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PIANETI

Mercurio: nei primi giorni di febbraio si può ancora tentare l’osservazione del pianeta in orario serale, poco dopo il tramonto. Molto rapidamente il pianeta scende sull’orizzonte e si avvicina al Sole, fino alla congiunzione dell’8 febbraio. Nell’arco di pochi giorni Mercurio ricompare al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Il momento più favorevole per provare a scorgerlo tra le luci dell’alba è il giorno 26, quando sorge 1 ora e 10 minuti prima del Sole.

Venere: volge al termine il lungo periodo di osservabilità mattutina del pianeta. Già all’inizio del mese, anche se mancano diverse settimane alla congiunzione con il Sole, che avrà luogo nel mese di marzo, Venere si trova già estremamente sull’orizzonte orientale e diventa molto difficile individuarlo. Il 1° febbraio il pianeta si trova vicino al limite tra Sagittario e Capricorno, costellazione che viene attraversata per intero dal 2 al 23 febbraio. Negli ultimi giorni del mese Venere inizia ad attraversare la costellazione dell’Acquario.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso variano lentamente. Al calare dell’oscurità lo si può facilmente individuare a Sud-Ovest. Possiamo seguirlo poi verso Ovest per vederlo tramontare nelle ore centrali della notte. Fino al giorno 24 prosegue il suo percorso nella costellazione dell’Ariete. Negli ultimi giorni del mese lo vedremo nella costellazione del Toro, dove lo vedremo avvicinarsi all’ammasso stellare delle Pleiadi.

Giove: dopo la congiunzione con il Sole avvenuta negli ultimi giorni di gennaio, Giove per alcune settimane rimane inosservabile. Con il passare dei giorni il pianeta si allontana dal Sole e ricompare nel cielo del mattino, molto basso sull’orizzonte a Nord-Est, dove a fine febbraio si può tentare di individuarlo estremamente basso in cielo nella luce dell’alba. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.

Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono molto simili a quelle di Giove. Anche Saturno è reduce dalla recente congiunzione con il Sole e pertanto non è osservabile per la sua breve distanza angolare dalla nostra stella. Ricompare nel cielo mattutino leggermente più alto sull’orizzonte rispetto a Giove, con l’opportunità di riuscire a percepirlo nella luce dell’alba negli ultimi giorni di febbraio. Anche Saturno di trova nella Costellazione del Capricorno.

Urano: il pianeta è ancora osservabile nel corso delle prime ore della notte. L’intervallo di tempo disponibile per osservarlo tende a ridursi gradualmente nel corso del mese. In orario serale lo si può cercare ad occidente, con l’ausilio di un binocolo o di un telescopio, essendo al sua luminosità ai limiti della percezione ad occhio nudo. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: ultimi giorni di osservabilità serale del pianeta, il cui tramonto segue di poco quello del Sole. Già basso sull’orizzonte occidentale nei primi giorni del mese, alla fine di febbraio Nettuno diventa di fatto inosservabile, data la breve distanza angolare con il Sole, con cui a breve si troverà in congiunzione. Data la sua bassa luminosità, è necessario in ogni caso l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere a lungo, fino all’anno 2022.

Plutone: dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata nel corso del mese di gennaio, Plutone è ricomparso nel cielo mattutino, ancora molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi difficile da individuare. Plutone sorge poco prima di Saturno e Giove. Data la sua luminosità estremamente bassa è sempre necessario utilizzare il telescopio per tentarne l’osservazione. Plutone si trova ancora nel Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino all’anno 2023.

CONGIUNZIONI
Luna - Marte : il 18 febbraio possiamo osservare una congiunzione Luna – pianeta in un agevole orario serale. La Luna, a un giorno dal Primo Quarto, si trova insieme a Marte nella costellazione dell’Ariete.

Luna - Pleiadi : segnaliamo, per la sera del 19 febbraio, un interessante allineamento Marte – Luna al Primo Quarto - Aldebaran. Vicino alla Luna troviamo anche le Pleiadi, nella costellazione del Toro.

COSTELLAZIONI

Il cielo è dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista,in direzione meridionale è Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).
Più in alto troviamo le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

dal sito ufficiale UAI