Cdm 20211115 2200 OrizzonteZ

PIANETI

Mercurio: all’inizio del mese sorge quasi un’ora e mezza prima del Sole e la visibilità mattutina sul cielo orientale tra le luci dell’alba è ancora buona. Con il passare dei giorni Mercurio si abbassa sempre più all’orizzonte, fino a diventare inosservabile, raggiungendo la congiunzione con il Sole il 29 novembre. 


Venere:  il 28 novembre tramonta 2 ore e 46 minuti dopo il Sole. Possiamo quindi osservarlo agevolmente nel corso delle prime ore della sera. Il pianeta inizia il mese vicino al limite della costellazione dell’Ofiuco, ma già dal 2 novembre lo vediamo nel Sagittario, che attraversa quasi per intero nel corso del mese.

 
Marte: ricompare al mattino presto tra le luci dell’alba. Nelle prime settimane del mese sarà ancora difficile scorgerlo, molto basso sull’orizzonte orientale. A fine novembre aumentano le possibilità di riuscire ad individuarlo poco prima del sorgere del Sole. Fino al 10 novembre si trova nella costellazione della Vergine: successivamente lo vedremo nella Bilancia.

 
Giove: si trova al culmine a Sud poco dopo il tramonto del Sole. Possiamo quindi ancora seguirlo nelle prime ore della notte a Sud-Ovest mentre scende verso l’orizzonte. Giove si trova ancora nella costellazione del Capricorno, sempre più vicino al limite con l’Acquario.

 
Saturno: le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove. Saturno però tramonta oltre un’ora e mezza prima di Giove: abbiamo quindi meno tempo per riuscire ad osservarlo nelle prime ore della sera, sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Saturno anche in questo mese rimane sempre nella costellazione del Capricorno.

 
Urano: il pianeta Urano si trova in opposizione al Sole il giorno 5 novembre. Pertanto il pianeta è osservabile per l’intera notte. Lo si può quindi individuare facilmente ad oriente al calare dell’oscurità, per poi vederlo elevarsi e poi culminare a Sud nel corso delle ore centrali della notte. Poichè la luminosità del pianeta è al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, si consiglia di osservarlo con l’ausilio di un telescopio. Urano prosegue ancora il suo lento moto retrogrado all’interno della costellazione dell’Ariete.

 
Nettuno: il pianeta è osservabile nel corso della prima parte della notte. Nella prime ore di oscurità lo si può osservare al culmine in direzione Sud. Intorno alla mezzanotte si trova già vicino all’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Nel corso del mese l’intervallo di osservabilità si riduce progressivamente. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta è infatti inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Urano si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove rimanere fino all’anno 2022.

 Plutone: si trova ancora nella costellazione del Sagittario, in una posizione approssimativamente intermedia tra Venere e Saturno. Come sempre, Plutone ha una luminosità estremamente inferiore rispetto a quella dei pianeti visibili ad occhio nudo: è indispensabile l’uso di un telescopio di adeguata potenza per osservarlo. Plutone rimane sulla volta celeste solo alcune ore, per tramontare nel corso della sera, poco dopo Venere.

 

CONGIUNZIONI

Luna - Venere: la sera dell’8 novembre, sull’orizzonte a Sud-Ovest, possiamo osservare Venere che tramonta seguita dalla falce di Luna crescente, nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Giove - Saturno: un appuntamento che si ripete da alcuni mesi, un suggestivo incontro tra tre astri, la Luna, in questa occasione al Primo Quarto, insieme a Giove e Saturno, tutti insieme nella costellazione del Capricorno la sera dell’11 novembre. 

Luna - Pleiadi - Iadi : la notte del 19 novembre la Luna Piena attraversa la costellazione del Toro tra l’ammasso delle Pleiadi e le Iadi, la testa del Toro, dove brilla anche la stella più luminosa della costellazione, Aldebaran. (vedi mappa)
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.

 

COSTELLAZIONI
allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno .
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, le costellazioni  del grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.