Cdm 20220315 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il mese sarà sfavorevole per l’osservazione del pianeta, che si trova sempre più basso sull’orizzonte orientale, poco prima del sorgere del Sole. Nell’arco di pochi giorni l’intervallo di tempo tra il sorgere del pianeta e quello del Sole si riduce a meno di mezz’ora, per poi di fatto azzerarsi a fine mese.  

Venere:  avremo circa due ore di tempo per osservarlo prima del sorgere del Sole. In poche settimane Venere attraversa diverse costellazioni: inizia il mese nel Sagittario, dal 7 lo troviamo in Capricorno, dal 23 inizia una breve escursione in un angolo dell’Acquario per poi tornare in Capricorno il 27. Da segnalare le congiunzioni con Marte e Saturno.

Marte: le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere, a parte naturalmente la luminosità, che è molto inferiore. Il percorso tra le costellazioni è invece quasi identico. Il 6 marzo il pianeta lascia il Sagittario e inizia a percorrere il Capricorno. Lo potremo quindi osservare sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole, dove va a formare un suggestivo terzetto con Venere e Saturno.

Giove: il 5 marzo il pianeta gigante si trova in congiunzione con il Sole. Rimane pertanto inosservabile per alcune settimane. Dopo aver lasciato il cielo della sera, tornerò visibile al mattino presto, anche se a fine marzo al sorgere del Sole sarà ancora molto basso sull’orizzonte ad Est . Giove si sposta con moto diretto nella costellazione dell’Acquario, molto vicino al limite con i Pesci.

Saturno: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso il pianeta ricompare al mattino presto sull’orizzonte orientale. Nel corso del mese sarà raggiunto da Venere e Marte, con i quali andrà a formare un suggestivo terzetto osservabile nella luce dell’alba. Anche in questo mese Saturno rimane nella costellazione del Capricorno.

Urano: è possibile individuare il pianeta in direzione Ovest, basso sull’orizzonte occidentale, dove rimane osservabile solo nel corso delle prime ore della sera. L’intervallo di tempo a disposizione per poterlo osservare prima del suo tramonto è sempre più limitato e si riduce ulteriormente nel corso del mese. Data la bassa luminosità e la modesta altezza sull’orizzonte, l’osservazione del pianeta sarà sempre più difficoltosa. La luminosità di Urano è come di consueto prossimo al limite della visibilità ad occhio nudo e per individuarlo è necessario l’ausilio di un telescopio. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta raggiunge la congiunzione con il Sole il giorno 13 marzo. Nettuno rimane pertanto inosservabile per l’intero mese. A fine marzo sorge ad Est al mattino presto poco prima del Sole, ma sarà di fatto impossibile individuarlo, estremamente basso sull’orizzonte orientale, immerso nelle prime luci del giorno. Il pianeta si trova relativamente vicino a Giove, all’interno della costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

Plutone: è osservabile a Sud – Est nella parte finale della notte. Pur essendo ancora piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente nel corso del mese, e diventa possibile individuarlo prima del sorgere del Sole. Plutone sorge prima dei pianeti visibili ad occhio nudo che caratterizzano il cielo mattutino di questo periodo (Venere, Marte, Saturno), quindi rispetto a questi ultimi si trova leggermente più alto sull’orizzonte, nella costellazione del Sagittario, dove rimane ancora per diversi mesi, fino all’anno 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario ricorrere ad un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare.

CONGIUNZIONI

 Mercurio - Saturno : questo mese di marzo darà grande spettacolo al mattino presto, tra le luci dell’alba, con una inusuale serie ravvicinata di innumerevoli congiunzioni Luna – pianeta e pianeta – pianeta. Alcune di queste saranno impegnative, con gli astri molto bassi sull’orizzonte, altre offriranno uno spettacolo facile da osservare. Si inizia il 2 marzo con una difficile osservazione della congiunzione tra Mercurio e Saturno: i due pianeti compaiono sull’orizzonte ad Est-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. I due astri si trovano nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Pleiadi : Con i pianeti concentrati tutti nel cielo del mattino, per quanto riguarda gli eventi in orario serale dobbiamo accontentarci del passaggio della Luna nella costellazione del Toro che la notte dell’8 marzo viene a trovarsi a breve distanza dall’ammasso stellare delle Pleiadi (M45). 

Venere - Marte : la lunga serie di fenomeni astronomici mattutini prosegue con una ulteriore congiunzione tra due pianeti. All’alba del 12 marzo, sull’orizzonte a Sud-Est, potremo ammirare l’incontro tra il luminosissimo Venere e il pianeta rosso, Marte, nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Marte - Venere - Saturno : negli ultimi giorni di marzo potremo osservare una spettacolare concentrazione di astri, tutti concentrati nella costellazione del Capricorno, che vedremo sorgere a Sud-Est al mattino presto, il 28 marzo. Prima del sorgere del Sole vedremo apparire Marte, Venere e Saturno; al terzetto di pianeti si unisce la falce di Luna calante. 

Venere - Saturno - Marte : il 29 marzo è il giorno di una ulteriore congiunzione tra pianeti, Venere e Saturno. I due pianeti si troveranno alla minima distanza angolare, mentre poco lontano è ancora presente Marte. Mentre i 3 pianeti sono ancora concentrati nella costellazione del Capricorno, la sottile falce di Luna calante si è spostata e sorge poco più tardi nell’Acquario, nel cielo già rischiarato dalla luce dell’alba. 

Luna - Giove : all’alba del 30 marzo non sarà facile scorgere la falce di Luna ormai sottilissima che sorge accompagnata da Giove nella costellazione dell’Acquario, molto bassi sull’orizzonte orientale, poco prima della comparsa del Sole.

COSTELLAZIONI 

Le grandi costellazioni invernali le troveremo più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe, troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

 Dal sito ufficiale UAI