agosto

PIANETI

Mercurio: il pianeta proprio all’inizio del mese, il 1° agosto, si trova in congiunzione con il Sole. Per buona parte del mese sarà praticamente inosservabile. Pur allontanandosi dal Sole, anche nella seconda metà di agosto non sarà facile da scorgere. Il pianeta rimane sempre basso sull’orizzonte occidentale. Verso la fine del mese si può tentare di scorgerlo nella luce del crepuscolo serale, quando tramonta circa 45 minuti dopo il Sole.

Venere:  il pianeta che tramonta un’ora e mezza dopo il Sole. Possiamo quindi osservarlo facilmente, ma per un intervallo di tempo relativamente breve, al crepuscolo serale sull’orizzonte occidentale. Una variazione da segnalare, il percorso tra le costellazioni, che vedrà Venere completare la propria permanenza nel Leone il 10 agosto, per poi passare nella Vergine.

Marte: il pianeta rosso è quasi inosservabile. Lo troviamo nella costellazione del Leone, molto basso sull’orizzonte occidentale. Data la sua luminosità sensibilmente inferiore, al contrario di Venere, Marte è praticamente invisibile nella luce del crepuscolo serale. La posizione sulla volta celeste è vicina a quella di Mercurio, con cui si trova in congiunzione il 19 agosto.

Giove: il 19 agosto il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole: Giove rimane quindi visibile per tutta la notte. In questo periodo il pianeta gigante raggiunge la minima distanza dalla Terra e la massima luminosità. Nello stesso giorno Giove, che si sta spostando con moto retrogrado, lascia la costellazione dell’Acquario e ritorna nel Capricorno.

Saturno: l’opposizione del pianeta con gli anelli avviene all’inizio del mese, il 2 agosto. Anche per Saturno valgono quindi le stesse condizioni di osservabilità ottimale, come per Giove. Possiamo pertanto osservarlo per tutta la notte, a Sud-Est la sera, a Sud nelle ore centrali della notte, a Sud-Ovest prima dell’alba. Saturno prosegue il proprio lento moto retrogrado all’interno della costellazione del Capricorno.
 
Urano: intorno alla mezzanotte Urano appare sull’orizzonte orientale. Lo si può pertanto osservare per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 20 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario utilizzare il telescopio.

Nettuno: il pianeta è osservabile per gran parte della notte. Nettuno continua ad anticipare l’orario in cui sorge, nell’imminenza dell’opposizione al Sole, che si verifica nel mese di settembre. Lo possiamo cercare a Sud-Est dopo il tramonto, a Sud poco dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest al termine della notte. La luminosità di Nettuno è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo ed è quindi indispensabile l’uso del telescopio per poterlo individuare. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo molto lungo, fino all’anno 2022.

Plutone:  rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Per osservarlo è sempre necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per alcuni anni, fino al 2023.

COSTELLAZIONI

Attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.
Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno .
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".
Per le Perseidi quest'anno (max 12/13 agosto) si prevede un'apparizione favorevole, dato che non ci sarà praticamente il disturbo della Luna. Osserveremo un buon numero di Perseidi in aumento già a partire dalla notte del 12 agosto poi nelle ore serali la frequenza sarà ancora più sostenuta e quindi potremo seguire l'andamento discendente della curva di attività fino all'alba del 13 agosto. Il tasso orario dovrebbe superare il centinaio di meteore, occorre però ricordare che tale numero risulta in genere ben minore, in quanto l'area radiante da cui le meteore si dipartono non è allo zenit e nei luoghi da cui si osserva non si hanno cieli limpidi e bui. In presenza poi di foschia o di inquinamento luminoso il numero delle meteore effettivamente osservabili diventa limitato solamente a quelle più luminose.


Dal sito ufficiale UAI