torva ancora nella costellazione dell’Ariete dove, proprio a poche ore dal termine dell’anno, il 31 dicembre, avviene l’inversione del moto, da retrogrado a diretto.

Saturno: il pianeta continua ad anticipare l’orario del proprio tramonto e l’intervallo di tempo disponibile per poterlo osservare è ormai limitato alle prime ore della notte. Possiamo individuarlo facilmente sull’orizzonte a Sud-Ovest nella costellazione dell’Acquario.

Urano: anche in questo mese le condizioni di osservabilità rimangono molto simili a quelle di Giove, si trovano nella medesima costellazione, l’Ariete. E’ quindi possibile osservare agevolmente il pianeta per quasi tutta la notte, in particolare nelle prime ore di oscurità, quando culmina a Sud. Naturalmente rimane l’estrema differenza di luminosità tra i due pianeti: Urano è prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’utilizzo di un telescopio o almeno di un buon binocolo.

Nettuno: il pianeta tramonta circa due ore dopo Saturno. Lo possiamo quindi osservare a Sud-Ovest nelle prime ore della notte.  Quest’anno Nettuno si trovava vicino al limite tra due costellazioni e, alternando moto diretto e retrogrado, è passato più volte dall’Acquario ai Pesci e viceversa. Il 7 dicembre si inverte nuovamente il moto, che torna diretto, e pochi giorni dopo, l’11 dicembre, si verifica un ulteriore passaggio, dall’Acquario ai Pesci. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio.

Plutone: è ormai quasi inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. Si trova basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco dopo il Sole. Plutone si trova ancora nel Sagittario, ma la lunga permanenza in questa costellazione sta per terminare e alla fine dell’anno lo troviamo molto vicino al limite con il Capricorno. Plutone ha una luminosità molto bassa e lo si può osservare solo con un telescopio di adeguata potenza.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Venere : all’alba del 9 dicembre la falce di Luna calante sorge ad Est-Sud-Est tra il pianeta Venere e la stella Spica della costellazione della Vergine. 

Luna - Saturno : la sera del 17 dicembre possiamo osservare a Sud-Ovest il pianeta Saturno in congiunzione con la Luna crescente nella costellazione dell’Acquario. 

Luna – Giove : nella notte del 22 dicembre la Luna e Giove si trovano vicini nella costellazione dell’Ariete. 

Luna – Pleiadi : nella notte di Natale, tra il 24 e il 25 dicembre, possiamo ammirare la Luna tra le Pleiadi e la stella Aldebaran, nella costellazione del Toro. 

 

COSTELLAZIONI

Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. A Sud - Est l'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.

dal sito ufficiale UAI