PIANETI

Mercurio: per gran parte del mese è praticamente inosservabile, va in congiunzione con il Sole il 19 aprile. Tuttavia negli ultimi giorni di aprile il pianeta arriva a tramontare oltre un’ora dopo il Sole, intervallo di tempo che rende possibile tentarne l’osservazione in orario serale.

 Venere: il pianeta torna ad essere visibile nel cielo serale, dove però rimane a lungo molto basso sull’orizzonte occidentale. Possiamo quindi osservarlo con difficoltà e per breve tempo, ancora confuso nella luce del crepuscolo. L’osservabilità migliora leggermente alla fine del mese. Il giorno 14 Venere lascia la costellazione dei Pesci e fa il suo ingresso nell’Ariete.

 Marte: il pianeta rosso è ancora osservabile in orario serale ad Ovest dopo il tramonto del Sole, fino al suo tramonto che avviene dopo la mezzanotte. Nel corso del mese Marte completa il suo percorso nella costellazione del Toro e il giorno 24 fa il suo ingresso nei Gemelli.

 Giove: migliora la visibilità al mattino presto del pianeta. Possiamo osservarlo sull’orizzonte a Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. è il più luminoso dei pianeti visibili al mattino presto, ed è il primo a sorgere. Il 25 aprile Giove lascia la costellazione del Capricorno per entrare con moto diretto nell’Acquario.

 Saturno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono molto simili a quelle di Giove. Saturno sorge prima di Giove. Possiamo quindi individuare il pianeta con gli anelli un po’ più in altro e a destra rispetto al pianeta gigante, in direzione Sud-Est tra le luci dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Capricorno.

 Urano: il pianeta è praticamente inosservabile, raggiungendo la congiunzione con il Sole il 30 aprile. All’inizio del mese si trova molto basso sull’orizzonte occidentale, ma in breve sarà troppo vicino al sole per poterlo individuare nella luce del crepuscolo. Dovremo attendere alcune settimane per poterlo osservare nuovamente al mattino presto. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete.

 Nettuno: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, il pianeta riappare al mattino presto in direzione Est, poco prima del sorgere del Sole. L’osservazione di Nettuno è ancora difficoltosa, data la modesta altezza sull’orizzonte orientale, e la sua bassa luminosità, che richiede comunque l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

 Plutone: fa parte dell’insieme degli oggetti del sistema solare che in questo periodo sono osservabili al mattino presto. Lo si può seguire nelle ultime ore della notte, dal suo sorgere fino quasi alla culminazione a Sud, che avviene poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà a lungo, fino all’anno 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno: tra le prime luci dell’alba del 6 aprile, insieme alla Luna calante, sarà possibile scorgere, nella costellazione del Capricorno, il pianeta Saturno, seguito da Giove. 

Luna - Giove: il giorno successivo alla congiunzione Luna-Saturno, la falce di Luna calante sorge vicina a Giove. Possiamo osservare questi corpi celesti ancora nella costellazione del Capricorno, prima del sorgere del Sole il 7 aprile. 

Luna - Venere: poche ore dopo la fase di Luna Nuova, il quasi impercettibile falcetto lunare tramonta la sera del 12 aprile insieme a Venere. L’osservazione di questi astri sarà problematica, data la vicinanza al Sole, la luce del crepuscolo e la modesta altezza sull’orizzonte. L’evento merita comunque di essere citato in quanto preannuncia il ritorno di Venere nel cielo della sera dopo una lunga assenza. 

Luna - Pleiadi: la sera del 15 aprile possiamo ammirare, sull’orizzonte ad Ovest, la falce di Luna crescente che si interpone tra Aldebaran e le Iadi da una parte e l’ammasso stellare delle Pleiadi dall’altra, all’interno della costellazione del Toro. 

Luna - Marte : il 17 aprile nel prime ore della notte possiamo osservare la Luna crescente e il pianeta Marte vicini tra loro nella costellazione del Toro, vicini al limite con i Gemelli. 

COSTELLAZIONI

Osservando il cielo di aprile possiamo assistere alla transizione dal cielo invernale a quello estivo. Nelle prime ore dopo il tramonto possiamo ancora ammirare le costellazioni che hanno dominato il cielo nei mesi precedenti: Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga. Nel contempo, nel cielo orientale, si cominciano a scorgere gli astri che saranno protagonisti della stagione estiva. Al tramontare a Sud-Ovest di Sirio - nella costellazione del Cane Maggiore - che per tutto l'inverno è stata la stella più brillante della volta celeste, corrisponde il sorgere a Nord-Est di Vega - nella costellazione della Lira - la stella più luminosa del cielo estivo, insieme ad Arturo del Bootes.
La Lira è una piccola costellazione composta principalmente da Vega e da 4 stelle vicine ad essa, disposte a parallelogramma.
A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore, vedremo la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone con al vertice, molto luminosa, la già citata stella Arturo.
A sinistra del Bootes si può riconoscere una piccola costellazione a forma di semicerchio, la Corona Boreale.
Tra la Corona Boreale e la Lira si trova la debole ma estesa costellazione di Ercole. Per individuarla possiamo prendere a riferimento il quadrilatero di stelle che ne rappresenta il corpo, mentre le altre stelle che si dipartono sopra e sotto di esso raffigurano gli arti del famoso eroe mitologico. Ercole è una costellazione molto nota agli astrofili, in quanto in essa si trova M13, un ricchissimo ammasso stellare (contiene oltre 300.000 stelle!) facilmente individuabile con piccoli strumenti, alla portata quindi anche dei neofiti.
Tornando alle costellazioni zodiacali, mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in successione la debole costellazione del Cancro, il Leone - molto estesa, dal profilo inconfondibile, nella quale è facile individuare la luminosa stella Regolo - e infine la Vergine, anch'essa molto estesa, ma priva di stelle brillanti, fatta eccezione per Spica.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.
Le costellazioni circumpolari, quelle cioè che si trovano nei pressi del Polo Nord Celeste, caratterizzano costantemente il cielo settentrionale. L'Orsa Maggiore si trova in un periodo di ottima visibilità, trovandosi alla massima altezza sull'orizzonte ("culminazione"). Ricordiamo il riferimento per trovare la Stella Polare: tracciando una linea, prolungamento del segmento che unisce due stelle dell'Orsa Maggiore, Merak e Dubhe , troveremo la stella che indica approssimativamente il Nord. Sull'orizzonte settentrionale possiamo ancora individuare Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W", e la costellazione di Cefeo.

DAL SITO UFFICIALE UAI

aprile