maggio
PIANETI
 
Mercurio: raggiunge la migliore visibilità serale il 15 maggio, quando tramonta un’ora e 58 minuti dopo il Sole. Avremo quindi un buon intervallo di tempo per individuarlo al crepuscolo sull’orizzonte occidentale e fotografarlo, prima da solo e poi insieme a Venere, che si avvicinerà sempre più a Mercurio fino alle sere del 28 e 29 maggio, quando i due pianeti si troveranno molto vicini – con una distanza minima tra loro che sarà di soli 27’. Un incontro suggestivo che si verifica nella costellazione del Toro. 
  
Venere: potremo osservarlo in condizioni sempre migliori nella luce del crepuscolo. Venere si avvicina a Mercurio, fino a raggiungerlo e “sorpassarlo” tra il 28 e il 29 maggio. Il pianeta inizia il mese nella costellazione dell’Ariete: dal 4 maggio lo osserveremo nel Toro, che attraverserà quasi completamente, terminando il mese nei pressi del limite con i Gemelli.
  
Marte: mantiene condizioni di osservabilità ancora buone nel corso delle prime ore della notte. Lo si può individuare facilmente più alto sull’orizzonte occidentale rispetto a Venere. Nel corso del mese di maggio Marte attraversa quasi per intero la costellazione dei Gemelli, avvicinandosi al limite con il Cancro.
  
Giove: mentre i pianeti a noi più vicini, Marte e Venere, dominano il cielo serale, la coppia dei pianeti giganti, Giove e Saturno, è sempre più protagonista dei cieli del mattino. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Giove è l’astro più luminoso nel cielo a Sud-Est. Giove si sposta lentamente con moto diretto nella costellazione dell’Acquario.
  
Saturno: il pianeta con gli anelli precede Giove nella sua apparizione nel cielo mattutino. Infatti Saturno sorge poco meno di un’ora prima di Giove, e lo si può facilmente individuare sull’orizzonte a Sud-Est, al centro della costellazione del Capricorno, in cui si sposta lentamente con moto diretto fino al 23 maggio, quando diventa stazionario per poi invertire il moto in retrogrado.
Urano: reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta al termine del mese precedente, il pianeta è ancora praticamente inosservabile, data la distanza angolare ravvicinata al Sole.  Nel corso del mese di maggio Urano sorge poco prima del Sole, pertanto si trova estremamente basso sull’orizzonte ad Est, immerso nella luce dell’alba. Il pianeta è come sempre al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è necessario un telescopio. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.
  
Nettuno: possiamo individuare il pianeta basso sull’orizzonte a Est-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Nettuno sorge dopo Saturno e Giove e l’intervallo di osservabilità è quindi più breve, prima che la luce dell’alba prenda il sopravvento. Per poterlo osservare, come di consueto, è necessario l’aiuto del telescopio, poiché la luminosità del pianeta è inferiore al limite accessibile alle osservazioni ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, non lontano dal limite con i Pesci, che raggiungerà nell’anno 2022.
Plutone: anticipa sempre più il suo sorgere nelle ore centrali della notte. Si affaccia sull’orizzonte orientale prima di Saturno e Giove, è possibile quindi osservarlo nelle ore che precedono l’alba, inizialmente basso sull’orizzonte a Sud-Est, fino al suo culminare a Sud al sorgere del Sole. A causa della luminosità estremamente bassa di Plutone, per individuarlo è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove continueremo ad osservarlo fino all’anno 2023.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove - Saturno : suggestiva concentrazione di astri nel cielo a Sud-Est prima dell’alba del 4 maggio. La Luna all’Ultimo Quarto forma un triangolo con Giove e Saturno. Saturno e la Luna si trovano nella costellazione del Capricorno, Giove nell’Acquario. 
Luna - Venere - Pleiadi : il giorno dopo la Luna Nuova, la sottilissima e impercettibile falce lunare tramonta appena dopo il Sole nella luce del crepuscolo, la sera del 12 maggio, accompagnata dalle Pleiadi e da Venere. 
Luna - Marte : nelle prime ore della notte del 16 maggio il cielo occidentale sarà ricco di astri luminosi. Marte e la Luna crescente sono visibili sotto Castore e Polluce, le stelle più brillanti della costellazione dei Gemelli.
Luna - Saturno : il mese termina con una configurazione simile a quella che si era verificata nei primi giorni di maggio. La Luna calante sorge insieme a Saturno e seguita da Giove nel corso delle ultime ore della notte prima del sorgere del Sole del 31 maggio. La congiunzione Luna – Saturno si verifica nella costellazione del Capricorno. 
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COSTELLAZIONI
Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio.
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord.
Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto.
Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario.
Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo.
 
dal sito ufficiale UAI