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PIANETI
Mercurio: si trova all'inizio del mese troppo vicino al Sole per riuscire a scorgerlo. La situazione evolve favorevolmente negli ultimi giorni del mese, quando Mercurio torna nel cielo della sera e tramonta oltre un’ora dopo il Sole. Avremo quindi qualche opportunità per individuarlo nella luce del crepuscolo serale, vicino a Giove, con cui si troverà in congiunzione, molto basso sull’orizzonte occidentale.
Venere: il pianeta più luminoso si avvicina al periodo di osservabilità serale più prolungato. Alla fine del mese infatti tramonta oltre tre ore dopo il Sole. Fino al 15 marzo lo possiamo osservare nella costellazione dei Pesci; a partire dal giorno 16 si sposta nell’Ariete. Da non perdere la spettacolare congiunzione con Giove all’inizio del mese.
Marte: le condizioni di osservabilità sono favorevoli nelle prime ore della notte. Lo possiamo individuare facilmente ad occidente, ancora alto nel cielo della sera. Il pianeta rosso completa il proprio lungo percorso nella costellazione del Toro, dopo una permanenza durata diversi mesi, a partire dalla scorsa estate. Il 26 marzo il pianeta rosso fa il suo ingresso nella costellazione dei Gemelli.
Giove: il pianeta gigante è ancora uno dei protagonisti del cielo serale al crepuscolo, dove lo vedremo in una serie di suggestivi incontri con altri astri. La spettacolare congiunzione con Venere, poi con la Luna e Mercurio. Il pianeta è però sempre più basso sull’orizzonte, dove anticipa sempre più il proprio tramonto, fino a diventare di fatto inosservabile a fine mese, nell’imminenza della congiunzione con il Sole. Giove rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.
Saturno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino presto, molto basso sull’orizzonte orientale. Possiamo provare ad individuarlo tra le luci dell’alba nella costellazione dell’Acquario, dove rimane per tutti i rimanenti mesi dell’anno in corso.
Urano: è possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove rimane osservabile solo nel corso delle prime ore della sera. L’intervallo di tempo a disposizione per poterlo osservare prima del suo tramonto è sempre più ridotto. La luminosità di Urano è come di consueto prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’ausilio di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, dove alla fine di marzo sarà raggiunto e superato da Venere. .
Nettuno: il pianeta raggiunge la congiunzione con il Sole il giorno 17 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per l’intero mese.
Plutone: è osservabile a Sud – Est nella parte finale della notte. Pur essendo ancora piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, e diventa possibile individuarlo prima del sorgere del Sole. Plutone sorge prima di Saturno, rispetto al quale si trova leggermente più alto sull’orizzonte a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.
CONGIUNZIONI
Venere - Giove : il mese di marzo inizia con uno degli eventi più spettacolari dell’anno, la congiunzione stretta tra i due pianeti più luminosi, Venere e Giove. I due pianeti si troveranno alla minima distanza angolare, pari a 32’ , nelle ore diurne, al mattino del 2 marzo. Dovremo quindi osservare l’incontro ravvicinato la sera precedente e quella successiva, quindi il 1° e il 2 marzo. La prima sera Venere sarà ancora appena più basso di Giove sull’orizzonte occidentale, mentre la sera seguente il “sorpasso” sarà già compiuto e le posizioni si invertono, con Venere al di sopra di Giove.
Luna - Giove - Mercurio : il giorno dopo la Luna Nuova, al crepuscolo serale del 22 marzo, il sottilissimo, quasi impercettibile falcetto di Luna crescente tramonta precedendo il pianeta, Giove, visibile nella costellazione dei Pesci. Estremamente basso sull’orizzonte, molto difficile da individuare, troviamo anche il pianeta Mercurio.
Luna - Venere : all’inizio della notte del 24 marzo, nel cielo ad Ovest, possiamo ammirare la falce di Luna crescente che tramonta preceduta dal luminoso Venere nella costellazione dell’Ariete.
Luna - Pleiadi : nella prima parte della notte del 26 marzo vedremo la Luna attraversare una parte della costellazione del Toro vicino alla stella Aldebaran e all’ammasso stellare delle Pleiadi.
Giove - Mercurio : un’altra congiunzione tra due pianeti, ma ben più difficile da osservare rispetto a quella dell’inizio del mese. In questa occasione Giove e Mercurio si trovano molto bassi sull’orizzonte, in direzione Ovest, immersi nella luce del crepuscolo serale del 29 marzo. I due pianeti si trovano nella costellazione dei Pesci.
Luna - Marte : nella stessa sera dell’incontro tra Giove e Mercurio potremo ammirare una congiunzione molto più semplice da individuare in cielo. La Luna, prossima alla fase di Primo Quarto, si trova vicino al pianeta Marte nella costellazione dei Gemelli.
COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe, troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.
Dal sito ufficiale UAI
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PIANETI
Mercurio: lo si può scorgere sull’orizzonte orientale, tra le luci dell’alba, poco prima del sorgere del Sole. Nelle settimane successive il pianeta si avvicina sempre più al Sole, fino a diventare di fatto inosservabile, nel cielo chiaro del mattino.
Venere: all’inizio del mese tramonta circa 2 ore dopo il Sole, intervallo che cresce a 2 ore e mezza alla fine del mese. Il pianeta con la sua luminosità dominerà le prime ore della sera sull’orizzonte occidentale. Venere rimane fino al giorno 15 nella costellazione dell’Acquario, prosegue poi il suo percorso nei Pesci, con una brevissima escursione, il giorno 26, nella costellazione della Balena.
Marte: è facilmente osservabile nella prima parte della notte. Alto in cielo a Sud al calare dell’oscurità, nelle ore successive scende verso Sud-Ovest per poi tramontare dopo la mezzanotte. Per tutto il mese Marte rimane nella costellazione del Toro.
Giove: il pianeta gigante è visibile nelle prime ore della sera, poco più alto in cielo rispetto a Venere, che nel corso del mese si avvicina sempre più, nell’imminenza di un “sorpasso” atteso per i primi giorni di marzo. Per i pianeti esterni, che si spostano lentamente rispetto alle stelle della fascia zodiacale , il passaggio da una costellazione all’altra è un evento relativamente raro. Merita quindi di essere segnalata l’escursione di alcuni giorni di Giove nella costellazione della Balena. Fino al giorno 5 il pianeta si trova nei Pesci, poi attraversa un breve tratto della Balena fino al 19 febbraio, quando rientra nei Pesci.
Saturno: Il 21 marzo 2020 Saturno era entrato nella costellazione del Capricorno. Dopo quasi tre anni di permanenza, il pianeta fa il suo ingresso in un’altra costellazione, l’Acquario. Il passaggio avverrà il 13 febbraio, ma non lo vedremo, perché il pianeta è inosservabile, nell’imminenza della congiunzione con il Sole, che avverrà pochi giorni dopo, il 16 febbraio. Dovremo attendere diverse settimane per rivedere Saturno, che, lasciato il cielo della sera, tornerà visibile al mattino presto, tra le luci dell’alba.
Urano: il pianeta è ancora osservabile durante le prime ore della notte. Tuttavia nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi. In orario serale lo si può individuare a Sud – Ovest: come di consueto, è necessario l’utilizzo di un binocolo o di un telescopio per osservarlo chiaramente, essendo la sua luminosità è ai limiti della percezione ad occhio nudo. Urano si trova ancora all’interno della costellazione dell’Ariete.
Nettuno: si avvia al termine il perido di osservabilità serale del pianeta, il cui tramonto avviene ormai poco dopo quello del Sole. Il 15 febbraio sarà in congiunzione con Venere. Nei giorni successivi sarà ancora più basso sull’orizzonte occidentale e diventerà praticamente inosservabile, sovrastato dalla luce del crepuscolo. A causa della sua bassa luminosità, è comunque necessario l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario, molto vicino al limite con i Pesci.
Plutone: ritorna nel cielo mattutino, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi estremamente difficile da individuare. Data la sua luminosità molto bassa è sempre necessario utilizzare un telescopio per tentarne l’osservazione. Alla fine del mese Plutone si troverà proprio al limite tra il Sagittario e il Capricorno. Il passaggio da una costellazione all’altra avverrà poche ore dopo, il 1° marzo. Plutone si trova nel Sagittario dal mese di dicembre del 2006.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove - Venere : due giorni dopo la Luna nuova, il falcetto lunare si interpone tra Giove e Venere. Il terzetto di astri può essere osservato al crepuscolo serale del 22 febbraio, sull’orizzonte occidentale. I due pianeti si trovano nella costellazione dei Pesci, mentre la Luna compie un breve sconfinamento nella Balena.
Luna - Pleiadi : la sera del 26 febbraio la Luna prossima alla fase di Primo Quarto attraversa un tratto della costellazione del Toro passando vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi.
Luna - Marte : il 27 e il 28 febbraio la Luna completa il proprio percorso nella costellazione del Toro, avvicinandosi e superando il pianeta Marte.
COSTELLAZIONI
Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.
DAL SITO UFFICIALE UAI
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PIANETI
Mercurio: all’inizio dell’anno è di fatto inosservabile e raggiunge la congiunzione con il Sole il 7 gennaio. Il pianeta ricompare al mattino, dove lo vedremo allontanarsi velocemente dal Sole, migliorando sensibilmente le opportunità di individuarlo sull’orizzonte orientale tra le prime luci dell’alba. Il giorno migliore per vederlo nel cielo del mattino sarà il 24 gennaio con il pianeta che sorge un’ora e 33 minuti prima del Sole. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il giorno 30.
Venere: rimarrà visibile sempre più a lungo al crepuscolo serale, sull’orizzonte occidentale. Nei primi giorni di gennaio tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole; alle fine del mese questo intervallo di tempo raggiungerà le due ore. Venere inizia il mese nella costellazione del Sagittario, dal giorno 3 lo vedremo nel Capricorno, che viene attraversato completamente fino a giorno 24. Dal 25 sarà osservabile nell’Acquario.
Marte: il pianeta rosso è ancora visibile per buona parte della notte. Con il calare dell’oscurità lo vedremo culminare verso Sud, per poi scendere verso Sud-Ovest. Marte si sposta lentamente nella costellazione del Toro, inizialmente con moto retrogrado, per poi invertire la marcia e tornare al moto diretto dal 12 gennaio.
Giove: la visibilità del pianeta è limitata alle prime ore della notte. Dopo il tramonto del Sole lo si può seguire a Sud-Ovest, via via sempre più basso in cielo fino al suo tramonto sull’orizzonte ad Ovest. Giove si trova nella costellazione dei Pesci, sempre più vicino al limite con la costellazione della Balena.
Saturno: abbiamo a disposizione sempre meno tempo per riuscire ad individuare il pianeta, sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Potremo individuarlo tra le ultime luci del crepuscolo, nella costellazione del Capricorno, dove nel corso del mese sarà raggiunto e “sorpassato” da Venere, con cui sarà protagonista di una bella congiunzione.
Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto in cielo. Intorno alla mezzanotte però è già basso sull’orizzonte occidentale, per poterlo osservare si consiglia l’uso del telescopio. Urano inizia l’anno 2023 spostandosi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto l’anno. Il 23 gennaio il movimento si inverte e diventa diretto.
Nettuno: il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte sull’orizzonte occidentale, dopo il tramonto del Sole. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: Urano però tramonta prima, trovandosi nella costellazione dell’Acquario, per individuarlo è pertanto necessario l’uso di un telescopio.
Plutone: è inosservabile: il 18 gennaio si trova infatti in congiunzione con il Sole. Sarà necessario attendere diverse settimane per tentarne l’osservazione nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario, vicino al limite con il Capricorno.
CONGIUNZIONI
Luna – Marte - Pleiadi : la notte del 3 gennaio volgiamo lo sguardo verso il Toro. Insieme agli astri più noti della costellazione - la stella Aldebaran, le Iadi, le Pleiadi – possiamo osservare la Luna in congiunzione con Marte.
Luna – Mercurio : il 20 gennaio il sottilissimo falcetto di Luna calante, il giorno che precede la Luna Nuova, si trova in congiunzione con il pianeta Mercurio. Il fenomeno è visibile sull’orizzonte orientale tra le luci dell’alba, nella costellazione del Sagittario.
Venere – Saturno : la sera del 22 gennaio, poco dopo il tramonto del Sole, al crepuscolo, un evento da non perdere, la suggestiva congiunzione tra due pianeti. Un luminosissimo Venere raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno.
Luna - Venere – Saturno : il 23 gennaio lo spettacolo al crepuscolo serale sarà ancora più fotogenico, con il falcetto di Luna crescente che si aggiunge alla coppia di pianeti, Venere e Saturno, ancora nella costellazione del Capricorno.
Luna – Giove : nelle prime ore della notte del 26 gennaio possiamo osservare la Luna vicina a Giove, nella costellazione dei Pesci.
Luna – Marte - Pleiadi : il 30 gennaio si ripete uno spettacolo simile a quello ammirato il giorno 3. La Luna ritorna nella costellazione del Toro, dove transita tra Marte e le Pleiadi.
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione, rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
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PIANETI
Mercurio: all’inizio di dicembre il pianeta sarà ancora molto basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco più di mezz’ora dopo il Sole, La situazione migliora sensibilmente nella seconda metà del mese. La massima elongazione serale viene raggiunta il giorno 21 , con una distanza angolare dal Sole di 20° 08’. Il massimo ritardo nell’orario del tramonto si verifica il giorno 24 dicembre, quando Mercurio tramonta 1 ora e 27 minuti dopo il Sole.
Venere: per gran parte del mese il pianeta si trova più basso sull’orizzonte rispetto a Mercurio e avremo a disposizione poco tempo per scorgerlo mentre si accinge a tramontare. Le condizioni di osservabilità migliorano negli ultimi giorni dell’anno, con la congiunzione e il “sorpasso” di Venere su Mercurio. All’inizio del mese Venere si trova nella costellazione dell’Ofiuco. Dal 7 dicembre inizia ad attraversare il Sagittario, fino a giungere vicino al limite con il Capricorno.
Marte: il giorno 8 raggiunge l’opposizione al Sole e all’alba dello stesso giorno viene occultato dalla Luna Piena. Come sempre accade per i pianeti all’opposizione, Marte rimane visibile per tutta la notte, sorge al tramontare del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e possiamo seguirlo fino all’alba. Il pianeta rosso raggiunge anche la massima luminosità, le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione con il telescopio, e la minima distanza dalla Terra – circa 81,5 milioni di km. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione del Toro. L'occultazione si verifica l'8 dicembre, prima del sorgere del Sole, in concomitanza con l'opposizione al Sole del pianeta rosso! La magnitudine di Marte è – 1,9 . orario per Roma ore 6:15 inizio, ore 7:05 fine.
Giove: il tempo a disposizione per osservarlo si riduce gradualmente nel corso del mese. Il pianeta rimane comunque ancora osservabile agevolmente nelle prime ore della notte, in direzione Sud-Ovest. Dato che Venere tramonta molto presto, all’inizio della notte Giove è ancora l’oggetto più luminoso. Giove si trova ancora nella costellazione dei Pesci.
Saturno: tramonta oltre 3 ore prima di Giove. Rimane quindi poco tempo per osservarlo, sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest, dove possiamo individuarlo all’inizio della sera. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario.
Urano: possiamo osservare agevolmente il pianeta nel corso delle prime ore della notte, quando culmina a Sud. Anche Urano sarà occultato dalla Luna, come Marte: il fenomeno si verifica il 5 dicembre. La luminosità di Urano è prossima al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’utilizzo di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.
L'occultazione si verifica la sera del 5 dicembre. La magnitudine di Urano è 5,7 . Orario per Roma ore 17:20 inizio, ore 18:19 fine.
Nettuno: lo si può ancora seguire per alcune ore nel corso della prima parte della notte, in direzione Sud-Ovest. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove. Data la bassa luminosità, è possibile individuare Nettuno solo con l’aiuto di un telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario.
Plutone: è ormai praticamente inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. Si trova estremamente basso sull’orizzonte occidentale dove tramonta poco dopo il Sole. Plutone alla fine dell’anno si troverà vicino a Venere e Mercurio e rimane ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023. Plutone ha una luminosità molto bassa e lo si può individuare solo con un telescopio.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove : nelle sere dell’1 e del 2 dicembre vedremo la Luna oltre il Primo Quarto avvicinarsi e poi superare Giove. Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci. La Luna nei due giorni passa dall’Acquario ai Pesci, per poi proseguire nella Balena.
Luna - Pleiadi : la sera del 6 dicembre la Luna fa il suo ingresso nella costellazione del Toro avvicinandosi all’ammasso stellare delle Pleiadi.
Luna – Marte : la sera del 7 dicembre, nella costellazione del Toro, vedremo la Luna avvicinarsi a Marte, preludio dell’occultazione che potremo osservare prima dell’alba del giorno seguente, 8 dicembre .
Luna – Venere - Mercurio : la sera della vigilia di Natale, il 24 dicembre, al crepuscolo, potremo tentare di scorgere il sottilissimo falcetto lunare – appena un giorno dopo la Luna Nuova, che tramonta accompagnato dai pianeti Mercurio e Venere, nella costellazione del Sagittario.
Luna – Saturno : la sera del 26 dicembre la falce di Luna crescente raggiunge Saturno nella costellazione del Capricorno.
Venere - Mercurio : la sera del 29 dicembre potremo ammirare la congiunzione tra due pianeti, Mercurio e Venere, che si trovano alla minima distanza angolare nella costellazione del Sagittario.
Luna – Giove : nella stessa sera del 29 dicembre la Luna al Primo Quarto si trova vicino a Giove nella costellazione dei Pesci.
COSTELLAZIONI
Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.