Cdm 20220815 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: il pianeta per tutto il mese di agosto all’inizio della sera si trova sull’orizzonte ad Ovest , tuttavia rimane sempre ad u'a altezza molto piccola sulla linea dell’orizzonte e in pratica la luce del crepuscolo rende molto problematico tentare di individuarlo. Il giorno più favorevole per provare ad osservarlo è il 13 agosto, quando tramonta 56 minuti dopo il Sole, il massimo intervallo di tempo per questo mese. La massima elongazione serale (la distanza angolare dal Sole), pari a 16 27° 19’ , viene raggiunta invece il giorno 27.

Venere:  riduce sempre più il suo intervallo di osservabilità: a fine agosto infatti sorgerà solo poco più di un’ora prima del Sole. Lo potremo quindi vedere sempre più basso sull’orizzonte orientale e per meno tempo, prima che la luce dell’alba prenda il sopravvento. Potremo osservare Venere nella costellazione dei Gemelli fino al 10 agosto. In poche settimane attraversa per intero la costellazione del Cancro e a partire dal giorno 27 vedremo il pianeta nel Leone.

Marte: le condizioni di osservabilità del pianeta rosso non subiscono variazioni eclatanti. Nell’ambito del corteo di pianeti osservabili nel corso della seconda parte della notte mantiene la sua posizione intermedia tra Giove e Venere. Possiamo quindi individuarlo sull’orizzonte ad Ovest al suo sorgere, dopo la mezzanotte, per poi ammirarlo alto in cielo a Sud-Est nel cielo già chiaro alla luce dell’alba. Il 9 agosto Marte passa dalla costellazione dell’Ariete a quella del Toro.

Giove: potremo  individuare il pianeta gigante sull’orizzonte in direzione Est prima della mezzanotte per poi seguirlo sempre più alto in cielo fino a vederlo culminare a Sud nelle ore che precedono l’alba. Il prossimo mese Giove raggiungerà l’opposizione. Il pianeta per tutto il mese prosegue la inconsueta e relativamente prolungata escursione al di fuori delle ordinarie costellazioni zodiacali: per tutto il mese di agosto infatti Giove si sposta con moto retrogrado nella costellazione della Balena, avvicinandosi al limite con i Pesci.

Saturno: tra i pianeti esterni  è il primo a raggiungere l’opposizione al Sole, il 14 agosto. Come di consueto in queste circostanze, possiamo osservarlo per l’intera notte, a Sud-Est la sera, a Sud nelle ore centrali della notte, a Sud-Ovest prima dell’alba. Il pianeta si troverà anche alla minima distanza dalla Terra, il che implica la massima luminosità e le maggiori dimensioni apparenti all’osservazione telescopica. Saturno prosegue il proprio lento moto retrogrado all’interno della costellazione del Capricorno.

Urano: le condizioni di osservabilità di Urano sono simili a quelle di Marte, con cui infatti si trova in congiunzione proprio il 1° agosto. E’ quindi possibile osservarlo per tutta la seconda parte della notte. A partire dal 24 agosto il moto del pianeta si inverte e diventa retrogrado. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo individuare è consigliabile l’ausilio di un telescopio.

Nettuno: una particolarità poco frequente è l’attraversamento del confine tra due costellazioni per ben due volte nello stesso anno da parte del pianeta Nettuno. Il passaggio dall’Acquario ai pesci era avvenuto lo scorso mese di maggio, ma a giugno il pianeta ha invertito il movimento e con moto retrogrado si è riavvicinato all’Acquario, dove rientra il 18 agosto. Il pianeta si trova in una posizione non molto distanza da quella di Giove. Lo possiamo cercare a Sud-Est dopo il tramonto, a Sud poco dopo la mezzanotte, a Sud-Ovest al termine della notte. Nettuno non è visibile ad occhio nudo ed è quindi indispensabile l’uso del telescopio per poterlo osservare.

Plutone:  rimane ancora osservabile per gran parte della notte. Per osservarlo è sempre necessario un telescopio di adeguata potenza. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino all’anno 2023.

CONGIUNZIONI

Luna - Saturno : Nella notte tra l'11 e 12 agosto la Luna Piena e Saturno saranno in congiunzione nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Giove : la Luna e Giove si avvicinano nella notte tra il 14 e il 15 agosto, al limite tra le costellazioni dei Pesci e della Balena. 

Marte - Pleiadi : nella seconda parte della notte tra il 17 e il 18 agosto, la Luna prossima all’Ultimo Quarto si trova nella costellazione dell’Ariete, mentre Marte è visibile in congiunzione con l’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro.

Luna - Marte - Pleiadi : nelle ultime ore della notte, prima dell’alba del 19 agosto, la Luna all’Ultimo Quarto si avvicina a Marte e all’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro. 

Luna - Venere : prima dell’alba del 25 agosto la sottilissima falce di Luna calante sorge ad oriente seguito dal pianeta Venere, nella costellazione del Cancro. 

 

COSTELLAZIONI


In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno.
Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.
Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.
Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".

Quest’anno in agosto saranno favorevoli per osservare meteore grosso modo le notti della prima e dell'ultima parte del mese, poichè prive o quasi del disturbo lunare. Sarà un anno sfavorevole per vedere le Perseidi, dato che sarà Luna Piena proprio il 13 agosto, quando è attesa la maggiore frequenza.

Agosto è ad ogni modo un mese ricco anche di altri sciami, per lo più concentrati lungo l’eclittica tra le costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Queste correnti non mostrano gran quantità di stelle cadenti, né massimi particolarmente accentuati, essendo formate da piccoli corpuscoli che impattano con l’atmosfera con bassa velocità e che si sono dispersi ormai quasi completamente. Non di rado, per lo più dalle stesse regioni eclitticali, possono però capitare spettacolari bolidi, dovuti a meteoroidi più consistenti e compatti.

A fine luglio e all'inizio di agosto diventano più numerose le alfa Capricornidi (max 1/2 agosto) che sembrano irradiarsi da un’area a pochi gradi a nord est della stella omonima. Visibili per tutta la notte, quest'anno offrono un'ottima opportunità per le applicazioni video fotografiche, visto che queste meteore sono all'apparenza lente e per lo più brillanti, con una caratteristica esplosione finale.

 dal sito ufficiale UAI